Secondo il decreto Cura Italia, è stato disposto, per i genitori che lavorano, un voucher baby sitter utile per aiutare le famiglie a fronteggiare, in questo periodo di crisi e di emergenza sanitaria, le spese relative al baby sitting. Si tratta di una misura economica importante per i genitori lavoratori.
Nel decreto Cura Italia, inoltre, sono stati disposti anche congedi parentali di natura straordinaria della durata di quindici giorni. La misura, però, cambia in base all’età dei figli. Ma come funziona questo bonus? Come si ottiene? In questo articolo andremo ad analizzare tutte le modalità per avere accetto al voucher baby sitter e quali sono gli importi dovuti ai genitori che lo richiedono.
Cos’è il voucher baby sitter e quali sono gli importi erogati
Secondo le ultime notizie, stanno arrivando gli aiuti disposti dal Governo utili a fronteggiare l’emergenza coronavirus e tutto ciò che è correlato ad esso. La chiusura delle scuole, disposta fino al 3 aprile e la prospettiva di una proroga futura, porta i genitori ad avere i figli a casa. Per questo motivo vi è la necessità, per chi non può assicurare assistenza in casa, di una baby sitter. Il governo, quindi, ha disposto un budget per permettere a tutti di poter beneficiare di assistenza per i più piccoli. L’ha chiamato voucher baby sitter e prevede due misure differenti applicabili in base all’età dei figli.
È possibile ottenere un congedo parentale della durata di quindici giorni per chi ha figli fino a dodici anni e viene disposta l’erogazione del 50% della retribuzione. Se, invece, i figli hanno un’età compresa tra 12 e 16 anni, il congedo parentale si può ottenere ma non è prevista alcuna percentuale relativa alla retribuzione.
Il voucher baby sitter prevede l’erogazione di una cifra che può variare da 600 a 1000 euro, in base alla categoria lavorativa di appartenenza. È richiedibile solo se entrambi i genitori sono lavoratori. Il voucher può essere destinato all’acquisto di servizi di baby sitting e, quindi, è necessario che vi sia anche una regolare assunzione per chi dovrà occuparsi dei figli. I voucher baby sitting sono disponibili previo acquisto del libretto famiglia 2020 a cura dell’Inps.
A chi spetta il voucher baby sitter 2020
Il bonus per il servizio di baby sitting spetta per alcune specifiche categorie di lavoratori. Si parla, in primo luogo, di dipendenti di aziende private, coloro che sono iscritti alla gestione separata e Inps, lavoratori autonomi che non sono iscritti all’Inps ma che appartengono a casse previdenziali specifiche.
Anche per chi lavora nel settore pubblico e in quello sanitario, vi è l’accesso al voucher. Si parla di infermieri, tecnici di laboratorio, radiologi, operatori sociosanitari, infermieri, coloro che si occupano del soccorso pubblico, sicurezza, difesa e tutti i soggetti impegnati a fronteggiare l’epidemia di Covid-19.
Come funziona il voucher baby sitter
Per poter avere accesso al voucher baby sitter è necessario fare riferimento al libretto famiglia rilasciato dall’Inps. Nel caso dei lavoratori del settore pubblico e sanitario, bisogna documentare le prestazioni avvenute dal 5 marzo, data in cui i servizi scolastici sono sospesi. L’importo, che potrà essere erogato, non potrà superare la cifra di mille euro e, ovviamente, dovrà essere speso solo per tale servizio.
Come si può capire, il libretto famiglia Inps è essenziale per accedere ai benefici economici relativi ai servizi di baby sitting. Chiunque non lo possegga, quindi, deve procurarselo. La procedura è espletabile online, comodamente da casa.
Come fare richiesta del libretto famiglia Inps e del voucher baby sitter
Benchè la domanda per usufruire del voucher non sia ancora attiva, attraverso apposite circolari, vengono comunicate tutte le modalità per accedervi.
Come abbiamo già anticipato è necessario avere, in primo luogo, il libretto famiglia Inps. Nel caso in cui questo non fosse attivo, bisogna registrarsi in modo tempestivo come utilizzatori di tale libretto, sul sito dell’ente previdenziale Inps. Accedendo alla sezione “prestazioni occasionali” e poi alla voce “libretto di famiglia” si procederà alla registrazione. Devono effettuare tale operazione anche coloro che prestano servizi come baby sitter. Per accedere, invece, al voucher baby sitter è possibile farlo con tre modalità differenti. La prima è la richiesta dal sito web, poi dal contact center integrato oppure attraverso i patronati di fiducia.
Per quanto riguarda la procedura web bisogna accedere, prima di tutto, al sito Inps, poi alla sezione “servizi online” e “servizi per il cittadino”. A questo punto serve anche un pin apposito. Se si è già in possesso di questo o dello SPID, CSN o CIE, si può fare domanda di prestazioni a sostegno del reddito e al bonus baby sitter.
Se la procedura online può risultare difficile, vi è la possibilità di richiedere il voucher baby sitter contattando il numero verde 803.164 gratuito per i fissi, mentre, per chi chiama da dispositivo mobile, il numero dedicato è lo 06.164.164. Si può richiedere il bonus anche attraverso i patronati. Contattando il caaf i riferimento, saranno gli operatori ad occuparsi di espletare tutta la procedura finalizzata all’ottenimento del voucher. Si ricorda che tale operazione non prevede alcun tipo di costo all’utilizzatore.