Tesla subisce il peso di un altro trimestre in perdita, il cofondatore dell’azienda Elon Musk conferma che vi sarà un importante flusso di cassa positivo che riguarderà il terzo e quarto trimestre di gestione.
Inizialmente il Ceo si rifiuta di fornire dettaglia sui finanziamenti in arrivo, ma si scopre che questi provengono dal fondo sovrano Saudita. Con un tweet e successivamente ricorrendo a dichiarazioni ufficiali, Musk conferma l’operazione atta a fare uscire Tesla dal mercato.
Tesla Motors
Società fondata il 1° luglio del 2003, ad opera di Martin Eberhard e Marc Tarpenning, spinti dalla decisione della General Motors di ritirare e distruggere le sue auto elettriche. L’azienda trova appoggio e finanziamento da Elon Musk, il quale entra nella società come investitore principale, fornendo l’indispensabile sostegno per consentire al progetto di perdurare.
Seppure sono prodotti pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico, sono le auto elettriche il vero cuore dell’attività. Elon Musk, divenuto Ceo della società, indica Tesla come un progetto tecnologico di casa automobilistica indipendente proiettata alla produzione di veicoli elettrici per il consumatore medio. Considerata l’azienda più innovativa al mondo dalla rivista Forbes, immette nel mercato negli anni molti modelli che riscuotono successo, sostenuta anche dalla collaborazione iniziata con la Lotus. Tuttavia il 2018 è caratterizzato da situazioni spiacevoli e addirittura quasi deleterie per l’immagine della società. Alcune delle ultime auto prodotte, fiore all’occhiello di Tesla, prendono fuoco spontaneamente, colpa difetti interni.
Un quinto trimestre di perdite consecutive, sebbene il Ceo affermi che vi sarà presto un buon afflusso di cassa, mette in agitazione gli azionisti. Condizioni negative hanno causato malcontento, seppure la società ha mantenuto la promessa della produzione di 5.000 unità mensili, aumentando gli introiti e diminuito le perdite. Quest’anno il valore azionario è sceso del 3,3%, un problema che sembra prospettare per il futuro guai per Tesla, la quale corre ai ripari trovando un forte investitore nel fondo sovrano Saudita.
Fondo sovrano Saudita
Il fondo sovrano Saudita è uno strumento di gestione del Governo nato allo scopo di operare investimenti dei sodi pubblici all’estero, finalizzati a solidificare la situazione economica in previsione della fine dell’era petrolifera. Rappresenta una cassaforte usata per consentire alla Nazione di assumere un ruolo globale sui mercati finanziari, con un capitale stimato di 2 mila miliardi di dollari da investire sino al 2030.
Queste operazioni vengono attuare attraverso i partner principali Blackstone e SoftBank, ma anche altri nell’immediato futuro; ad esempio Citigroup ha annunciato che tornerà in Arabia Saudita dopo oltre un decennio di assenza per avviare nuove attività. Oltre l’enorme volume di denaro destinato agli investimenti, le tante riforme economiche hanno reso il Paese attraente per gli istituti bancari stranieri, i quali hanno intrapreso rapporti con il Governo per sostenerlo ed aiutarlo in questa azione di sganciamento dalla dipendenza dal petrolio.
Uscita di Tesla dalla borsa
Elon Musk ha annunciato la sua intenzione di attuare il delisting, cioè l’uscita di Testla dal Nasqad. Questa dichiarazione coincide con l’acquisto di un pacchetto del 5% dell’azienda da parte del fondo sovrano Saudita, con il quale proprio Musk è in trattative.
L’uscita dalla borsa comporterebbe una privatizzazione dell’azienda, giustificata dal Ceo il quale sostiene sarebbe un bene e consentirebbe di operare al meglio facendo accelerare e progredire i progetti riguardati l’energia sostenibile. Secondo Musk, l’azione apporterebbe un premio del 20% sul valore dei tioli, una crescita alquanto importante. L’azione di uscita dal mercato è possibile esclusivamente grazie all’appoggio finanziario del fondo sovrano Saudita, ma questa operazione ha attirato l’attenzione della SEC, l’autorità di vigilanza americana, che ha intrapreso delle indagini sulla trasparenza.
A conti fatti, a prescindere dal consenso o meno degli azioni non intenzionati ad uscire dalla borsa, il Ceo sostiene di avere l’appoggio di molti importanti investitori a cui il delisting non dispiace, ma anzi intravedono in esso il modo migliore per valorizzare Tesla. Comunque saranno le settimane o i mesi seguenti importanti per scoprire quale sarà la sorte dell’azienda, ma soprattutto quale peso avrà il fondo sovrano Saudita sull’intera operazione.