Ad oggi nessuno può dire di non conoscere Uber, il colosso americano che fornisce un servizio di trasporto privato dalle caratteristiche estremamente innovative, infatti è completamente gestibile tramite app sia dalla domanda che dall’offerta. Infatti caratteristica principale e distintiva di questo servizio è proprio l’offerta che si basa su prestazioni di lavoro erogate da cittadini di tutto il mondo che, per arrotondare o proprio come attività lavorativa principale, mettono a disposizione il proprio tempo ed un proprio mezzo per le esigenze di spostamento di milioni di clienti in tutto il mondo.
Oggi Uber fa nuovamente parlare di sé grazie al lancio di Uber Money, un nuovo portafoglio di servizi finanziari per i conducenti di Uber. Servizi che includono l’erogazione dei guadagni in tempo reale depositati dopo ogni corsa. Una sorta di carta di debito a marchio Uber esente da commissioni con protezione illimitata per scoperto.
Uber Money, un unico hub in cui verranno sviluppati collettivamente tutti i prodotti e le tecnologie finanziarie sviluppati da Uber, intende portare valore aggiunto per la comunità Uber creando prodotti che aiutino i conducenti a gestire meglio sulla loro situazione finanziaria offrendo ai consumatori un’esperienza più gratificante.
Il debutto di Uber Money rende Uber l’ultima azienda tecnologica a passare ai servizi finanziari. Come lei, infatti, anche altre note grandi realtà hanno recentemente aperto alla tecnologia della finanza e dei pagamenti come Apple, Google, Amazon e tante altre. I principali vantaggi di queste società nei servizi finanziari sono le loro basi di utenti consolidate e la varietà di servizi che possono sfruttare per convincere i consumatori a utilizzare le loro opzioni di pagamento. Pertanto, Uber dovrà sfruttare efficacemente i suoi quasi cento milioni di utenti mensili attivi della piattaforma, insieme ai suoi servizi di guida e di facchinaggio per i ristoranti, per garantire che l’impresa abbia successo anche nel settore finanziario.

Poiché Uber registra un’enorme quantità di volumi scambiati attraverso l’utilizzo di carte, i suoi servizi finanziari potrebbero rivelarsi redditizi e aiutarli a ridurre i costi. La società ha registrato un volume che transita attraverso le carte pari a quasi 45 miliardi di dollari nel solo anno 2018, offrendo così una chiara opportunità per acquisire nuovi ricavi dai pagamenti non bancari attraverso i suoi servizi finanziari.
Inoltre, un volume così elevato di transazioni tramite carte implica necessariamente che Uber debba pagare commissioni significative per l’elaborazione delle carte di credito e debito, quindi le sue nuove offerte potrebbero aiutare a limitare dette commissioni e quindi migliorare le prestazioni complessive dell’azienda soprattutto alla luce della recente quotazione in borsa.
Questo servizio si configura anche come un wallet che permette ai driver di accantonare i propri guadagni e spenderli in circuiti online ed offline oltre che poter accedere ad altri prodotti finanziari come l’Uber Cash; infatti con questo conto bancario mobile oltre 4 milioni di conducenti e corrieri di Uber possono ottenere i loro soldi immediatamente dopo ogni viaggio o consegna. Ma è proprio con Uber Cash che l’azienda sta anche rilanciando la sua carta di credito con marchio, introdotta per la prima volta quasi due anni fa, per consentire ai clienti di spendere attraverso la piattaforma Uber, inclusi Uber Rides ed Uber Eats.