Tasso di Interesse: Cos’è, come si Calcola, Formula, Definizione e Caratteristiche

Chiunque si sia trovato a considerare almeno una volta nella vita la possibilità di richiedere un finanziamento conosce alla perfezione il significato di “tasso d’interesse”: si tratta infatti del parametro che consente di determinare tra le altre cose la differenza tra quanto percepito al momento del prestito e la somma complessiva da restituire.

Dovendo presentare richiesta per un mutuo si rende tuttavia necessario valutare varie declinazioni del concetto di tasso di interesse: fisso, variabile, a escursione limitata… e riuscire a compiere una scelta consapevole diventa decisamente complicato. Un’altra questione aperta riguarda i fattori che influenzano il tasso di interesse. Il tasso è uguale per tutti i clienti a parità di piano ammortamento? In base a cosa viene determinato il suo valore?
Se anche tu stai pensando di richiedere un qualsiasi genere di prestito continuando a leggere potrai chiarire i tuoi dubbi: il tasso di interesse non avrà più segreti!

Tasso di interesse: cos’è e cosa prevedono le varie tipologie

Al momento della sottoscrizione del contratto di prestito, il debitore si impegna a restituire all’istituto di credito l’intera somma ottenuta con l’aggiunta di una quota extra a titolo di interesse. Il tasso di interesse esprime a livello percentuale quanto ogni anno questa quota incide sul capitale da restituire attraverso le rate e può dunque per tale ragione essere considerato un indicatore del costo del finanziamento.

Quando ci si rivolge ad una banca per una richiesta di denaro cospicua (tipicamente un mutuo), viene data al cliente la possibilità di scegliere la tipologia di tasso di interesse che meglio si adatta alle sue esigenze. Vediamo nel dettaglio le principali categorie.

  • Tasso Fisso: definito al momento della stipula del contratto, il tasso si mantiene costante per tutta la durata del periodo di ammortamento, con vantaggi e svantaggi che ne conseguono. Si tratta senza dubbio della soluzione ideale per chi ricerca la tranquillità di un importo delle rate costante indipendentemente dall’andamento dei mercati e desidera conoscere con esattezza sin dal momento della firma l’ammontare complessivo della somma da restituire.
  • Tasso Variabile: il tasso si modifica nel tempo in funzione di un indice (solitamente EURIBOR a 3 o 6 mesi) descrittivo dell’andamento macroeconomico. Implica fluttuazioni dell’importo delle rate, tuttavia di base consente di ottenere condizioni più convenienti rispetto all’equivalente fisso. Può comportare il rischio di ottenere un aumento dei costi nel caso di congiunture sfavorevoli sui mercati.
  • Tasso Misto: la maggior parte dei principali istituti di credito propone soluzioni miste per mitigare pregi e difetti di tasso fisso e variabile. Una delle più diffuse è la cosiddetta rata fissa con mutuo variabile, in cui la rata può variare in un intervallo limitato tra un valore massimo non superabile e un minimo sotto il quale non è possibile scendere. Combinazioni di questo genere risultato convenienti per la banca e anche per il debitore, dal momento che nessuno dei due si espone eccessivamente.

Interessi sul prestito: cosa contribuisce a determinarli?

Oltre ovviamente all’importo richiesto e al periodo sul quale dilazionare il pagamento, vi sono numerosi altri fattori che possono influire sul tasso d’interesse applicato in un prestito. Conoscerli prima di recarsi in filiale può essere fondamentale per ottenere migliori condizioni economiche. In particolare si deve prestare attenzione al nostro profilo di rischio e alle garanzie di solvibilità. Tra i vari elementi che possono aiutarci a guadagnare fiducia e ridurre il tasso vi sono un reddito da contratto a tempo indeterminato, una fideiussione da parte di un parente e sopratutto una dichiarazione dei redditi relativa all’ultimo periodo che testimoni una solida situazione economica.

Spendiamo infine poche parole sulla struttura del tasso d’interesse: a partire da una base sostanzialmente fissa derivante dalle condizioni dettate dalla BCE, ogni istituto di credito costruisce le sue proposte di finanziamento aggiungendo una percentuale di guadagno detta spread. Ciò fa sì che i tassi applicati differiscano da banca a banca.

Per confrontare le soluzioni disponibili sul mercato il miglior consiglio rimane quello di consultare i portali di comparazione online, tramite i quali sarà possibile classificare le offerte sulla base di TAN e TAEG applicati e individuare la più vantaggiosa.

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