Diverse novità importanti per quel che concerne il regime di tassazione italiana sugli immobili. Infatti ci si prepara a dire addio alla Tasi per lasciare spazio a quella che sarà a tutti gli effetti la nuova Imu: ecco tutto quello che occorre sapere.
Le novità della Legge di Bilancio
Stando all’ultima Legge di Bilancio del Governo ci sono delle novità per quanto concerne le imposte sulla casa. L’articolo 85 del DDL Bilancio 2020 prevede l’addio alla Tasi mentre viene mantenuta l’Imu. Una tassa che comunque verrà considerata come una nuova Imu in quanto accomunerà non solo quella vecchia, ma anche la Tasi. A partire dal 1° gennaio 2020 il gettito confluirà del tutto in questa nuova tassa. Ovviamente precisando che si tratta comunque di una bozza che dovrà essere ancora approvata.
Non sono mancate le critiche da parte di Confedilizia in quanto viene considerata una nuova patrimoniale più pesante.
La nuova Imu: come funziona
Ciò che maggiormente interessa le persone è senza dubbio come funziona la nuova Imu. Le scadenze saranno sempre due, ovvero quella del 16 giugno e quella del 16 dicembre. Entro la prima ogni contribuente dovrà pagare metà dell’importo previsto per l’imposta dovuta per l’anno. Il tutto considerando l’aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente. Il governo ha comunque precisato che non saranno previsti aumenti e né tanto meno i cittadini si ritroveranno a pagare cifre eccessive per la propria casa.
La nuova Imu servirà a coprire tutti quei fabbisogni municipali senza dover alcun tipo di giustificazione. Questo vuol dire che ogni Comune potrebbe poi toccare al rialzo l’aliquota unica rendendo dunque più cara questa nuova tassa a differenza di quanto affermato dal governo. Servirà necessariamente attendere l’ufficialità per capire come effettivamente si evolverà la situazione per i contribuenti.

Alcuni aspetti importanti della nuova Imu
Bisogna precisare alcuni elementi fondamentali quando si parla di nuova Imu e di quella che sarà una nuova imposta per i cittadini italiani proprietari di immobili. L’aliquota base prevista sarà all’8,6 per mille rispetto al precedente 7,6. Inoltre è bene chiarire che verrà garantito un potere maggiore ai sindaci dato che le aliquote verranno stabilite dal Comune. Per quel che concerne invece ville e residenze più grandi l’aliquota standard passa dal 4 al 5 per mille.
Fino a dover considerare che i versamenti potranno essere effettuati con il modello F24 o con bollettino postale. In attesa di quelle che sono le decisioni ufficiali bisogna precisare anche un altro elemento, ovvero che gli immobili strumentali prevederanno una nuova Imu portata in deduzione per il 50% per quel che concerne il 2019, e il 60% per 2020 e 2021. Tutti questi aspetti sono fondamentali per capire l’importanza della nuova Imu e di questi contributi che permetteranno di non avere problemi col Fisco di alcun genere.