Tassazione Dividendi: Come Funziona e quante tasse si Pagano

Il regime della tassazione e dei dividendi, per l’anno corrente, ha subito delle modifiche contenute nella legge di bilancio. Per il nuovo anno si prevede un regime meno conveniente per le persone fisiche che presentano un reddito basso; al contrario, invece, tale normativa agevola coloro che possiedono un reddito annuo molto alto.

Nello specifico la legge di bilancio, per l’aano 2019, ha stabilito delle regole specifiche, che sono: l’applicazione di un’aliquota pari al 26% per la tassazione delle persone fisiche non costituite in forma d’impresa; la tassazione progressiva irpef su una base imponibile pari al 58,14% per tutte le società di persone e le persone fisiche costituite in ditte individuali e, infine, per le società di capitali la legge ha previsto una tassazione avente come base imponibile una quota del 5%.

La tassazione inerente i dividendi per l’anno corrente

L’attuazione della nuoca normativa in tema di tassazione e dividendi è stata preceduta da un regime transitorio che ha previsto i seguenti parametri: una tassazione irpef pari al 40% riferita ai dividendi partiti tra tutti i soci che detengono delle quote di partecipazione qualificate sino al 31 dicembre del 2007; una tassazione progressiva irper aumentata fino al 49,72% per i dividendi spettanti ai soci titolari di partecipazioni qualificati fino a dicembre 2016; e, ancora, una tassazione irpef per i dividendi, relative alle quote di partecipazione dell’anno 2017, spettanti ai soci pari al 58,14%.

Come si può osservare, il regime transitorio prevede, di anno in anno, una tassazione sempre maggiore per i dividendi relativi alle singole quote di partecipazione, con il risultato di una tassazione che grava maggiormente su ogni singolo membro societario piuttosto che sul capitale sociale generale.

Bisogna specificare infatti che, se di volta in volta la tassazione irpef relativa ai singoli dividendi cresce in maniera esponenziale, al contrario il prelievo fiscale relativo all’ires, imposta applicata a tutte le società, diminuisce.

Conclusione

Chi viene maggiormente danneggiato dalla tassazione dei dividendi?
Da quanto detto si può dedurre che il regime di tassazione dei dividenti prevede un prelievo fiscale maggiore per tutte le persone fisiche, con aliquote molto alte; proprio per tale motivo si può concludere che i singoli membri di una società vedranno tassare maggiormente il proprio patrimonio personale piuttosto che il capitale sociale.

In definitiva, possiamo quindi affermare che il nuovo regime di tassazione dei dividendi privilegia coloro che hanno patrimoni personali più alti e le società che, grazie alla nuova legge, subiscono un prelievo fiscale minore rispetto al passato; al contrario le persone fisiche che non possiedono un reddito alto, che sono membri di società e titolari di quote di partecipazione subiranno un prelievo fiscale che li danneggerà maggiormente rispetto agli altri, gli stessi, difatti, si troveranno a pagare delle somme di denaro maggiori rispetto agli anni precedenti e titolo di prelievo fiscale.

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