Tassa di Successione: Cos’è, Come si Calcola, come e Quando si Paga

Tra le tasse che negli ultimi anno sono state oggetto di dibattito ad ogni livello vi è sicuramente la tassa di successione. Qui di seguito troverai tutte le risposte alle domande più importanti che possono sovvenire in merito alla tassa di successione.

Quando si parla di tassa di successione ci si riferisce purtroppo ad un evento luttuoso, ovvero la morte di un soggetto: questo accadimento ha come conseguenza giuridica primaria la cosiddetta “apertura della successione” e vi sono alcuni soggetti, determinati primariamente dalla legge, che acquisiscono la qualifica giuridica di eredi. Detto questo, l’imposta delle successioni quali situazioni giuridiche interessa? La risposta a questa domanda è semplice: ad essere colpite dalla tassa di successione è il trasferimento della proprietà e di altri diritti, appartenenti al soggetto defunto, relativi a beni sia immobili che mobili.

Alcuni importanti concetti legati alla tassa di successione

I beni ed i diritti che sono oggetto di successione vengono trasferiti in capo agli eredi sia attraverso le regole previste dal legislatore e, per la parte di cui si può disporre liberamente, per mezzo del testamento. I beni che per legge e per testamento vengono trasferiti in capo agli eredi rientrano nel concetto di attivo ereditario. Devi sapere è che non tutti i beni appartenuti a chi è passato a miglior vita entrano a far parte dell’attivo ereditario: ad esempio non ne fanno parte gli autoveicoli iscritti al PRA, acronimo che indica il Pubblico Registro Automobilistico, il denaro, le azioni e i titoli di Stato. Perché è importante tu sappia che vi sono dei beni che non entrano a far parte dell’attivo ereditario? Il motivo è semplice: perché ciò che non ne fa parte risulta esente dalla tassa di successione.

Opposto all’attivo ereditario è il passivo ereditario, concetto in cui confluiscono i debiti del defunto e due specifiche tipologie di spese sostenute dagli eredi, ovvero quelle di tipo medico per il defunto nei suoi ultimi 180 giorni di vita e quelle funerarie. Perché è importante conoscere con precisione anche da cosa è costituito il passivo ereditario? Perché la differenza tra quest’ultimo e l’attivo ereditario darà come risultato il valore su cui, eccezione fatta per le franchigie ed eventuali esenzioni previste dal legislatore, si andrà a calcolare la tassa di successione.

Come si calcola e quando si paga la tassa di successione?

Una domanda importante a cui sicuramente vuoi trovare una risposta è quella relativa a come si calcola e quando si paga la tassa di successione. Prima di tutto è necessario effettuare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione il defunto aveva la residenza. Questa formalità è obbligatoria per coloro che hanno assunto la qualifica giuridica di eredi ed anche per i legatari. Inoltre vi risultano obbligati anche coloro che gestiscono eredità giacenti, ovvero i curatori. Tralasciando la normativa che in determinati e specifici casi esenta dalla presentazione della domanda alcuni eredi, devi sapere che anche se gli eredi sono molteplici, sarà possibile presentare una sola dichiarazione. Una volta espletata tale formalità è possibile calcolare la tassa di successione, la quale si caratterizza per la presenza di 4 aliquote e altrettante franchigie.

Il coniuge ed i parenti in linea retta hanno una aliquota del 4% con una franchigia che giunge fino ad 1 milione di euro per quanto concerne il valore della differenza tra attivo e passivo ereditario. L’aliquota successiva è del 6% e riguarda rispettivamente fratelli e sorelle da un lato e altri parenti fino al 4°grado oltre agli affini in linea retta e collaterale fino al 3°grado dall’altro. La differenza tra queste due categorie di eredi sta nella franchigia, che è di 100 mila euro per fratelli e sorelle, mentre non è prevista per l’altra categoria descritta. La terza ed ultima aliquota, pari all’8%, risulta anch’essa senza franchigia e ha carattere sussidiario, perchè riguarda tutti gli eredi non compresi nelle altre due aliquote. Per quanto concerne le tempistiche di pagamento della tassa in questione, devi sapere che essa viene liquidata entro 3 anni dalla dichiarazione di successione e deve essere saldata entro 60 giorni, decorrenti dal momento in cui l’atto con cui si richiede il pagamento viene notificato. Il pagamento potrai effettuarlo sia attraverso i circuiti bancari, sia all’agente riscossore.

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