La novità per i lavoratori dipendenti in arrivo nel 2020 è costituita dal taglio del cuneo fiscale. Il DEf ha emesso una nota con i primi pilastri di questa misura, sembrerebbe portare un bonus di circa 500 euro sugli stipendi. Vediamo cosa cambia, quanto si avrà di più in busta paga e tutti i dettagli utili. Il taglio del cuneo fiscale, che porterebbe un bonus di circa 500 euro nel 2020 è la novità che interessa i lavoratori dipendenti in quanto porterebbe ad un cambio dell’importo netto percepito in busta paga.
Il DEF ha emesso una Nota di aggiornamento che contiene le linee guida che il Governo seguirà per la Legge di Bilancio 2020, è stato quindi confermato il taglio del cuneo fiscale, una novità importante che va completamente a beneficio di tutti i lavoratori dipendenti. Nonostante non siano ancora emersi i dettagli, le indiscrezioni sono continue e riguardano i beneficiari e i possibili cambiamenti. Le incognite sono quindi due, quella del bonus fiscale per i lavoratori dipendenti e il bonus Renzi che prevede 80 euro in più nel 2020. Anche se una delle ipotesi è che gli 80 euro del credito Irpef vengano assorbiti dal taglio del cuneo fiscale, in modo tale che dal 2021 si possa arrivare ad avere un unico importo di 1500 euro.
Taglio del cuneo fiscale: cosa cambia, quanto si percepirà in più e tutti i dettagli
Dal 2020 quindi, il taglio del cuneo fiscale dovrebbe interessare i lavoratori dipendenti che hanno già diritto al bonus Renzi. A beneficiarne, stando alle indiscrezioni emerse fino ad ora, dovrebbero essere i contribuenti che hanno un reddito non superiore ai 26,600 euro, molto probabilmente verranno inseriti anche gli incapienti. Anche se il DEF ha confermato nella sua nota l’aumento delle buste paga dei dipendenti che ne avranno diritto, restano ancora due dubbi da dissipare.
Il primo dubbio riguarda i tempi di applicazione. A causa delle scarse risorse a disposizione l’ipotesi più probabile per l’avvio del taglio del cuneo fiscale pare essere stato spostato dopo la metà del 2020. Tutta l’operazione che prevede la riduzione delle tasse sugli stipendi partirebbe quindi da luglio. Il secondo è invece incentrato sugli importi. Inizialmente si era parlato di un bonus di 1500 euro, proveniente dal taglio del cuneo fiscale sulle buste paga, che avrebbe dovuto essere versata per intero durante l’estate, diciamo una sorta di 14esima mensilità.
Anche se le ultime indiscrezioni unite a quanto detto dal Vice Ministro Misiani fanno pensare ad un inizio molto più lento dove vi sarà un aumento di 500 euro nel 2020 per poi aumentare nell’anno successivo. Rimane sempre la grande incognita del bonus Renzi di 80 euro che permette a molti contribuenti di percepire 960 euro annui, un entrata supplementare che non si sa ancora se verrà mantenuta o se verrà accorpata dal taglio del cuneo fiscale.
Cosa succede al bonus Renzi
Non si sa ancora se resterà o verrà assorbito dal taglio. Nonostante l’abbandono della Flat Tax resta ancora molta incertezza sul bonus che sta portando nelle tasche dei lavoratori che ne anno diritto, cioè sotto i 26,600 euro, un introito annuo di massimo 960 euro.
Esistono delle fasce di reddito con cui viene calcolato il bonus che sono:
- per i contribuenti con reddito tra 8.164 e 24.600 euro l’aumento è di 960 euro annui;
- tra i 24.600 e i 26.600 l’importo viene ridotto in proporzione al reddito;
- per i redditi superiori a 26.600 e inferiori a 8.174 euro non è previsto nessun bonus.
Al momento l’opzione più probabile sembra quella dell’accorpamento del bonus e del taglio in un’unica soluzione tenendo conto anche degli obbiettivi che ha il Governo ovvero quella di uniformare le Tax Espenditures. Se sarà attuata questa prospettiva, i dieci miliardi di euro all’anno, questo il valore del bonus Renzi, ci sarà un unica voce in busta paga che conterrà queste entrate extra.
Questo accorpamento consentirebbe un avvio più corposo che partendo dal 2020 prevede il raggiungimento di 1500 euro in più per i lavoratori che rientrano nelle fasce di reddito. Resta comunque la possibilità che le due voci, entrambe con la finalità di aumentare gli stipendi più bassi, rimangano distinte e compaiano entrambe in busta paga.
Per avere maggiori dettagli bisogna aspettare che venga presentata la Legge di Bilancio 2020, solo allora si potrà sapere se i lavoratori con reddito inferiore agli 8.174 euro rientreranno anche loro nel taglio del cuneo fiscale percependo anche loro un piccolo aumento.