Lo spread trading è una strategia di trading progettata e applicata dai trader per trarre profitto dalla variazione dello spread tra due titoli quando la differenza di prezzo si allarga o si restringe. Si tratta di un metodo di negoziazione popolare poiché è meno rischioso di un trading in futures. L’applicazione di questa tecnica di negoziazione consiste nell’acquistare un futures contract e contemporaneamente nel vendere un altro contratto correlato eseguito come unità.
Per comprendere meglio il discorso, basta spiegare che lo spread trade è il divario tra una posizione corta (ossia in vendita) in un contratto derivato futures o in una valuta e una posizione lunga (vale a dire in acquisto) in un altro contract. Il minor rischio che rende appetibile e vantaggiosa tale strategia di trading, tuttavia porta a intuire che abbia un requisito di margine inferiore rispetto ad altri tipi d’investimenti. La seguente guida informativa è un aiuto per capire con chiarezza cos’è lo spread trading, come funziona e quali sono le migliori tecniche.
Cos’è lo spread trading
Lo spread trading, detto anche relative value trading, la cui traduzione in italiano significa negoziazione di valore relativo, è un metodo di trading che coinvolge gli investitori che comprano un titolo e simultaneamente ne vendono un altro correlato eseguito come unità. È una strategia commerciale consistente nel fornire all’investitore una posizione finanziaria netta con un valore dipendente dalla differenza di prezzo tra i titoli venduti. L’obiettivo per gli investitori dunque è ottenere un profitto dallo spread ogni qual volta quest’ultimo si allarga o si restringe. Di norma, ricorrendo allo spread trading gli investitori non cercano di avvantaggiarsi dei movimenti diretti dei prezzi dei titoli.
Come funziona in pratica
I titoli protagonisti delle compravendite inerenti alla tecnica strategica di spread trading, di frequente indicati col termine legs, solitamente vengono eseguiti con contratti futures e opzioni e più raramente con altri titoli. A questo proposito, sono molto comuni gli spread su opzioni, che vengono creati con differenti contratti di opzione come legs, i quali devono riguardare lo stesso titolo o merce, e gli spread intercommodity (intercommercio), che avvengono quando un investitore acquista e vende commodities (materie prime) diverse, ma anche correlate, ad esempio:
- uno spark (scintilla) spread è una relazione tra corrente elettrica e gas naturale, infatti, esistono molte centrali elettriche che richiedono del gas da sfruttare come carburante;
- un crack spread, che si riferisce al divario di prezzo tra un barile di petrolio greggio e i suoi sottoprodotti (per esempio, benzina, carburanti e combustibili), riflette il valore intrinseco tra la raffinazione del petrolio greggio e la sua trasformazione in gas.
Nella maggioranza dei casi, i legs non vengono negoziati in modo indipendente, bensì scambiati come unità nelle borse dei futures.

Altre tipologie di spread trading
Come abbiamo visto sino ad ora, le relative value trading più comuni sono gli spread tra materie prime e gli spread delle opzioni, tuttavia ci sono altre tipologie di spread trading da prendere in considerazione, per esempio i seguenti metodi di negoziazione:
- spread trading intramercato, una strategia commerciale che si basa sul guadagno differenziale di uno stesso mercato;
- spread trading intermercato, una tecnica strategica di business che si basa sul guadagno prodotto da due mercati differenti.
Vantaggi di questa tecnica di negoziazione
Il vantaggio fondamentale dello spread trading è che i trader conoscono sempre gli importi da pagare per le loro operazioni al di là delle fluttuazioni di mercato. Inoltre, lo spread trading offre agli investitori i seguenti vantaggi:
- fare in modo che il capitale vada aumenti grazie all’uso rigorosamente controllato ed efficiente della leva finanziaria, che incrementa l’esposizione ai profitti (e purtroppo anche alle perdite) nonostante il capitale limitato;
- scegliere di andare lungo (in acquisto) o corto (in vendita);
- guadagnare senza dover pagare tributi;
- usufruire di benefici fiscali;
- fare trading in una gran varietà di mercati, persino fuori orario e senza dover pagare commissioni;
- coprire un portafoglio azionario così da prevenire i rischi e compensare le perdite degli investimenti.
Come investire con lo spread trading
Per fare spread trading occorre accedere ad apposite piattaforme via Internet che permettono di negoziare in azioni, merci, indici, obbligazioni e criptomonete. Fra le infrastrutture da spread trading più conosciute in rete sono da segnalare ad esempio i seguenti broker di trading online: XTB, Trade.com, IQ Option, eToro, Capital.com e Plus500 (L’86% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando fa trading di CFD con questo fornitore. Dovresti considerare se puoi permetterti di correre il rischio elevato di perdere i tuoi soldi). Il primo passaggio dovrà essere quello di esercitarsi aprendo un conto demo gratuito per competere senza rischi con un simulatore, ad esempio si potrà iniziare con circa 90.000 euro di soldi virtuali. Una volta a proprio agio coi rendimenti virtuali sarà opportuno entrare con vero denaro.
Lo spread trading può essere redditizio se le scommesse vengono piazzate in modo corretto. Allo scopo, servono: un piano di trading sistematico studiato ad hoc, molta esperienza e la scelta di prediligere strumenti con spread ridotti così da ottimizzare il potenziale di profitto. La redditività potrà essere ulteriormente migliorata attraverso un piano di scommesse strutturato in cui lo spread è ben definito assieme al capitale totale, all’importo della scommessa per la scommessa sequenziale e alla frequenza di piazzamento delle scommesse. In concreto, si dovrà cominciare in piccolo per poi espandersi ogni qual volta i profitti delle scommesse s’incrementeranno.