Reverse Charge: cos’è, come Funziona e quando si Applica l’Inversione Contabile

Probabilmente negl ultimi tempi ti sarà spesso capitato di sentir parlare di reverse charge; dunque, se non sai bene di cosa si tratta e vorresti comprenderlo meglio, possiamo provare a vederlo insieme. Utilizzato nell’ambito della cessione di beni o della prestazioni di un servizio, per Reverse charge s’intende la procedura che permette di effettuare l’inversione contabile, invece che su colui che lo cede, sul destinatario. Di conseguenza, il revrse charge ti consentirà di far ricadere tutti gli obblighi di Iva su colui cui è destinata la cessione del bene o della prestazione, a condizione che però egli sia soggetto passivo nel territorio dello stato: egli dovrà dunque assolvere l’IVA (imposta di valore aggiunto).

A te, in qualità cedente o prestatore, spetterà unicamente il compito di emettere la fattura; non dovrai però addebitare l’IVA proprio perchè ti avvali del reverse change. Quanto al ricevente della prestazione o del bene, il pagamento dell’imposta da parte sua si fonderà sull’aliquota relativa all’operazione. A suo carico saranno posti anche il pagamento dell’imposta e la registrazione del documento nel registro riservato ai corrispettivi e agli originali delle fatture emesse. Vediamo ora in quale modo e per quali ragioni viene introdotto dall’Agenzia delle Entrate questo particolare regime finaziario.

Come e perchè nasce il reverse charge

L’Agenzia dell’Entrate crea il particolare regime di reverse charge al fine di combattere con maggiore efficacia le frodi relativa all’Iva: grazie al reverse charge infatti è impossibile effettuareila cessione o l’acquisto di un bene, esimendosi dal versamento dell’imposta di valore aggiunto, oppure, come accade in molti casi, domandarne il rimborso dell’impoto all’Erario.
Grazie alle sue particolarità il reverse charge è largamente utilizzato per regolamentare efficacemente il settore edilizio, con particolare riguardo alle operazioni di subappalto sia verso paesi dell’Unione Europea, sia verso stati estranei ad essa.

In queste occasioni il reverse charge serve per regolare le cessioni di apparecchiature elettroniche come cellulari o computer, oltre che nella sottoscrizione di contratti di compravendita che riguardano il mondo immobiliare. Dunque proviamo a ricapitolare i numerosi campi nei quali quali sono applicabili i procedimenti relativi al reverse charge, vediamo quali sono gli altri.

Su quali operazioni puoi applicare il reverse charge

Potrai ricorrere al reverse charge dell’imposta di valore aggiunto in svariati casi, i più comuni sono tuttavia la prestazione di un servizio di qualsiasi genere ad un beneficiario. Tuttavia è possibile utilizzarlo anche in caso di subappalti nell’ambito edile, oppure per la cessione di beni. Il caso però più singolare e meno intuitivo è quello che riguarda le nuove tecnologie; dunque proviamo ad analizzare l’utilizzo del reverse charge nel campo degli hi tec.

Tecnologie e reverse charge, come sono legati?

Se ti stai chiedendo in quale modo siano legati i processi del reverse charge agli apparecchi elettronici come telefoni, tablet, computer e addirittura console da gioco, la risposta è molto semplice e risiede in una legge. Stipulata il primo gennaio 2016, la legislazione in questione è mirata all’estension del meccanismo di inversione contabile dell’ imposta di valore aggiunto anche al campo, di più comune fruizione, delle nuove tecnologie. Questa rivoluzionaria innovazione deriva dallo schema di decreto legislativo posto in attuazione delle direttive 2013/42/UE e 2013/43/UE. Tuttavia è molto probabile che con l’avvento del 2018 la norma del 2016possa subire sensibili variazioni; dunque vediamo di cosa si tratta.

Introdotta nel 2018, la nuova normativa è finalizzata all’estensione ulteriore del reverse charge ai processi di acquisto e compravendita di prodotti tecnologici., come tablet, (laptop), cellulari, microprocessori e console da gioco. In questo modo, le imprese operanti nel settore saranno obbligate ad applicare questo meccanismo all’Iva, rispettando necessariamente le indicazioni fornite in precedenza da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sperando che questo articolo ti abbia fornito delle informazioni utili ti esortiamo a monitorare con costanza il mondo della finanza e le norme ad esso legato, poichè sono in continua evoluzione.

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