Renzo Piano: la sua proposta per la Ricostruzione del Ponte Morandi di Genova

Nel mondo sono molti i ponti che hanno una grande importanza strategica; il ponte Morandi che univa il ponente con il levante della regione Liguria, era uno di quelli. Ma sarebbe limitativo parlartene come una semplice arteria stradale; il ponte Morandi era il simbolo di una tecnologia particolare. All’epoca della sua costruzione era motivo di vanto per tutta la Nazione, con la sua mestosità ed i suoi particolari piloni che utilizzavano gli stralli, per escludere fastidiosi pilastri aggiuntivi e costruire campate più ampie, dal sicuro impatto emotivo oltre che tecnico.

Era un’opera eccezionale che fu battezzata come ‘ponte di Brooklyn‘ da tutti i genovesi, ma anche da altri liguri di città limitrofe, per la sua somiglianza con l’omonimo ponte della metropoli americana di New York (a dire il vero molto vaga). Il resto è purtroppo storia, e il suo strascico emotivo non può lasciare il segno in questo modo, deve risolversi meglio, per quello che può servire a coloro che hanno perso più di un collegamento stradale. Renzo Piano, architetto genovese dalla fama internazionale che ha ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo per le sue numerose opere, non poteva utilizzare meglio la sua fama e la sua carica di Senatore della Repubblica, cioè offrendo a Genova e ai genovesi il progetto del nuovo ponte che dovrebbe essere ricostruito prima possibile.

L’idea del nuovo ponte

Renzo Piano ha dichiarato di non pensare ad altro, da quando la mattina del 14 Agosto 2018 il ponte Morandi ha cessato di esistere insieme ad altre 43 persone ed ulteriori beni di vario tipo.
L’architetto ha sempre avuto in mente un’idea, prima vaga, ma che con il tempo prendeva sempre più corpo fino a consentirgli di tracciare uno schizzo. Il nuovo ponte immaginato da Renzo Piano è l’essenza della sobrietà, un po’ per rispetto ed un po’ per costruire all’opposto di quanto fece Morandi negli anni ’60. Se al tempo si volle stupire con campate lunghe e costruzioni alte ed imponenti, ora si cerca la più assoluta semplicità; tanti piloni che uniscono campate corte, un ponte prima di tutto sicuro e soprattutto spartano, quasi in segno di lutto. Ma Renzo Piano non deve mai deluderti, ed i dettagli estetici vengono subito fuori dalle caratteristiche tecniche dei piloni stessi e da una soluzione elegante e moderna che riesce a rendere omaggio a tutte le vittime come è sacrosanto che sia.

Piloni idrodinamici e luci emozionanti

Il progetto prevede per i piloni una sezione ellittica molto stretta presso gli estremi dal raggio più piccolo, una forma particolare ma non troppo che ricorda quella della prua delle navi.
Lungo la sede stradale è prevista l‘installazione di 43 lampioni con una luce veramente speciale, che disegna mediante il fascio luminoso una vela per ogni faro. Ogni lampione è dedicato a una delle vittime del ponte Morandi.

È un disegno che non ha nulla di ambizioso, ma rende omaggio a Genova con soluzioni estetiche che richiamano la ex Repubblica Marinara e soprattutto, rispetta ogni vittima con il perenne ricordo di una delle più grandi tragedie della storia della città.

La sua costruzione prevista a breve

Che ti possa piacere o no, la costruzione del nuovo ponte è una questione che abbraccia anche la politica e numerosi altri campi che vanno oltre a quella che è la storia e la passione di coloro che vivono nella zona, alcuni dei quali sono stati costretti ad abbandonare definitivamente la loro casa. Il governo attuale, più nuovo che mai, promette una rapida risoluzione del problema, addirittura in tempi che potrebbero fare invidia agli orientali, velocissimi nella costruzione delle grandi opere. Si parla di soli 5 mesi, ma con buone probabilità sarà una soluzione disattesa, almeno in parte. Renzo Piano ha già avuto un incontro con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e ha dichiarato che il ponte deve essere eseguito rapidamente, ma non può essere costruito di fretta.

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