Registro dei Corrispettivi IVA: Cos’è, a Cosa Serve, Quando si deve Utilizzare e come si Compila

Il registro dei corrispettivi è un registro di tipo contabile di cui alcuni contribuenti devono obbligatoriamente dotarsi, in questo devono essere annotate tutte le operazioni compiute, giorno per giorno, divise per aliquota IVA.

Alcuni tipi di contribuenti come bar, ristoranti, parrucchieri e negozi che non hanno l’obbligo di emettere fattura devono annotare necessariamente nel registro i movimenti come stabilito dall’art. 24 del D.P.R. 633/1972. Nel registro vanno segnati i corrispettivi giornalieri (che potete tranquillamente copiare dagli scontrini fiscali, in tal senso potete utilizzare lo scontrino di chiusura di fine giornata se avete la cassa oppure annotare ogni movimento). In questo registro vanno annotate anche le operazioni relative a immobili e beni strumentali.

Vanno poi annotate tutte le operazioni: corrispettivi imponibili, non imponibili, importi esenti dal pagamento dell’IVA, importi soggetti al regime del margine, cessioni di beni e servizi. Tutte le eventuali rettifiche, correzioni e variazioni devono essere annotate, il registro deve essere chiaro e leggibile completo di date relativo alle operazioni.

In caso di controlli all’attività questo registro viene visionato pertanto è bene tenerlo al sicuro ma anche a portata di mano. Per comodità ogni giorno a chiusura è bene scrivere l’importo giornaliero, i dati relativi alla propria attività quindi nome, partita IVA e codice fiscale, operazioni esenti dall’IVA. Il registro può comunque essere anche compilato in seguito in una volta sola entro il 15 del mese successivo al compimento stesso delle operazioni.

Da notare: in caso del commercio elettronico essendo questo esente dall’obbligo dell’emissione della fattura/scontrino fiscale (se non lo richiede in modo specifico il cliente) è obbligatorio annotare tutti i movimenti nel registro dei corrispettivi. Questo, come per altre attività, è necessario per determinare la liquidazione IVA.

Liquidazione dell’IVA 

La liquidazione dell’IVA deve essere effettuata mensilmente, trimestralmente o semestralmente in base alla propria attività. Una volta annotati tutti i dettagli nel registro è possibile dedurre l’imponibile, dividendo tutti gli importi per: 104 per aliquota del 4%, 110 per aliquota del 10%, 122 per l’aliquota del 22% e poi si applica l’imposta. Ad esempio, in caso di 50.000 come importo totale si divide per 122 e si moltiplica per 100 e si ottiene 40.983,61 che è l’imponibile. Una volta moltiplicato questo per il 22% si ottiene l’imposta di 9.016,39.

Compilare il registro dei corrispettivi: cartaceo e online

Il registro dei corrispettivi può essere fatto manualmente, comprando un modello in cartoleria oppure stampandone uno o per chi lo desidera compilarlo su excel che permette di tenere la contabilità in modo pratico. Sul web comunque ci sono molti programmi che consentono di farlo in facilità con tante funzionalità. Bisogna fare attenzione nella compilazione, si tratta di un registro previsto dalla legge e quindi non è opzionale e non sono previsti margini di errori, in tal senso è anche pratico conservare le chiusure giornaliere a parte per avere comunque tutti i documenti che attestino i movimenti.

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