Regime Forfettario 2019: Requisiti, Professionisti, Tasse e Come Funziona

La manovra finanziaria ha visto l’approvazione della Legge di Stabilità a partire dal 2019, in essa sono contenuti nuovi limiti e imposizioni fiscali sui redditi per quanto concerne Irpef, addizionali e Irap. La situazione finanziaria risulta leggermente modificata rispetto a quanto è stato presentato inizialmente, in funzione delle osservazioni dell’Unione Europea.

Il regime forfettario vedrà la sua attuazione nel nuovo anno, a seguito dell’approvazione della Legge di Bilancio. Nello specifico si tratta di una flat tax che prevede una serie di requisiti di reddito per l’idoneità. Benché appaia simile al regime attualmente in uso, vi sono significative differenze.

Nuovo regime forfettario e requisiti validi

Il regime forfettario sarà riservato ai contribuenti che nell’anno precedente non hanno fatturato più di 65 mila euro. Questo sarà attivo a partire dal 1 gennaio 2019 e sarà possibile in sostituzione applicare un’imposta pari al 15% in via forfettaria. Lo stesso 15% diventerà 5% per i primi cinque anni di attività. Un vantaggio fiscale è già stato previsto anche per le startup di giovani under 35 e over 55.

Altra tipologia di regime forfettario è destinata ad attuarsi solo dal 2020, si parla di quei ricavi superiori ai 65 mila euro ma comunque inferiori ai 100. In questo caso sarà applicata l’imposta sostitutiva del 20% in modo forfettario.

Questi due regimi agevolati sono attuabili solo nel caso in cui non vi sia un rapporto di lavoro subordinato continuativo. Sono stati fissati proprio per distogliere tutti coloro che hanno un lavoro a tempo pieno mascherato dietro l’utilizzo di parte IVA, godendo di una tassazione agevolata.

Coloro i quali esercitano la propria attività lavorativa nei confronti di un unico datore di lavoro o lo abbiano fatto negli ultimi due anni, sono esclusi dal regime. Aderiscono invece all’imposta sostitutiva del 15% i professori di ogni ordine e grado che intendano svolgere lezioni private.

Passaggio dal vecchio regime al nuovo regime forfettario 2019 

La nuova manovra rimuove tutti i limiti del precedente regime, i paletti di cui bisogna prendere nota è che chiunque abbia un reddito assimilabile anche a quote di società o Srl o imprese familiari non potrà accedere al regime forfettario a meno che le stesse non rientrino autonomamente nel regime stesso. 

Coloro che aprono la partita IVA nel 2019 potranno selezionare attraverso il modello A9 di inizio attività la scelta. Coloro invece che sono già inseriti nell’attuale regime forfettario se beneficeranno dei nuovi requisiti manterranno lo status. I professionisti che invece fanno parte del regime di contabilità semplificata dovranno obbligatoriamente passare al regime forfettario. 

Agevolazioni e semplificazioni della nuova Legge di Bilancio 

Le agevolazioni saranno comunque tantissime, ad esempio non sarà necessario tenere i registri Iva, non sarà obbligatoria la stessa burocrazia e il lavoratore potrà semplicemente conservate le fatture elettroniche senza addebiti. Il regime forfettario avrà una durata illimitata, l’unico vincolo è quello della soglia del reddito e dei requisiti sopraccitati.

Il nuovo regime fiscale sarà attivo dal 1 gennaio, mentre il regime riservato sostitutivo del 20% sarà in vigore solo nel 2020. Per tutti coloro che superano la soglia stabilita resta in vigore il regime ordinario Irpef che stabilisce l’utilizzo di aliquote progressive a scaglioni.

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