Il 2019 si prospetta con un inizio complicato, come puoi bene evidenziare dalle affermazioni della Banca d’Italia nel suo bollettino previsionale, che contrastano in modo netto e chiaro quelle che erano le dichiarazioni dei vice premier di Di Maio e Salvini. Il governo aveva affermato che la crescita del paese si sarebbe aggirata per quest’anno intorno all’1,5%, cifra che poi era stata ricalibrata dopo una serie di interventi da parte della Commissione Europea intorno all’1%. Ma le stime imposte dal governo sembrano essere troppo poco concrete. La Banca d’Italia non conferma la previsione positiva, che poteva in un certo qual modo darti fiducia in una ripresa dal punto di vista economico del nostro stato, e lancia un vero e proprio allarme.
Il PIL non avrà una crescita dell’1,5% e nemmeno dell’1% ma solo dello 0,6% determinando in questo modo una fase di recessione tecnica. Aprendo un telegiornale avrai probabilmente sentito la risposta immediata da parte dei Di Maio il quale critica in modo molto ampio i dati riferiti dalla Banca d’Italia, criticando non solo il suo operato negli ultimi anni, ma anche il fatto di dare delle stime troppo negative e non utili per il paese. Considerare l’allarme lanciato dalla Banca d’Italia di una probabile fase di recessione tecnica è molto importante nel caso in cui hai degli investimenti o sei in procinto di effettuarli. Ma cosa s’intende per recessione tecnica? Cosa significa nel caso in cui hai investito i tuoi risparmi in prodotti finanziari? Di seguito andremo a valutare cosa sta avvenendo nel nostro paese.
Possibile recessione tecnica, cos’è e cosa implica
Il termine recessione è qualcosa che devi considerare con molta attenzione. In ambito economico viene definita come una situazione che si genera nel momento in cui si determina un rallentamento dell’attività produttiva. Il prodotto interno lordo, sarà negativo rispetto ai valori determinati nel periodo precedente e inferiore all’1%. Nell’ambito economico, la recessione indica quindi una situazione di stagnazione e di difficoltà dell’economia di un paese.
È importante per i tuoi investimenti rimanere sempre aggiornato su quelli che sono i fattori che possono determinare la recessione. Ma cosa s’intende di preciso con il termine di recessione tecnica? In questo caso si prendono in esame i valori del PIL negli ultimi due trimestri. Si parlerà quindi di recessione in senso tecnico quando si avranno due valori negati del PIL, ma che devono essere consecutivi. La variazione quindi deve essere negativa. Comprendere se ciò sta avvenendo ti può essere molto utile al fine di tutelare i tuoi investimenti.
L’allarme lanciato dalla Banca d’Italia
La dichiarazione della Banca d’Italia, ha fatto tremare molti investitori, mentre per altri era una dichiarazione scontata, dato le stime reali. Come avrai notato, le valutazioni effettuate contrastano in maniera molto decisa con quelle che erano le prospettive per l’anno in corso idealizzate dal governo e che rispecchiavano una sicura crescita del paese. Il PIL sarà al di sotto dell’1% di ben 0,4% in meno rispetto a quanto necessario per una nuova spinta economica.
I dati ISTAT del 30 novembre 2018 hanno affermato che il prodotto interno lordo riguardante il terzo trimestre ha avuto un rallentamento dello 0,1% pari a 0,7% rispetto al trimestre precedente, attestandosi in maniera negativa. Si attende a questo punto la dichiarazione dell’ISTAT al 31 gennaio per quanto riguarda l’ultimo trimestre. Secondo quanto prospettato da Banca d’Italia il valore del PIL si prospetterà ridotto di un altro punto percentuale, dato che si registra una stasi nell’ambito dell’attività dei servizi e una diminuzione della produzione dell’industria e delle immatricolazioni delle auto. Se si dovessero confermare questi dati, avremmo due trimestri consecutivi negativi con una recessione tecnica.
La recessione tecnica
Il prodotto interno lordo di uno stato è generato da un insieme di fattori che indicano la situazione economica di un paese. Se hai degli investimenti, tenere sotto controllo tali valori è di fondamentale importanza. Un eventuale conferma da parte dell’ISTAT potrebbe implicare delle conseguenze importanti nell’ambito economico. Infatti collegato alla negatività del PIL potrà esserci un ulteriore ribasso dello spread.
A gennaio tale valore si attestava intorno ai 260 punti, con una discesa di ben 65 punti rispetto all’andamento di novembre. Una recessione tecnica comporta che la produzione industriale si sta contraendo, con una riduzione delle assunzioni e una certa rigidità da parte delle imprese ad effettuare nuovi investimenti. Se si aggiunge un netto calo degli ordini e la riduzione delle esportazioni valutare come investire i tuoi risparmi in questo momento appare alquanto complesso.