Quando si parla di rating ci si riferisce ad una valutazione, esplicitata in lettere, espressa da soggetti estranei ed autonomi in merito all’affidabilità e all’attendibilità di un’impresa, di uno Stato o di un governo che emette un titolo di debito. I soggetti preposti a questo giudizio sono le cosiddette agenzie di rating, grandi società internazionali specializzate nella misurazione della capacità di una società di saldare o meno i propri debiti e, quindi, nella valutazione della rischiosità di un investimento.
I compiti e le procedure dell’agenzia di rating
L’agenzia di rating assegna un giudizio in merito alla solvibilità di un soggetto che emette obbligazioni. In altre parole, valuta la capacità dello stesso di produrre le risorse indispensabili a far fronte a tutti gli impegni assunti verso i creditori. Questa valutazione viene rivista periodicamente.
Al fine di pronunciare il proprio giudizio, l’agenzia di rating segue una procedura standardizzata che contempla la verifica delle peculiarità economico-finanziarie dei soggetti presi in esame. Procede, perciò, all’analisi del bilancio, della redditività, della capacità di produrre risorse, dei flussi di cassa, della remunerazione del capitale, dei rapporti fra i mezzi posseduti e il debito e di qualsiasi altro elemento utile a comprendere le condizioni effettive del soggetto.
Gli analisti preposti rapportano, quindi, i parametri della società sotto esame con quelli di altre aziende del comparto in cui essa opera e osservano anche le particolarità del settore stesso e il trend generale del mercato. Gli istituti di rating non si basano, però, esclusivamente sui fattori quantitativi, ma anche su quelli qualitativi. Vengono, dunque, analizzati l’autorevolezza e le competenze del management della società, l’attendibilità dei progetti, la fattibilità degli obiettivi, etc. Inoltre, è compito dell’agenzia di rating interpellare la “Centrale dei Rischi” e vigilare sugli spostamenti di denaro.
Il ruolo del soggetto sottoposto a rating
Al fine di garantire il regolare procedimento delle analisi e della derivante valutazione, di norma, il soggetto sottoposto ad esame fornisce tutti i ragguagli e i documenti occorrenti rispondendo ad un questionario ad hoc stilato dall’agenzia di rating. Solo in un secondo momento, l’operato dei vertici viene sottoposto a giudizio diretto, nel corso di un incontro con gli analisti. Questi ultimi, una volta controllati tutti i dati raccolti, presentano la loro raccomandazione al cosiddetto comitato di credito, formato dal direttore generale dell’agenzia di rating, dai consulenti del credito e da altri tecnici del settore.
L’iter di attribuzione del rating richiede solitamente 90 giorni, ma questi tempi possono essere ridotti in caso di esigenze o di scadenze particolari. Una volta pronunciato il giudizio, il rating viene diffuso per mezzo di un comunicato stampa sul sito Internet dell’istituto di rating e viene reso noto attraverso i primari mezzi di informazione finanziaria a livello internazionale.
Le agenzie di rating e le loro valutazioni
I principali istituti di rating al mondo sono Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. La scala di rating cambia a seconda dell’agenzia e va dalla tripla A (che denota la massima affidabilità del soggetto) alla D (che, al contrario, designa una situazione di default, di insolvenza). Solitamente, fino alla soglia minima della tripla B ci si trova davanti ad un investimento abbastanza sicuro. Al di sotto di questo limite, il titolo presenta un alto rischio.
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