Raider Tax, la nuvoa tassa sulle Criptovalute e sulle speculazioni di Borsa allo studio del Movimento 5 Stelle

Tra le priorità del Movimento 5 Stelle vi è senza dubbio quello d andare a risanare i conti pubblici e dare ossigeno all’economia attraverso tutta una serie di misure in ambito fiscale. Tra le ultime idee maturate tra i banchi del Movimento a Palazzo Madama c’è quella di creare una tassa con cui andare a colpire 2 tipologie di speculatore, ovvero quelli che operano in Borsa e quelli operanti nel campo delle criptovalute.

Il disegno di legge che si pone questo scopo non è ancora stato presentato perchè il testo deve ancora essere redatto in alcune parti, ma quel che è certo è che l’idea è frutto dei 5 stelle, considerando che il primo firmatario della legge è Mario Turco, esponente del partito di Grillo. Se sei interessato a scoprire nel dettaglio tutti i particolari su questa nuova tassa, qui di seguito troverai tutte le info più importanti.

Le prime informazioni sulla Raider Tax arrivano da La Stampa

La prima cosa che devi sapere è che a dare le prime informazioni relativamente alla Raider Tax, ovvero la tassa che nelle intenzioni del Movimento 5 stelle dovrebbe andare a colpire tutti quegli operatori del settore finanziario che speculano in Borsa o nel mondo delle criptovalute, è stato uno dei più importanti quotidiani italiani, ovvero La Stampa. Stando a quanto afferma il giornale da sempre legato al mondo Fiat, la tassa dovrebbe andare ad incidere su alcuni strumenti finanziari, quali ad esempio i titoli azionari e derivati.

Un aspetto molto importante che devi considerare, se operi con le criptovalute è che al momento questo settore non è disciplinato da un punto di vista fiscale. La Stampa, oltre ai dettagli sul modo in cui questa tassa andrà a colpire gli speculatori, ha già indicato una tempistica per quanto concerne la sua entrata in vigore: stando al quotidiano di Torino dovrebbe trovare posto nella Legge di Bilancio del 2020.

Cos’è la Raider Tax?

Stando alle indiscrezioni che trapelano dai palazzi della politica, devi sapere che questa nuova tassa potrebbe presto concretizzarsi attraverso un intervento sulla legge 228/212. Questa legge, se non ne sei a conoscenza, è quella che quasi 10 anni fa ha introdotto nel sistema di tassazione nostrano la Tobin Tax.

Nelle intenzioni dei firmatari del disegno di legge, questa tassa doverebbe riuscire dove la Tobin Tax ha invece fallito, ovvero riuscire ad evitare i processi di elusione ed evasione fiscale per quanto concerne le operazioni speculative in Borsa. Non è ancora chiaro come sarà strutturata questa nuova tassa, che sicuramente non farà piacere a molti, ma quel che risulta sicuro è che il sistema attraverso cui si attuerà la tassazione sarà ovviamente quello progressivo, quindi sulla falsariga dell’IRPEF. La volontà di chi ha studiato e sta studiando questa nuova tassa è quella di colpire gli speculatori finanziari e iniziare a disciplinare il nebuoloso mondo delle criptovalute.

Nelle previsioni del M5S questa tassa dovrebbe garantire alle casse statali entrate per 3 miliardi all’anno. Ora non ti resta che attendere il disegno di legge definitivo, per capire nello specifico come questa tassa verrà modulata.

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