Prestito Bancario: Cos’è e Come Funziona la Concessione da Parte degli Istituti

Sicuramente, nel corso della tua vita ti sarà capitato di chiedere, pensare o anche solo vedere la pubblicità dei c.d. prestiti bancari, una soluzione che sebbene mal vista da alcune persone, è indubbiamente utile e in alcuni casi indispensabile per permette a chiunque, dal privato cittadino all’esercente di impresa di sviluppare la propria attività o di realizzare un sogno personale.

A concedere i prestiti sono solitamente le banche: i grandi istituti di credito infatti si sostentano soprattutto dalle attività di prestito o mutuo, guadagnando innanzitutto sull’apertura del conto corrente in termini di clientela e lucrando poi sugli interessi. In ogni caso, chiedere un prestito bancario è una procedura semplice solo in apparenza e molte sono le operazioni e i requisiti che la banca richiedere per poter accordare in maniera affermativa la richiesta: sebbene in regime di libero mercato, infatti, esistano piani diversi e forme diverse, alcuni passaggi sul controllo del soggetto eseguiti dalle banche sono uguali per tutti gli istituti di credito. In questa guida, ti sarà chiarito cos’è un prestito e come funziona la sua richiesta, soprattutto come opera la banca prima di concederlo.

Cos’è un prestito e perché differisce dal mutuo

Da un punto di vista giuridico ed economico, il prestito è disciplinato come una somma di denaro versata ad un soggetto da parte di un istituto bancario o di credito, finalizzato all’acquisto di un bene, servizio o della libertà di investire. Sulla cifra erogata, la banca solitamente chiederà l’inderogabile apertura di un conto corrente ex novo – talvolta anche se si è già correntisti della stessa banca – e riscuoterà periodicamente una cifra.

Il prestito, infatti, deve essere restituito all’istituto in modi e tempi concordati già al momento dell’erogazione. Lo scopo della banca è infatti quello di lucrare sul prestito e per questo motivo ad esso sono solitamente applicati interessi; questi sono solitamente chiamati TAN e TAEG e variano da un istituto di credito all’altro, pur non potendo superare determinate soglie previste dalla legge. Il rientro avviene periodicamente tramite il piano di ammortamento concordato con trattenute eseguite dalla banca in maniera automatica. A differenza del mutuo, il prestito viene garantito solamente a livello personale – mentre nel mutuo solitamente c’è un immobile – e per questo motivo le cifre, salvo garanzie particolari – non concedono mai più di 30.000€.

prestito bancario
Prestito bancario

Valutazione da parte della banca

Recarsi presso l’istituto bancario e chiedere un prestito è molto semplice, tuttavia la banca opererà delle analisi complesse che porteranno ad un esito in merito alla richiesta. Infatti, ottenere un prestito è possibile solo a determinate condizioni nel rispetto di determinati parametri. In linea generale, il primo paletto posto è quello dell’età: bisogna avere almeno la maggiore età – soprattutto per motivi giuridici – e non aver superato i 75 alla fine della richiesta del prestito. L’età massima risponde a esigenze di tutela sull’esigibilità del credito viste che le stime sulla longevità fissano in 75 anni l’età media dell’uomo.

Inoltre, viene valutata la tipologia di impiego e del reddito: in base all’occupazione, alla retribuzione e alla stabilità, sarà più o meno facile ottenere quanto richiesto. In via del tutto esemplificativa, un lavoratore stagionale con un reddito alto sarà visto in maniera più diffidente da un lavoratore statale con un reddito basso: il primo, infatti, potrebbe anche subire problemi dall’incertezza e stagionalità del suo lavoro mentre il secondo, seppure con un basso reddito, ha la certezza dell’erogazione periodica e quindi sarà visto con maggior favore.

Infine, viene valutata l’affidabilità creditizia, ossia viene calcolato il c.d. credit score, il punteggio ottenuto dall’analisi eseguita presso la centrale dei rischi, la quale valuta la presenza di altri finanziamenti in corso, il pagamento puntuale delle spese e dei canoni di altri conti correnti e così via. Naturalmente, in questa fase vengono valutate anche altre situazioni come la presenza di protesti o eventuali CRIF: inutile dire che in caso di presenza di una di queste due il prestito sarà naturalmente negato.

Come funziona l’erogazione del prestito

Elaborati i tuoi dati, in caso di esito positivo alla tua richiesta, la banca provvederà ad aprire il conto corrente e versare la somma in un’unica soluzione, la quale sarà utilizzabile liberamente già dall’istante dopo l’accredito. Da questo momento, la banca comincerà a rientrare nell’investimento mese dopo mese a seconda del piano di ammortamento stabilito. La restituzione avviene con trattenute automatiche, le quali devono essere soddisfatte in tempo pena il rischio di vedere diminuire la propria affidabilità creditizia o il rischio di essere segnalato alle autorità: questa fase varia comunque da banca a banca in quanto ne esistono alcune che permettono di saltare le rate oppure rimodulare il piano di rientro in modo diverso da quanto stipulato inizialmente.

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