Dipendenti e pensionati statali hanno la possibilità di accedere a prestiti a tasso agevolato. Possono infatti ottenere i prestiti concessi dall’ex Inpdap, ora coordinati da Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, sia i lavoratori dipendenti che i pensionati pubblici statali. Tutti i prestiti vengono erogati con la modalità della cessione del quinto dello stipendio o della pensione: il valore della rata mensile non può quindi mai superare il 20% della paga netta percepita mensilmente.
I prestiti vengono concessi per periodi che vanno dai 12 ai 48 mesi e possono essere erogati direttamente dall’ente o tramite banche e finanziarie con cui l’Inpdap (e ora l’Inps) ha stipulato delle convenzioni. I prestiti si distinguono in diverse categorie in base all’impiego dei lavoratori o dei pensionati: piccolo prestito gestione pubblica, piccolo prestito gestione fondo poste e piccolo prestito gestione magistrale. Esistono anche dei prestiti dai 5 ai 10 anni che però prevedono caratteristiche più restrittive: possono infatti essere concessi in caso di calamità naturali, furto o incendio, traslochi familiari, malattie e cure dentarie.
I piccoli prestiti
Vediamo dunque quali sono le caratteristiche dei piccoli prestiti. Si tratta di prestiti personali a cui puoi accedere per qualsiasi necessità privata. Il tasso nominale fissato per il 2018 è del 4,25%. Per calcolare il Taeg è necessario aggiungere lo 0,5% necessario a coprire le spese di amministrazione e il premio fondo rischi che dipende dalla tua età e dalla durata del prestito. L’importo che potrai ottenere dipende dall’entità del tuo stipendio o della tua pensione dal momento che la rata mensile non può superarne il 20%.
I prestiti pluriennali
Potrai accedere ad un prestito pluriennale dell’ex Inpdap se sei titolare di un contratto a tempo indeterminato da almeno quattro anni. Se invece lavori con un contratto a tempo determinato, a patto che questo abbia una durata di almeno tre anni, potrai ottenere il prestito solo a condizione di cedere il Tfr come garanzia. Come detto il prestito deve avere delle finalità precise, elencate nel regolamento dell’ente. Si va dall’acquisto alla ristrutturazione della casa, dal matrimonio alla nascita di un figlio o alla sua adozione, dalle cure odontoiatriche al matrimonio, dal decesso di familiari all’iscrizione a un corso di laurea (anche da parte del coniuge o di un figlio). Il tasso fisso è del 3,5% a cui aggiungere lo 0,5% per i costi di amministrazione e il premio fondo rischi.
La modulistica e i tempi
La domanda di prestito può essere effettuata online tramite il sito dell’Inps o tramite la modulistica disponibile presso gli uffici territoriali dell’ente. I tempi di erogazione vanno da uno o due mesi a un massimo di 90 giorni. Ovviamente la tempistica sarà sicuramente ridotta per i piccoli prestiti e leggermente più lunga per quelli decennali. Sul sito internet Inps ex gestione Inpdap sono inoltre presenti tutti i simulatori che permettono di calcolare la tua rata mensile in base a tipologia, durata ed entità del prestito richiesto. Allo stesso indirizzo troverai anche il prontuario Liquidazione dei prestiti agli iscritti dove potrai reperire tutte le informazioni, le tabelle relative ai tassi di interesse applicati, il dettaglio delle spese di amministrazione e il calcolo del premio fondo rischi, variabile in base alla tua età.