Preavviso Dimissioni e Licenziamento: Giorni e Preavviso per le Varie Tipologie di Contratto

Al fronte delle novità introdotte sia dal Jobs Act che dalle nuove normative approvate in materia di dimissioni e licenziamento vi sono state alcune modifiche relative ai giorni di preavviso per le diverse tipologie di contratto. Occorre sapere infatti che nel caso siate intenzionati ad abbandonare il posto di lavoro, quindi a presentare delle dimissioni, ci sono delle condizioni vigenti per il preavviso da comunicare e per la modalità con cui presentare le vostre dimissioni. Anche nel caso di volontà del datore di lavoro di interrompere il rapporto lavorativo, quindi di intraprendere un licenziamento, sussistono obblighi e criteri temporali vincolanti al fine di non arrecare alcun danno al lavoratore coinvolto.

Vediamo insieme quanti sono i giorni di preavviso necessari in corrispondenza delle varie tipologie di contratto, come presentarle e quali sono i rischi legati al mancato preavviso di dimissioni o licenziamento.

PREAVVISO E MOTIVAZIONI: COME AGIRE SECONDO LA LEGGE

In caso di lavoratori assunti a contratto a tempo determinato è bene ricordare che non sussiste alcun obbligo di presentare una motivazione per le volontarie dimissioni. Di contro nel caso di lavoratori assunti a tempo indeterminato sarà necessario specificare le motivazioni dietro la volontà di dimettersi e, se non vi sono irregolarità e se il datore di lavoro non presenta opposizioni in merito alle motivazioni presentate, proseguire con il regolare preavviso.

Anche in questo caso sussistono dei criteri temporali entro i quali presentare il preavviso di dimissioni in relazione al periodo di attività e soprattutto al ruolo del lavoratore all’interno dello staff lavorativo. Tutto questo ricordiamo è indispensabile al fine di tutelare il datore di lavoro, in quanto delle dimissioni improvvise potrebbero arrecare notevoli danni economici e relativi problemi di gestione. Nel caso di contratti part time per lavoratori che hanno raggiunto 2 anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro le tempistiche variano di solito da un massimo di 8 sino ad un minimo di 4 giorni. I vincoli temporali vengono dimezzati solo ed esclusivamente nel caso di dimissioni da parte del lavoratore e non in caso di licenziamento.

Per quanto riguarda i lavoratori full time che hanno raggiunto 5 anni di anzianità il preavviso di dimissioni dovrà essere consegnato dagli 8 ai 15 giorni antecedenti alle dimissioni effettive, variando ovviamente a seconda del quantitativo di ore settimanali effettive di lavoro. È bene specificare che sia il preavviso di dimissioni che di licenziamento dovrà essere recapitato telematicamente, come previsto dal Jobs Act approvato nel 2016 al fine di facilitare le dinamiche burocratiche e favorire un maggiore controllo.

QUALI SONO I RISCHI RELATIVI AL MANCATO PREAVVISO

Il mancato preavviso, come specificato, può costituire un danno agli occhi sia del lavoratore che del datore stesso. La mancanza di regolare preavviso di licenziamento da parte del datore di lavoro determina infatti l’obbligo di indennità nei confronti del lavoratore equivalente al periodo di preavviso vigente. Nel caso in cui sia il lavoratore a non conseguire il preavviso di dimissioni in modo regolare e conforme ai limiti di tempo previsto il lavoratore può contestare le dimissioni e talvolta richiedere un’indennità anche qui al periodo di preavviso corrispondente.

Una valida soluzione per evitare l’applicazione di sanzioni da parte di entrambi i soggetti è quello di effettuare una risoluzione consensuale al fine di trovare un compromesso vantaggioso.

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