Pensioni: Ape Sociale e Opzione Donna saranno Prorogati: Tutti i Dettagli

La Legge di Bilancio 2020 introduce importanti novità, in primo luogo la proroga di Opzione Donna e Ape Sociale, l’introduzione della pensione di garanzia per i giovani. Resta escluso Quota 100, di cui ancora non sono chiari i termini e le modalità.

Prolungato Ape Sociale: cos’è e come funzionerà

Nella Legge di Bilancio sono contenute delle misure che introducono l’allungamento di almeno un altro anno per quelle opzioni che scadevano il 31 dicembre. L’APE sociale è un anticipo pensionistico di cui si fa carico lo Stato che può essere richiesto da coloro che hanno 63 anni e ovviamente non dispongono di altro tipo di pensione. Questa indennità viene corrisposta fino a quando si raggiunge il normale pensionamento. È stata introdotta nel 2017 e prevedeva la scadenza al 31 dicembre 2019, la domanda in questo modo sarà estesa per un altro anno. L’importo viene calcolato in base alle condizioni della famiglia e sarà usufruibile da coloro che già rispettano i requisiti di reddito per farne richiesta.

Opzione Donna: la garanzia estesa di un altro anno

Non è ancora chiaro come avverranno e in che formula saranno possibili questi rinnovi, tuttavia la condizione che sembra plausibile è che l’Ape Sociale venga semplicemente prolungata di un anno mentre l’Opzione Donna potrebbe essere estesa alle lavoratrici nate nel 1961 con contratto dipendente mentre nel 1960 se autonome. Ad oggi la legge prevede che questa sia fruibile da coloro che hanno compiuto 58 e 59 anni, per le due categorie, entro il 31 dicembre 2018. L’idea quindi è che questa proroga venga estesa a coloro che compiono questi anni entro la fine del 2019, data in cui sarebbe dovuta cessare la prestazione.

Riforma pensionistica: cosa prevede la legge

Per l’opzione di garanzia per i giovani non ci sono ancora indicazioni precise, tuttavia è un punto molto importante che va a premiare la sinergia tra Cgil, Cisl e Uil. La quota 100 sembra non essere un punto importante e quindi non dovrebbero esserci modifiche fino al 2021. La prossima legge conterrà però una rivalutazione delle pensioni già esistenti, ovvero quelle che non arrivano a 2mila euro al mese. Per questi è previsto un aumento entro il 2020, con integrazione del capitale. Verranno prese in considerazione tutte quelle che vanno da tre e cinque volte il minimo, quindi la soglia tra i 1500 euro e i 2000 euro mensili.

Le novità della nuova Legge di Bilancio

Senza queste proroghe il quadro sarebbe disastroso, vorrebbe infatti dire che potrebbe sussistere solo il pensionamento anticipato con 41 anni e 10 mesi di versamenti per le donne e 42 anni e 10 mesi di versamenti per gli uomini. Si parla anche di una sorta di quota nuova che si fermerebbe a 92, in pratica 62 anni di età e quindi 30 di contributi. Se questa entrasse in atto ci sarebbero 8 anni in meno rispetto a Quota 100. Probabilmente questa formula sarà destinata solo a disoccupati, disabili e coloro che fanno lavori particolarmente pesanti e gravosi.

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