Sia in campagna elettorale che negli ultimi tempi avrai spesso sentito parlare della riforma della previdenza sociale; uno dei temi più scottanti in questo ambito sono sicuramente i pensionamenti anticipati ed in particolare quelli previste per le donne, chiamate per l’appunto Opzione donna. Analizziamo insieme la normativa e vediamo quali sono le ultime novità in merito. Opzione donna, tra aggiornamenti e proroghe, qual è la normativa attuale?
Le donne che hanno versato contributi sia nel pubblico che nel privato hanno la possibilità di sfruttare l’Opzione donna. Ne avrai sicuramente sentito parlare, tuttavia conosci la normativa attuale? L’Opzione donna non è un fatto nuovo: difatti fu inizialmente introdotta dalla Legge Maroni 243/04, per poi essere riutilizzata nella contestata riforma del 2011. Oggi ci giunge come proroga della Legge di Bilancio 2017. In ogni caso, si tratta di una possibilità di pensionamento anticipato che tuttavia prevede l’accettazione di un assegno di valore calcolabile secondo le cifre contributive.
Tale legge investe concretamente la quotidianità delle donne, poiché l’utilizzo di questa opzione consente il pensionamento all’età di 57 anni, o al più 58 se le interessate sono autonome. La sola condizione è che le lavoratrici abbiano versato almeno 35 anni di contributi. Questa legge può essere sicuramente utile a molte donne, tuttavia vediamo chi può concretamente accedere ai vantaggi che essa offre.
A chi è destinata l’Opzione Donna?
Le donne che hanno la possibilità di usufruire dell’Opzione per loro predisposta, debbono innanzitutto essere lavoratrici che hanno ottemperato ai requisiti di contributivi prima descritti dalla data del 31 Dicembre del 1995. Inoltre hanno l’obbligo di iscrizione ad un assicurazione generale; in mancanza di essi hanno il medesimo valore fondi sostitutivi o esclusivi. Al contrario, la richiesta dell’Opzione Donna è preclusa a tutte le lavoratrici che già usufruiscono dei contribuiti maturati nella gestione separata, per raggiungere il requisito previsto dalla legge. Ora che abbiamo chiarito nel dettaglio che cosa s’intende per opzione donna e a chi questa possibilità si rivolge, proviamo a vedere quali sono le novità che verranno probabilmente a breve introdotte.
Opzione Donna, ci saranno alcune novità?
Ti starai chiedendo se dopo le ultime elezioni ci saranno novità per quanto riguarda l’Opzione Donna. Ebbene, la risposta potrebbe essere sì, anche se esse non influiranno in maniera sostanziale sulla normativa. Da Aprile Teresa Caiazzo e Lucia Rispoli, deputate elette per il Movimento 5 Stelle, stanno lavorando per convincere gli altri partiti ad estendere la proroga della legge anche al 2018.
Come da promesse elettorali, si sta anche tentando di risolvere la situazione delle lavoratrici che, pur possedendo i requisiti di anzianità richiesti e nonostante abbiano accettato il ricalcolo dei contributi, si vedono private della possibilità di accesso all’Opzione Donna. La situazione è dunque in costante movimento; sebbene la normativa dovrebbe mantenersi sulla linea seguita sino ad adesso, sono possibili numerosi cambiamenti, per tale ragione ti esortiamo a monitorare la situazione politica e e pensionistica continuamente.