Mutuo con Garanzia TFR: Cos’è, Come Funziona, Requisiti e come Richiederlo

L’utilizzo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) come garanzia per il mutuo è un’opportunità ed una operazione possibile disciplinata dal codice civile. La legge 278/92 è quella di riferimento che ne disciplina il suo utilizzo ed indica le modalità e quali requisiti si devono possedere per poterlo richiedere. Scopriamo in cosa consiste e quali sono i passaggi da fare per farne richiesta.

Il Trattamento di fine rapporto è una quota riferita al proprio stipendio che messa da parte in un apposito fondo garantisce al lavoratore alla fine del rapporto di lavoro una indennità economica, denominata in gergo buonuscita o liquidazione. Per il suo calcolo si prende come riferimento una mensilità dell’anno che viene accantonata e poi contabilizzata nell’apposito fondo. Alla fine del rapporto di lavoro saranno poi fatti tutti i conteggi definitivi e sarà liquidata la somma dovuta al lavoratore per avere diritto al TFR i lavoratori devono avere un rapporto di lavoro di tipo subordinato, sia esso pubblico che privato, e continuativo per un periodo di almeno 8 anni dalla data di assunzione con lo stesso datore di lavoro.

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Il Trattamento di fine Rapporto può essere richiesto in anticipo dal lavoratore ma solo nella misura del 70% dell’importo totale ed a determinate condizioni. La percentuale di anticipo può essere anche modificata spontaneamente dal datore di lavoro aumentandone l’importo a favore del lavoratore. Secondo la legge le motivazioni ammissibili per poter richiedere l’anticipo del trattamento riguardano i casi specifici di congedo per maternità oppure dipendenti da altri fattori esterni come corsi di formazione continua o aziendale. Un altro caso riguarda l’insorgere di spese mediche impreviste ed improvvise dovute a delle terapie mediche o interventi che riguardano la salute del lavoratore. Infine l’ultimo caso riguarda proprio l’acquisto o la ristrutturazione di un immobile per se stessi o per i propri figli, a patto che essa sia una prima casa. Grazie a quest’ultima ipotesi il TFR può essere utilizzato come una forma di garanzia per il mutuo.

Cosa fare per richiedere l’anticipo del TFR per il mutuo

Come abbiamo detto in precedenza il TFR può essere richiesto in anticipo sia per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa per sè o per i propri figli. L’anticipo quindi può essere quindi richiesto per garantire l’acquisto del mutuo oppure addirittura per estinguerlo o versare un corposo anticipo. Tale operazione di garanzia è ben accettata dalla banca o dall’istituo finanziario e consente al richiedente di poter risparmiare dei costi notevoli soprattutto in termini di interessi.

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Per ottenere l’anticipo si deve fare una richiesta scritta alla sede INPS territorialmente competente utilizzando l’appositio modello scaricabile direttamente dal sito internet dell’ente previdenziale. Insieme al modello compilato in ogni suo campo devono essere allegati uno stato di famiglia ed un ulteriore documento che attesti che non si sia proprietario di altre unità abitative.  Oltre a tale documentazione se in precedenza per l’acquisto della prima casa doveva presentarsi l’atto notarile, oggi come da sentenza della Corte Costituzionale basta una semplice documentazione che attesti che l’acquito e la vendita sono in corso di perfezionamento. Un limite da considerare riguarda i dipendenti di aziende che sono state dichiarate in stato di crisi e sempre in quelle con meno di 25 dipendenti. In questi casi per nessuna regione può essere richiesto l’anticipo del TFR. Come già accennato l’anticipo del TFR può essere richiesto anche per estinguere il mutuo anticipatamente, fermo restando che deve essere finalizzato esclusivamente all’acquisto della prima casa.

Vantaggi e Svantaggi

In termini economici utilizzare il TFR consente di ottenere sempre importanti risparmi sia in termini di interessi da pagare che in termini di spese da sostenere. Abbassare i costi o addirittura abbatterli del tutto rappresenta sicuramente un’operazione molto conveniente dando l’opportunità di risparmiare molti soldi che peserebbero nel corso del tempo sul bilancio familiare. Dal punto di vista fiscale tuttavia l’operazione pare presentare degli svantaggi. L’aliquota di base da pagare sulla richiesta di anticipo è pari al 23% ed al momento non esistono delle agevolazioni fiscali per chi vuole detrarre dalle tasse una parte dell’anticipo del TFR richiesto.

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Da questo punto di vista il mutuo ha il vantaggio di poter detrarre annualmente il 19% della spese degli interessi per ogni anno sino ad una misura massima di 760 euro annui. in definitiva l’operazione garanzia TFR per il mutuo è certamente una buona opportunità che consente alla banca o istituto finanziario di ottenere garanzie certe ed al compratore di risparmiare in termini di interessi. Il lato fiscale va comunque considerato, poiché se il costo che si abbatte non è rilevante, il risparmio fiscale che si ottiene con il mutuo tradizionale potrebbe pesare nel corso degli anni. Tuttavia ci sentiamo di affermare che i casi in cui la convenienza finale non ci dovesse essere sono veramente limitati.

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