In greco cheirographos significa scritto a mano. Il mutuo viene definiti chirografario quando il debitore assume una obbligazione, scrivendola di proprio pugno ed i creditori hanno come garanzia, appunto solo il documento scritto dai debitori. Analizzando l’istituto più da vicino, in realtà è possibile ricavarne altre caratteristiche tipiche. Possiamo definire più correttamente il mutuo chirografario come un mutuo sprovvisto di garanzie reali.
A differenza di quanto accade con i finanziamenti a garanzia reale non viene posta alcuna ipoteca sull’immobile ma a garantire è lo stesso debitore mediante il suo patrimonio oppure un terzo. Solitamente si tratta di un mutuo la cui durata non eccede i cinque anni.
Come funziona il mutuo chirografario?
Si tratta di una richiesta di denaro che spesso risponde all’esigenza di sostenere spese contenute come può essere ad esempio l’attività di piccola manutenzione della propria abitazione. Non viene richiesta garanzia ipotecaria, ma questo non esclude, che come avviene per tutti gli altri tipi di mutuo, occorra la sottoscrizione di un contratto. All’interno di questo contratto si stabilirà quindi in primis che il debitore si impegna a restituire la cifra prestata, si definisce il tipo di interesse praticato (a tasso fisso, variabile oppure indicizzato), viene indicata la cifra che deve essere corrisposta mensilmente e la durata del mutuo. Si definisce che le rate sono comprensive degli interessi e che seguono il piano di ammortamento stabilito.
Possiamo quindi asserire che si può, a ragione, definire chirografario qualunque mutuo che non preveda l’immobile come garanzia ipotecaria. Anche un prestito personale rientra nella gamma dei mutui chirografari.
Il debitore paga rate secondo la cadenza definita in contratto: mensile, trimestrale, semestrale, annuale. Solitamente vengono preferite rate a cadenza mensile o al massimo trimestrale in quanto permettono di spalmare il totale finanziato su un arco temporale più ampio così da rendere più agevole il pagamento delle rate. Queste ultime saranno comprensive del capitale più l’interesse e il loro importo può essere fisso, decrescente oppure crescente.
Solitamente l’importo finanziato viene erogato in una soluzione unica e non supera i 30 mila euro, anche se la cifra può essere innalzata a 120 mila euro per le imprese. La restituzione viene distribuita in quattro o cinque anni, tuttavia alcune banche estendono la durata fino a 10 anni. Le finalità che soggiacciono alla richiesta di tali tipologie di mutui possono essere disparate. Ad esempio può servire per fronteggiare la spesa di lavori condominiali oppure di spese per l’acquisto di macchinari o nuove tecnologie nelle imprese o ad altre esigenze individuali.
Chi può richiedere il mutuo chirografario? La richiesta del mutuo chirografario è ammessa tanto alle persone fisiche quanto alle persone giuridiche (società). Quali garanzie deve fornire chi stipula un mutuo chirografario? Abbiamo osservato che per questo tipo di prestiti non c’è garanzia reale ma personale questa può essere fornita, ad esempio, ricorrendo a strumenti cambiari che possono superare della metà l’importo erogato. Altra garanzia che si può prestare è quella a mezzo fideiussione da parte di un famigliare o di un terzo. Ancora, si può ricorrere all’istituto del pegno su titoli.
Quali sono i costi del mutuo chirografario?
Mentre per l’apertura del mutuo i costi sono contenuti in quanto il notaio si limita alla realizzazione di una compravendita e non c’è nessuna forma di iscrizione di ipoteca non vale lo stesso per i tassi di interesse che sono piuttosto elevati solitamente si aggirano intorno al 12%.