La definizione di Moral Hazard è sicuramente un modo per capire meglio il mondo del broker finanziario. Per i meno esperti, il broker finanziario è una figura professionale che compra e vende l’asset migliore secondo il mercato in base all’indicazione del proprio cliente. Sarà lui a giocare in borsa le vostre finanze: ovviamente ha una conoscenza del mercato finanziario e di tutte quelle tecniche che si usano in borsa. Sono tante le funzionalità di un broker, che vi aiuterà a capire meglio come investire con il minor rischio possibile il vostro capitale.
Esiste un termine particolare però che viene utilizzato dai broker: stiamo parlando del moral Hazard, ovvero il rischio morale. Questo è un particolare termine che viene utilizzato nel settore della microeconomia ed è definita una forma di opportunismo post-contrattuale. In poche parole si arriva ai propri obiettivi sfruttando i rischi della controparte andando a giocare sul fatto dell’impossibilità di verificare eventuale dolo o negligenza.
Un termine che affonda le sue radici nel settore delle assicurazioni: in poche parole gli assicurati andavano sistematicamente a modificare il loro comportamento, essendo di conseguenza meno prudenti. In questo modo il rischio era maggiore, più alta di conseguenza la soglia dei rimborsi. Per fare un esempio ancora più pratico nella vita di tutti i giorni e rimanendo nel campo delle assicurazioni, possiamo dire che un conducente sarà responsabile in caso di guida su un mezzo a noleggio mentre sul proprio mezzo si andrà a creare una situazione indubbiamente prolifica per il moral hazard, che deriva anche da un comportamento anche inconscio.
Questa è sicuramente una mossa poco consona che spesso va ad influire negativamente sull’efficienza, anche perché i vantaggi sono inferiori ai costi che in questo caso la controparte, sui cui è stato appunto utilizzato il rischio morale, andrà a sostenere. Questo riguarda ovviamente la parte della microeconomia: per quanto riguarda la parte macroeconomica, ben distinta da quella sopracitata, il moral hazard viene impiegato dagli operatori economici nel caso in cui c’è un incentivo.
Ma di che tipo? Un comportamento rischioso verrà effettuato solo ed esclusivamente in caso il cui esito negativo non ricade sul singolo (con il rischio di poter perdere una arte sostanziale del proprio investimento), ma che comunque possa ad andare ad influenzare la collettività. Parliamo ad esempio di un caso che può riguardarci da vicino: in caso in cui un’impresa riceva l’intervento di un’istituzione, può indurre gli operatori ad intraprendere atteggiamenti molto rischiosi.
Per quale motivo? Ci saranno ovviamente enormi benefici in caso di successo, mentre in caso di successo si andrà a speculare sull’intervento del caso, senza ricadere in qualche modo sul proprio investimento. Ad esempio un caso che fece scalpore fu l’investimento cospicuo che molte banche europee fecero sul mercato asiatico: quest’ultimo andò però in crisi sul finire degli anni Novanta, ma questo sistema poteva essere coperto da un’eventuale intervento dell’FMI in caso di crisi. Fu proprio questo che spinse gli operatori ad investire, visto che c’era la sicurezza di poter speculare poi sull’intervento che sarebbe avvenuto da parte della controparte.