Il crollo della Lira Turca non deve essere visto come semplice problema nazionale ma, al contrario, come situazione che deve essere necessariamente tenuta sotto controllo in maniera tale che sia possibile prevenire conseguenze negative, specialmente ora che le Banche Italiane Esposte rischiano grosso. Ecco quali sono le conseguenze negative che potrebbero derivare da questa problematica.
Prima di parlare delle potenziali conseguenze negative che potrebbero colpire le banche italiane, in particola modo quella Unicredit, devi capire cosa si intende quando si parla di banche italiane esposte, in maniera tale che la situazione possa essere sottoposta a un’analisi maggiormente tecnica. Le banche italiane esposte, come la già citata Unicredit, sono quelle che hanno deciso di prestare grossi capitali alla Turchia, in particolar modo alle banche che necessitavano di liquidità per far fronte ai loro creditori, intesi come investitori, risparmiatori e clienti vari che hanno deciso di dare fiducia all’ente stesso.
Col termine esposto si intende quindi il finanziamento che viene effettuato da parte di una banca nei confronti di una estera e ora che il crollo della Lira Turca è divenuta una certezza, le conseguenze negative che possono derivare rappresentano una vera e propria minaccia per le stesse banche italiane esposte.
Cosa comporta il crollo della Lira Turca nei confronti delle banche esposte
Unicredit ora teme che la sua situazione economica possa andare incontro a delle complicazioni non previste che sono assai complesse da dover risolvere. Questo per una motivazione molto semplice: devi sapere infatti che quando una valuta crolla, come nel caso della Lira Turca, significa che il Paese dove accade questa particolare e tanto temuta situazione sta vivendo un periodo di crisi profonda.
Ora, col crollo della Lira Turca vi è una svalutazione della moneta nazionale e questa situazione fa scaturire ben due conseguenze allarmanti, di cui la prima consiste nel fatto che il Paese si trova a dover fronteggiare un debito superiore rispetto a quello pattuito, visto che il cambio di valuta mette in una condizione di svantaggio la Turchia. La seconda consiste nel fatto che il Paese, trovandosi in una situazione di crisi economica, potrebbe non riuscire a far fronte ai propri debiti: pertanto accade che Unicredit può trovarsi in una situazione dove il finanziamento effettuato nei confronti della banca Turca non verrà restituito, ovvero il capitale viene perso.
Come accaduto in passato, quando si viene a manifestare questa situazione, anche le altre banche si trovano in grosse difficoltà: se Unicredit ha debiti nei confronti delle altre banche, con la perdita di capitale non potrà fare fronte ai prestito ottenuti e da qui si innesca una reazione a catena che porta un aumento degli interessi nei finanziamenti concessi ai cliente delle diverse istituzioni di credito, con conseguente riduzione dei consumi e aumento dei prezzi.