Libretti di Risparmio Nominativi: Cosa Sono, Come Funzionano e Quali Benefici Offrono

Quando si parla di libretto di risparmio nominativo viene fatto esplicito riferimento ad una determinata tipologia di libretto di risparmio che, come indicheremo a breve, si differenzia dal libretto al portatore. In questo articolo, approfondiremo in maniera accurata l’argomento, al fine di indicarti se il libretto di risparmio nominativo faccia proprio al caso tuo.

Cos’è il libretto di risparmio nominativo?

Trattasi di un libretto di risparmio intestato al soggetto. A fornire questo supporto cartaceo sono le banche e Poste Italiane, una volta che hai aperto un deposito a risparmio. Cosa contiene? Ogni tipologia di operazione contabile eseguita, dai prelievi ai versamenti, senza dimenticare costi e interesse che vengono scaricati a fine anno. Questo prodotto finanziario va davvero per la maggiore in riferimento alla gestione dei risparmi. Sulla stessa falsariga di quanto si verifica per i conti correnti, anche nel caso del libretto di risparmio nominativo, l’intestazione viene effettuata solo ed esclusivamente al titolare

Qual è di fatto la principale differenza che intercorre tra il libretto di risparmio nominativo e quello al portatore? Semplice. Nel secondo caso, il libretto può essere impiegato da qualsiasi soggetto lo detenga sia in fase di prelievo che di deposito presso lo sportello dell’istituto bancario di riferimento.

Più precisamente, il libretto di risparmio nominativo è associato a persone fisiche, a persone non fisiche ed ammette la co-intestazione ad un numero plurimo di soggetti. Il libretto di risparmio al portatore non è collegato ad un soggetto o ad un numero plurimo di soggetti. Ciò vuol dire che chiunque ne detiene il possesso può adoperarlo. Va detto che a partire dal 4 luglio del 2017, è stato impedito il rilascio di nuovi libretti al portatore. L’iter legislativo era stato avviato con una direttiva nel 2015 con l’intento di portarli all’estinzione nel 2018. Tuttavia, il problema non si pone, visto e considerato che è compito delle banche o di Poste Italiane identificare il soggetto che ne ha accesso e in ogni occasione, dove ad esibirlo è un soggetto differente, costui verrà classificato come portatore attuale.

E’ bene inoltre che tu sappia che, a fronte di ogni cambio di portatore, chi è stato identificato come precedente possessore del libretto, così come il portatore attuale, hanno la necessità di presentare una dichiarazione di cessione all’istituto bancario o postale, dove è avvenuta l’ultima esibizione. Si hanno 30 giorni di tempo dall’operazione e la dichiarazione deve essere firmata sia dal cessionario (ultimo possessore) che dal cedente (precedente possessore).

Impiego del libretto di risparmio nominativo

Nel caso del libretto di risparmio nominativo, solo il beneficiario, a cui è appunto intestato, può gestire in prima persona la movimentazione di denaro, dai prelievi ai versamenti, Se messo a confronto con il libretto di risparmio al portatore, nel primo caso di problemi dovuti alla disposizione anti-evasione non ce ne sono proprio. Perché è utile questo strumento finanziario? Per depositare piccole somme di risparmio e per usufruire di tassi di interesse che, seppur minimi, ci sono. Non a caso, è molto impiegato per i bambini e per depositare la caparra dell’affitto.

Tassi di interesse

Se ti aspetti di fare soldi, a prescindere da quanto depositi, il libretto di risparmio nominativo non è di certo lo strumento finanziario ideale. I tassi di interesse non sono più quelli del passato e sono irrisori, aggirandosi attorno allo zero. Comunque, sempre meglio che tenerli sul proprio conto corrente. Vi sono da pagare costi di apertura e detenzione annua. Tuttavia, a fine anno, qualcosina (ma proprio ina ina) si riesce a guadagnare.

Mai dimenticarlo

Attenzione massima a non dimenticare di avere il libretto di risparmio nominativo. Lo stesso dicasi per quello al portatore. Il motivo? Se non esegui operazioni da più di 10 anni prelievi o versamenti che siano, vi è una specifica regolamentazione che consente in maniera legale sia alle banche che a Poste Italiane di poter prelevare legittimamente l’intera somma ivi depositata e di procedere al versamento nel fondo di conti dormienti.

Conclusioni

Se paragonata a quella del conto corrente, l’operatività del libretto di risparmio nominativo risulta limitata davvero ai minimi termini. Tieni poi conto che con questo strumento finanziario non è possibile andare in rosso. Ciò significa di fatto che non puoi prelevare più di quanto depositato o versato, proprio perché non ti è possibile avere un saldo negativo.

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