Il 18 giugno è stato pubblicato il “white paper” di Libra, una nuova valuta, diventata famosa nel web come la “criptovaluta di Facebook”, ma è proprio così? Non proprio. Certo, Facebook ha un ruolo di primo piano in questo progetto, ma non è da solo: il progetto libra coinvolge anche società in ambiti finanziari, tecnologici, delle telecomunicazioni e ventur capital. Inoltre non si presenta come una tradizionale criptovaluta -l’esempio più banale: Bitcoin-, ma sarà una stablecoin, ovvero una criptovaluta la cui stabilità sarà garantita da una riserva di asset reali, allontanando quindi tutti coloro che speravano di poter lucrare sulle ampie oscillazioni di prezzo.
Cos’è una Stablecoin e quale è il Valore di Libra
Nel white paper viene spiegato come Libra sarà una stablecoin, ovvero punterà ad avere caratteristiche come stabilità, bassa inflazione, accettazione globale e fungibilità, tratti che le criptovalute più conosciute non hanno o per lo meno solo lontane dal raggiungere. Lo scopo di questo progetto è proprio quello di evitare la volatilità, ovvero esattamente ciò che molti “cercatori d’oro” hanno trovato o ricercano nelle più conosciute criptovalute. Per fare questo il valore di Libra sarà saldamente ancorato a quello di altre valute fiat (dollaro, euro, …), ciò significa che quando queste perdono o acquisiscono valore, ugualmente farà Libra, evitando brusche oscillazioni di prezzo, ne è quindi fortemente sconsigliato l’acquisto a scopi di lucro, o, per lo meno, deve essere più che consapevole essendo tra l’altro soggetta all’inflazione come lo sono tutte le altre valute legali.
La sua garanzia di valore è strettamente legata con i piani dei suoi creatori, tra cui figura lo stesso Mark Zuckerberg: il CEO di Facebook vuole che Libra sia una valuta digitale efficace che gli utenti possano usare tutti i giorni, una sorta di alternativa mondiale alle valute correnti, anche per avvicinare al mondo bancario tutti coloro che fino ad oggi non ne avevano la possibilità.

Centralizzazione e valute digitali: gestirà tutto Facebook?
Se ti stai chiedendo se sarà quindi Facebook a gestire tutto il probabile immenso carico di denaro e informazioni private, soprattutto dopo i recenti scandali, la risposta è no. C’è stata una nuova divisione nel gruppo Facebook: è stata creata Calibra, il wallet di Libra, che permetterà di trasferire denaro in ogni parte del mondo, in modo semplice e istantaneo, offrendo sia servizi classici di pagamento, sia peer-to-peer. Viene quindi dichiarato il rispetto dei dati professionali e garantito che gli enti che collaborano al progetto non possano scambiarsi le informazioni degli utenti se non tramite il loro consenso.
Inoltre, nella presentazione, si capisce come i pagamenti possano essere eseguiti attraverso altre app (sempre di proprietà di Facebook) come Messenger e WhatsApp. La blockchain che gestirà la criptovaluta sarà costruita da zero, ma non dalla sola Facebook: nel progetto sono anche coinvolte aziende di diversi ambiti, dai servizi finanziari come Mastercard, Visa o Paypal, a servizi tecnologici come Booking, Uber, eBay e Spotify insieme a specialisti di blockchain come Coinbase e Xapo e venture capital tra cui figura Andreessen Horowitz e molte altre società.
Quando Libra sarà attiva e quale sarà la Quotazione
La partenza reale del progetto è prevista per metà 2020, tra circa un anno. L’associazione è tuttavia ancora aperta ad accogliere nuovi membri in questi mesi. Nei primi anni del progetto, uno dei primi obiettivi di Libra, sarà quello di far diventare la blockchain permissionless, ovvero del tutto decentralizzata, come gli integralisti delle criptovalute sostengano debba essere. Forte è anche l’obiettivo, quasi umanitario, sul lungo termine, ovvero quello di creare un mondo finanziario completamente inclusivo quando, ad oggi, ben 1,7 miliardi di adulti ne è al di fuori.