Le startup sono imprese innovative, create da imprenditori visionari che puntano su un nuovo modo di fare business: la creazione di un nuovo prodotto, di un servizio innovativo o di un modus operandi all’avanguardia sono alcuni degli elementi che li contraddistinguono insieme a un cuore pulsante tecnologico e alla volontà di crescere sul mercato. Il fenomeno delle startup ha origine nel 1992 all’interno del contesto della Silicon Valley, in California. Da lì, la diffusione in Europa e in Italia è avvenuta a macchia d’olio.
Come investire in startup: metodi e piattaforme
La tematica degli investimenti in startup risulta alquanto complessa, visto che numerosi sono gli intermediari coinvolti all’interno dell’ecosistema: la loro comparsa si palesa in vari momenti del percorso di crescita del business. Pertanto, sono 3 i metodi di investire in startup: crowdfunding, venture capital e business angel. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta.
Il crowdfunding rientra in quella modalità di fare fundraising, particolarmente care a chi ha contribuito in prima persona alla creazione di una startup. Si tratta di raccogliere fondi mediante una delle molteplici piattaforme di successo, semplicemente coinvolgendo masse di persone nello stanziamento di finanziamenti.
Il venture capital riguarda l’apporto di capitali da società specializzate o da fondi di investimento. Nello specifico, i venture capitalist fanno parte della categoria degli investitori istituzionali, abituati a investire in imprese innovative a fronte della loro partecipazione al capitale sociale.
Infine, i business angel sono in genere persone fisiche o giuridiche, protagoniste nella raccolta di fondi nel ciclo iniziale di vita della startup. Quasi sempre i business angel sono imprenditori che reputano un’idea molto promettente.
Tra i nomi di successo in materia di piattaforme di raccolta fondi si distingue Opstart. I suoi criteri di accettazione delle startup e delle PMI innovative sono particolarmente selettivi. La piattaforma identifica le aziende a elevato potenziale, in grado di remunerare gli investitori generando utili. Sempre nell’equity crowdfunding spicca 200Crowd che fino a questo momento ha oltrepassato la soglia dei 20 milioni di euro di finanziamenti raccolti. Il finanziamento minimo per campagna corrisponde a 500 euro.
Anche WeAreStarting gioca un ruolo da indiscussa protagonista: si tratta di una piattaforma che supporta le imprese innovative. Il brand più forte nel ramo, però, è quello di Kickstarter: il suo debutto è avvenuto nel 2009. Fino a ora ha supportato oltre 200.000 neo-progetti imprenditoriali, arrivando a raccogliere oltre 6 miliardi di dollari. A fronte di maggiori investimenti, la ricompensa si rivela più alta. Questa è la policy, volta a riconoscere la qualità delle campagne di raccolta fondi.

Le migliori startup su cui investire: come riconoscerle e quali sono oggi
Per valutare l’affidabilità di una startup su cui investire, vi sono tutta una serie di parametri interessanti. La temporaneità risulta in cima ai requisiti imprescindibili: lo scopo di una startup, a differenza di un’impresa tradizionale ruota attorno alla crescita rapida e alla trasformazione in scaleup company, vale a dire una consolidata realtà imprenditoriale. La ricerca, poi, fa parte degli aspetti da tenere in considerazione: quanto investe la startup nella ricerca? Dall’esito della risposta a questo quesito si possono tratte conclusioni utili. Infine, il vantaggio competitivo va esaminato a fondo: ogni startup ha tutta una serie di fattori, ancora teorici o effettivi, che ne danno (o dovrebbero dare) vantaggio competitivo. Meno il vantaggio competitivo risulta replicabile, tanto più conviene investire in questa startup.
Nel ramo del food, Too Good To Go ha apportato interessanti cambiamenti: questa startup danese ha sviluppato una mobile app, deputata a ricercare cibo per importi che non oltrepassano le 4 sterline. Si tratta di pietanze che non sono state vendute nei ristoranti. Sempre in questo settore, il made in Italy non poteva mancare: FeatFood si occupa di effettuare consegne a domicilio di alimenti sani e bilanciati. Collabora con DHL e pochi anni fa ha lanciato un feat food restaurant nel cuore di Milano.
Nel campo della moda, DIS (Design Italian Shoes) ha ottenuto ottimi risultati: si tratta di una startup marchigiana che consente di creare scarpe personalizzate su misura. Poi vi è Tailoritaly, leader nella vendita di accessori e di abiti. Nel ramo travel, uno dei primi nomi celebri è di sicuro quello di Bagbnb, definita anche come l’Airbnb dei bagagli. I suoi depositi bagagli sono low cost sia in Italia sia all’estero. ViaHero consente poi a chi viaggia di organizzare tutto in modo impeccabile. A fare da guida turistica è un esperto del luogo che assiste chi desidera scoprire nuove mete. Il tutto a partire da soli 25 dollari.
Conviene investire in startup innovative?
La valutazione di ogni investimento va fatta in maniera ponderata, soprattutto quando si parla di startup. E, purtroppo, non sempre il nostro Paese si rivela terreno fertile per chi ha brillanti idee imprenditoriali. La troppa burocrazia e una tassazione sopra la media scoraggiano e non poco. Chiaramente, quando si crea dal nulla un’impresa ci sono degli investimenti da fare in fase iniziali. Quindi, generalmente, prima di un paio di anni il punto di pareggio, noto come B.E.P. (Break Even Point) resta un miraggio. Tuttavia, dopo tempo, la rendita annuale arriva, se si è assi nel mondo del business. A volte, poi, le startup vengono acquisite da imprese più grandi, soprattutto a fronte di know-how unico: si pensi, ad esempio, ad Apple, il cui processo di crescita passa soprattutto da brevetti e da acquisizioni di startup.
Prima di investire in starup innovative, bisogna conoscere a fondo il settore di riferimento. Se i trend sono in crescita o se vi sono nicchie di mercato ancora inesplorate, la creazione di una startup innovativa può rivelarsi una mossa vincente: spirito intraprendente, capacità di ottenere finanziamenti, orientamento allo sviluppo, alla ricerca e alla tecnologia possono dimostrarsi virtù uniche degli startupper desiderosi di affermarsi sul mercato e di crescere in tempi rapidi.