L’investimento in attività immobiliari rappresenta da sempre una tipologia di investimento molto diffusa. Per gli italiani in particolar modo esso è stato da sempre, per ragioni culturali e per la disponibilità di case, un tipo di mercato che ha attratto grandi investimenti. L’acquisto di una prima casa è da sempre uno degli obiettivi di molti italiani, difatti guardando ai dati ben il 73% della popolazione ne possiede una.
Questo dato è sicuramente il più alto in Europa e tra i più alti al mondo ed è la cartina di torna sole che mostra come è formato il nostro tessuto economico sociale. La casa in Italia è vista come un elemento che dà sicurezza e stabilità alla propria vita, un vero e proprio bene rifugio a cui affidare una parte dei propri investimenti. Scopriamo insieme come investire in immobili e come farlo nella maniera giusta.
Investire nella prima casa
L’investimento immobiliare si differenzia prima di tutto in base all’obiettivo che ci si prefigge di raggiungere. La prima forma di investimento è quella che riguarda l’acquisto della prima casa. Come accennato in precedenza gli italiani hanno sempre individuato nel possesso di un immobile di proprietà la forma principale di investimento. Possedere la casa rende sicuri ed esso è sempre stato come una sorta di bene rifugio che non risente delle varie crisi economiche. In questo momento i tassi di interesse sono molto bassi ed accendere ad un mutuo con un minimo di capitale è un’operazione conveniente.
Purtroppo dal lato del venditore il valore delle case risultano essere ancora in ribasso. Il deprezzamento del valore è dato anche dal livello della tassazione che grava su di esse, che ha fatto inevitabilmente scendere il loro valore reale. Nel corso dei prossimi mesi la situazione non dovrebbe cambiare di molto, ed un aumento del valore sarà possibile presumibilmente solo dal prossimo anno se l’economia crescerà in maniera più consistente. L’investimento nella prima casa di proprietà resta comunque uno dei primi da effettuare e non pare perdere la sua attrattività e validità nel corso degli anni.
Il caso dell’acquisto delle seconde case
Una maniera differente di investire è invece quella che spinge all’acquisto di una seconda casa. In questo caso si intende una casa dove il proprietario non la usa come sua abitazione principale. Solitamente per chi ne possiede già una, la seconda rappresenta un bene di lusso che può essere paragonato ad esempio all’acquisto di un’automobile di lusso. Tale tipo di acquisto solitamente non ha l‘obiettivo di puntare ad un guadagno nel tempo ma solo ad esaudire un desiderio o voglia. Ragionevolmente infatti a meno che non si riesca ad acquistare una casa a prezzi bassi e con caratteristiche particolari, difficilmente si riuscirà a guadagnarci con il suo possesso nel corso del tempo. Ricordiamo che possedere le case comporta delle costanti spese in termini di manutenzione e tasse, per cui è un investimento sempre costoso. Il consiglio è valutare bene l’investimento rapportandolo al proprio budget di spesa disponibile.
L’acquisto per ricavare del reddito
Un altro modo per acquistare una casa è quello di farla fruttare affittandola a turisti oppure a residenti annuali. L’acquisto per mettere a reddito è molto praticato dagli italiani. Pensiamo a chi ha ricavato del denaro affittando degli appartamenti per categorie di persone specifiche. In tal senso l’esempio principe riguarda l’affitto per gli studenti universitari. In tal caso l’acquisto che si privilegia è fatto in zone limitrofe alle facoltà per dare maggiori comodità di spostamento agli studenti. Questo investimento va quindi valutato per bene in base al tipo di clientela potenziale che si vuole raggiungere ed alla tipologia di contratto di affitto che si vuole utilizzare.
Gli affitti liberi hanno una durata standard di 8 anni, ma molti ormai esso non è la forma più utilizzata. I fattori negativi sono rappresentati dal periodo di tempo elevato e dall’eccessiva rigidità del contratto. Per tale ragione chi investe per mettere a reddito i propri soldi predilige gli affitti brevi nella forma del canone concordato. Questa formula di contratto di affitto ha una durata di 5 anni e consente di avere dei vantaggi fiscali. Le tasse da pagare sono pari al 10% e si garantisce inoltre uno sconto del 25% sull’IMU. A fronte di questi vantaggi è bene ricordare che come indica il nome sono affitti concordati, quindi bisogna vedere cosa viene concordato nel contratto stipulato. Questa forma ormai è quella utilizzata prioritariamente nel nostro Paese, ma non in tutte le zone. Difatti in alcune zone del Paese l’importo dei canoni concordati sono talmente bassi per cui risultano non convenienti per chi affitta.
Il fenomeno degli affitti brevi e del subaffitto
Un’ultima forma per ricavare reddito dagli affitti è data dagli affitti brevi. Con questa formula solitamente ci si affida ad un mediatore immobiliare esperto nel settore che è incaricato di gestisce il cliente in tutte le fasi, quindi dalla sua permanenza sino al momento dell’abbandono dell’immobile. Questo formula rende sicuramente molto bene, ma diventa un vero e proprio lavoro. Difatti quello che ci si guadagna è paragonabile ad uno stipendio e non ad un guadagno da investimento. Un’altra formula per ottenere ricavi dall’immobile è quello del subaffitto. In questo caso una società prende un immobile con un contratto di affitto per 8 anni e poi lo subaffitta ad altri clienti. La formula consente di avere un reddito certo, ma di contro si devono pagare le tasse sotto forma di IRPEF. Una ultima ipotesi infine è quella di dare la casa in gestione. Questa formula non presenta dei problemi ma il ricavato non è molto alto.
Conclusioni
Il settore degli investimenti immobiliari è uno di quelli maggiormente sfruttati nel nostro paese. Dall’idea della casa come bene rifugio o bene sicuro, esso può dare vita a notevoli guadagni ed è una vera e propria forma di investimento molto utilizzata. Qualora si abbia la disponibilità si può scegliere l’investimento commisurato al budget personale che si ha a disposizione, e scegliendo la formula corretta si possono ottenere dei buoni guadagni per un lungo periodo. L’elemento importante da considerare è scegliere il giusto investimento, poiché le case hanno dei costi di manutenzione da sostenere e se non si mette a frutto l’investimento esso potrebbe rivelarsi esclusivamente una fonte di costi.