Insieme a investimenti oculati nel medio e nel lungo periodo, l’interesse composto rappresenta la chiave di volta per accumulare un patrimonio importante. La composizione degli interessi ha come scopo primario il raggiungimento di importanti traguardi limitati all’ambito finanziario. I rischi relativi, però, devono essere controllati, affinché tutto ciò avvenga senza grossi intoppi e con il tempo necessario. Investire con orizzonti lunghi consente di posizionarsi al meglio quando si tratta di generare rendimenti. Ecco pertanto cos’è l’interesse composto e la formula conseguente a come calcolarlo.
Cos’è l’interesse composto
Prima ancora di indicare la definizione di riferimento, ci avvaliamo di un esempio concreto, utile a spiegare la dinamica di funzionamento dell’interesse composto. Supponi di voler investire una cifra pari a 20.000 euro e di ottenere in un anno un interesse del 10% netto. Ciò vuol dire che hai ottenuto una plusvalenza pari a 2.000 euro. Se non la intascassi subito e proseguissi nel tuo investimento, a fronte di un interesse del 10%, la nuova base di calcolo corrisponderebbe non più a 20.000 euro, ma a 22.000 euro. Il nuovo rendimento è pari di fatto a 2.200 euro. Ben 200 euro in più rispetto alla resa iniziale, valevole nella circostanza in cui avessi deciso di non reinvestire gli interessi. Nell’esempio in oggetto, la cifra pari a 200 euro è relativamente modica. Così come occorre evidenziare che un rendimento corrispondente al 10% su scala annua è decisamente vantaggioso.
Proseguendo con il reinvestimento degli interessi, al terzo anno, ti ritroveresti una base pari a 24.420 e a un rendimento pari a 2.420 euro. La differenza inizia a essere via via più evidente. Cosa significa tutto ciò? Sostanzialmente, a parità di rendimenti, l’extra guadagno ottenuto mediante reinvestimento degli interessi, cresce nel corso degli anni e inizia a divenire sempre più rilevante rispetto all’investimento effettuato. Ecco cos’è l’interesse composto. Molti investitori optano per reinvestire anche i rendimenti ottenuti, perché con l’allungamento dell’orizzonte temporale, il capitale cresce di anno in anno.
Differenza tra interesse semplice e interesse composto
Se il calcolo dell’interesse semplice viene effettuato sul capitale iniziale per ciascun periodo di cui si tiene conto, nel caso del calcolo dell’interesse composto, le cose cambiano. Il motivo? Gli interessi ottenuti nel primo intervallo di tempo, noto convenzionalmente come t1, vengono capitalizzati e modificano la somma del capitale su cui verrà effettuato il calcolo degli interessi relativo all’intervallo di tempo seguente, noto convenzionalmente come t2. Nel caso dell’interesse semplice, invece, il montante resta uguale e costante per ogni periodo.

Interesse semplice: come si calcola
A questo punto, il calcolo dell’interesse semplice è facile da spiegare, perché partendo da un determinato risultato di investimento (M), si ha: M= C x (1 + r x t). Il montante corrisponde al capitale che va moltiplicato per gli interessi in base ai periodi di investimento.
Interesse composto: come si calcola
La formula dell’interesse composto, invece, deve considerare l’effetto apportato dalla capitalizzazione degli interessi. Ragion per cui la formula relativa è: M = C x (1 + r)^t
Finanza comportamentale e investimenti
L’investitore che comprende perfettamente il concetto di interesse composto può trarre importanti benefici. Il più evidente risiede nel fatto che prima si generano gli interessi, tanto più il risultato potenziale nel lungo periodo dell’investimento risulterà migliore. Anche il reinvestimento di ciò che si è ottenuto grazie agli interessi generati, può incidere molto sull’esito finale del diretto interessato. Ad ogni modo, è sua decisione decidere se incassare subito gli interessi ottenuti o se reinvestirli. Infine, a fronte di pari rendimento, estendere la durata dell’investimento può incidere sensibilmente sul risultato finale per fattori di natura esponenziale.
Ecco a tal proposito un ulteriore valido esempio di calcolo dell’interesse composto: si supponga di effettuare un investimento di una somma pari a 1.000 euro che nel giro di 7 anni restituisca 1.280 euro. A quanto ammonta il tasso di interesse composto a cui vengono investiti i risparmi? La risposta al suddetto quesito risulta inevitabilmente connessa al regime di capitalizzazione. Questo vuol dire in pratica che occorre verificare se l’investimento effettuato consente di capitalizzare o meno gli interessi. Il più delle volte, infatti, viene utilizzato in modo improprio la formula del calcolo dell’interesse semplice. Con la formula in oggetto, il risultato finale sarebbe il seguente: i = 280/7000 = 4%.
Per la precisione, tuttavia, bisogna sottolineare che, a fronte di capitalizzazione degli interessi, c’è un errore dovuto al fatto che si è attribuito all’investimento effettuato un tasso di rendimento superiore a quello fornito. Nello specifico, con l’applicazione della formula dell’interesse composto si ha i = (1280/1000)^1/7 -1 = 3,59%
Considerazioni finali
A fronte di importanti somme di liquidità infruttuosa, la scelta migliore consiste nell’optare per un percorso di investimento. Solo così diventa fattibile incrementare le probabilità di generare rendimenti importanti nel lungo periodo grazie, appunto, all’interesse composto.