L’imposta di registro rappresenta una delle imposte che spesso vengono confuse con altre e in alcune occasioni ignorate dai contribuenti. Vediamo in cosa consiste questo genere di imposta e tutti i diversi dettagli che riguarda la stessa. Nel momento in cui si fa riferimento all’imposta di registro si parla di un tributo che deve essere versato nel momento in cui avviene il trasferimento di un bene. Questo deve avere un valore economico che può essere quantificato: ciò significa che un oggetto tangibile, come potrebbe essere un computer ma anche in armadio o un veicolo, rientrano nella categoria dei beni che appartengono a questa categoria.
Col termine trasferimento si fa riferimento generalmente all’atto di compravendita che si conclude con un accordo scritto oppure verbale. Questo può essere svolto sia tra due cittadini privati che tra un ente pubblico e un privato: l’importante è che i due principi fondamentali, ovvero valore economico e contratto, siano presenti nell’atto di trasferimento. La registrazione risulta essere fondamentale in quanto l’atto vero e proprio potrà essere l’oggetto dell’opponibilità di terze figure che magari sono collegate a questo genere di oggetto.
Quando si deve effettuare il pagamento dell’imposta di registro
L’imposta di registro deve essere pagata in due momenti differenti a seconda del tipo di registrazione che deve essere effettuata. Qualora si parlasse di registrazione fissa, ovvero quella che ha come oggetto le scritture tra due figure private le quali devono essere autentificate oppure un atto pubblico, la registrazione deve essere svolta entro e non oltre i venti giorni successivi alla realizzazione della stessa scrittura. Se invece si parla di registrazione in caso d’uso, ovvero quella che viene effettuata da parte delle aziende nel momento in cui devono essere depositati dei documenti presso la camera di commercio, il pagamento deve essere effettuato nel momento in cui l’atto viene depositato.
Questa sostanziale differenza deve essere necessariamente conosciuta da parte di coloro che devono effettuare la registrazione di determinati atti, in modo tale che si possano prevenire degli errori durante la fase di registrazione degli stessi atti.
Il costo dell’imposta di registro
Anche per quanto riguarda il costo occorre prestare attenzione in quanto il prezzo sarà variabile. Se si parla di una registrazione che viene effettuata in misura fissa, ovvero si intende svolgere il versamento dell’imposta immediatamente, il prezzo dell’imposta si aggira attorno ai duecento euro, tranne rari casi che hanno come oggetto degli oggetti particolari come imbarcazioni e similari.
Se invece si parla di un versamento in maniera proporzionale occorre prendere in considerazione l’aliquota dell’imposta di registro. Questa sarà differente a seconda del tipo di atto che deve essere depositato, ovvero registrato. Pertanto occorre informarsi anticipatamente prima di scegliere una delle due soluzioni, in modo tale che si possano prevenire degli errori di valutazione che potrebbero portare l’imposta ad un prezzo eccessivo da sostenere.
Come si effettua il pagamento dell’imposta
Quest’imposta deve essere generalmente pagata da entrambe le parti che stipulano il contratto e spesso nella misura del cinquanta percento per parte. Per conoscere l’esatto importo occorre sapere il valore economico dell’oggetto del contratto e successivamente la percentuale tariffaria che viene applicata su quel tipo di oggetto. Ad esempio per il settore immobiliare il contratto d’affitto dell’appartamento rientra negli atti sui quali deve essere calcolato il due percento sul valore mensile del contratto moltiplicato per tutta la sua durata.
Se il contratto ha valenza di due anni e ogni mese si deve pagare una somma di denaro per l’affitto pari a quattrocento euro, questa deve essere moltiplicata per ventiquattro, ovvero la durata totale delle mensilità del contratto. Successivamente, sul prodotto, bisogna calcolare il due percento, ovvero l’imposta di registro che si deve pagare, la quale dovrà essere versata entro i venti giorni successivi alla stipulazione dello stesso contratto. Il pagamento potrà essere effettuato col modello F24 classico oppure con quello telematico.