Imposta di Bollo sul Deposito Titoli: a quanto Ammonta, come si Calcola, Quando e Come si Paga

Spesso e volentieri, in Italia si fa cenno all’imposta patrimoniale, trascurando il fatto che essa è già indirettamente presente, seppur in forma differente. Sia i beni immobili che i depositi bancari sono già da diversi anni soggetti a tassazione ed a quell’imposta di bollo la cui introduzione è stata attuata per volere del Governo Monti nell’anno 2012. Inizialmente facente parte del cosiddetto Decreto Salva Italia, l’imposta di bollo va a colpire i prodotti finanziari più disparati, tra cui le azioni e le obbligazioni.

A quanto ammonta

Per quello che riguarda il caso particolare del deposito titoli, l’imposta di bollo è pari allo 0,2%, percentuale calcolata sulla base di quello che è il valore dei prodotti finanziari che detieni. Tanto per citare un caso prettamente esemplificativo, qualora tu possegga azioni il cui valore totale ammonta a 10.000 euro, l’imposta di bollo che dovrai corrispondere annualmente è di 20 euro. Si provvede al calcolo semplicemente sommando il valore degli strumenti finanziari di cui sei in possesso.

Il termine temporale che viene preso in considerazione in occasione del calcolo in questione è quello del 31 dicembre dell’annualità di riferimento. In altre parole, l’imposta di bollo subisce frazionamenti proporzionali al valore dei beni finanziari che tu detieni nel momento in cui l’istitututo di credito o l’intermediario procedono alla comunicazione dell’estratto conto inerente il deposito titoli. La percentuale dello 0,2% è stata introdotta nel 2014, grazie anche e soprattutto all’abrogazione della soglia minima di imposta, pari a 34,20 euro ed attinente solo ad alcune specifiche tipologie di titoli.

Come si calcola

Per effettuare un calcolo il più possibile preciso ed accurato, cosa buona e giusta è considerare che l’imposta di bollo sul deposito titoli ammonta al 2 per mille dell’importo che hai depositato nel tuo conto. Come accennato in precedenza, nell’anno 2014 è stato eliminato l’importo minimo di 34,20 euro. Tale abolizione ha toccato in maniera particolare tutti i possessori di un conto deposito o di un conto deposito titoli minore di 17.000 euro.

In soldoni, questo significa che il provvedimento appena citato non ha gravato eccessivamente su chi in quel momento possedeva o possiede tuttora degli importi tutt’altro che corposi. In aggiunta, sarà appropriato calcolare anche quella che è la fiscalità sugli interessi maturati, la cui aliquota ha un valore percentuale del 26%. Proprio per questo, è bene calcolare i rendimenti guadagnati al netto di ciò che bisogna corrispondere sugli interessi in questione.

Come si paga

L’imposta di bollo sul deposito titoli deve essere pagata in occasione della data in cui viene prodotto l’estratto conto. Siffatta scadenza può pertanto essere annuale, trimestrale, semestrale o mensile. Se è vero che questa grava esclusivamente sulle spalle del solo risparmiatore, è altrettanto vero che è la banca che si occuperà al posto tuo di tutti gli adempimenti del caso. Tu che investi non sarai obbligato a dichiarare alcunché nell’istante in cui farai la dichiarazione del redditi. Il pagamento della tassa, infatti, ti verrà addebitato sul tuo conto corrente o nel conto deposito al quale gli investimenti sono collegati.

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