La Gestione separata INPS è un fondo pensionistico che, in seguito alla Riforma Dini (1996), consente a tutti i lavoratori parasubordinati di versare i contributi previdenziali obbligatori.
Prima del 1995 e della suddetta riforma, alcune categorie di lavoratori erano completamente esclusi dalla tutela previdenziale.
Gestione separata INPS: a chi è rivolta
Sono obbligati ad effettuare il versamento dei contributi previdenziali alla Gestione separata istituita presso l’INPS tutti i professionisti per i quali non esiste un Albo o una Cassa di previdenza, inoltre l’attività svolta deve essere abituale ma non deve avere natura d’impresa. Sono obbligati a versare i contributi previdenziali alla Gestione separata INPS le seguenti categorie di lavoratori:
- i CO.CO.CO, collaborazione coordinata continuativa;
- i venditori che effettuano il loro lavoro con la modalità “porta a porta” che hanno un reddito lordo annuo superiore ai 5.000 euro;
- coloro che effettuano spedizioni doganali, ma che non sono assunti con un contatto di lavoro subordinato (gennaio 1998);
- i beneficiari di assegni di ricerca;
- i beneficiari di borse di studio erogate per i dottorati di ricerca;
- gli amministratori locali;
- i lavoratori autonomi occasionali che dichiarano di percepire un reddito annuo lordo superiore ai 5.000 euro;
- gli associati in partecipazione, a partire dal 21 dicembre 2015;
- i medici che sono assunti con un contratto di lavoro di formazione specialistica;
- i volontari del Servizio Civile Nazionale, a partire dal 2006;
- coloro che prestano servizio come lavoratori occasionali di tipo accessorio.
L’obbligo di iscrizione alla Gestione separata INPS non coinvolge i lavoratori il cui reddito deriva dalla cessione di diritti d’autore, dalla indennità per la cessazione di rapporti di agenzia, dalla partecipazione agli utili e soci fondatori di società per azioni, sapa e srl.
Come iscriversi
L’articolo 2 della legge 8 dell’agosto del ’95 disciplina la Gestione separata INPS e stabilisce qual è la procedura da seguire quando si ha l’obbligo di iscriversi alla fondo pensionistico per i lavoratori parasubordinati istituito presso l’INPS. Di fatto, è necessario autenticarsi al servizio inserendo le proprie credenziali, in modo tale da effettuare l’accesso con il quale è possibile iscriversi alla Gestione separata INPS.
Per poter completare l’operazione di registrazione è necessario compilare tutti i campi inserendo i propri dati (nome, cognome, data e luogo di nascita, domicilio, residenza, codice fiscale, etc.). Una volta completata la prima fase, quella relativa all’iscrizione, è possibile cliccare alla voce Collaboratore o altre attività. A questo punto occorre solo confermare l’iscrizione completando la registrazione, potendo così scaricare e stampare la ricevuta.
L’iscrizione deve avvenire entro trenta giorni dall’inizio dell’attività lavorativa. Il versamento dei contributi deve essere effettuato tramite modello F24, rispettando le scadenze fissate. Il contributo, che deve essere versato dal lavoratore parasubordinato alla Gestione separata INPS, è un’aliquota sulla base imponibile che, per i liberi professionisti, è dato dalla differenza tra i guadagni e le spese. Per quanto invece riguarda il lavoratori autonomi occasionali l’imponibile è dato dalla somma dei compensi ricevuti durante l’anno, mentre per le collaborazioni coordinate e continuative i contributi gravano per i 2/3 sul committente e per 1/3 sul collaboratore.