George Soros: Chi è, Cosa ha Fatto e Perché Matteo Salvini se la prende con Lui

George Soros è un imprenditore nato a Budapest, in Ungheria, ma naturalizzato statunitense. Dopo anni in cui fatica a trovare il lavoro, a seguito del conseguimento della laurea in Filosofia a Londra, Soros riesce ad ottenere un’occupazione in una banca commerciale nella capitale britannica. Da questo momento inizia la sua ascesa al mondo finanziario, grazie anche al fatto che riuscì a diffondere sempre più l’ideale di Popper basato sul modello di mercato e società aperta. Nel 1969 George Soros diede vita alla Soros Fund Management, ossia un fondo di investimento che negli anni ha assunto sempre maggiore rilevanza all’interno dei mercati finanziari fino a consentirgli di possedere un patrimonio stimabile oggi in circa 25 miliardi di dollari.

La sua influenza sul mondo finanziario

Uno dei momenti di maggiore influenza sul mercato finanziario mondiale da parte di George Soros è il 1992. Nel settembre di quell’anno infatti l’imprenditore ungherese diede inizio ad un attacco speculativo nei confronti della Lira italiana, che costrinse alla Banca d’Italia a reagire mediante una politica di svalutazione della moneta che comportò una perdita di oltre il 30% del valore della moneta. La conseguenza più grave di quest’azione finanziaria da parte di Soros fu l’uscita obbligata dell’Italia dal Sistema Monetario Europeo.

Lo stesso giorno, ossia il 16 Settembre 1992, vendette allo scoperto, oltre che alla Lira, anche una quantità enorme di Sterline, garantendosi, tramite una mossa finanziaria geniale ma allo stesso tempo sadica dal punto di vista sociale, circa un miliardo di Sterline. Dunque anche il Regno Unito, così come l’Italia, dovette abbandonare lo SME e Soros passò alla storia del mercato finanziario come l’uomo che sbancò la Banca d’Inghilterra.

Molti imputano la sua capacità di prevedere i mercati grazie agli studi in Filosofia che ha saputo integrare in modo perfetto al mondo dei mercati finanziari. Ormai solo esprimendo le sue opinioni può far girare un’economia accrescendo gli investimenti, oppure provocare un’improvvisa mancanza di fiducia con conseguente aumento dello spread e perdita di miliardi di moneta, a prescindere dalla valuta, in poche ore di attività nel mercato borsistico.

L’attivismo per il sostegno dei migranti: umanità o interesse economico?

Nel 2016 Soros ha inoltre iniziato una nuova fase di investimento che garantisse un sostegno umanitario ai migranti e ai rifugiati che tentano di sfuggire alla crisi politica-sociale degli Stati dell’Africa e degli Stati appartenenti all’area arabo-israeliana. Questo investimento ammonta a circa mezzo miliardo di dollari, e in tanti hanno tentato di trovare in questa manovra uno scopo celato sotto quello apparentemente umanitario. Anche per questo motivo Salvini e Soros erano già entrati in conflitto di idee, a causa della politica aggressiva nei confronti degli immigranti intrapresa dal Ministro degli Interni italiano. Ma il nuovo capitolo dello scontro tra questi due personaggi ha un motivo tutto finanziario.

Salvini vs Soros: perché?

I primi giorni di ottobre 2018 hanno portato brutte notizie all’Italia dal punto di vista finanziario. Infatti il livello dello spread è salito nuovamente sopra la soglia dei 300 punti base, creando perdite economiche importanti per lo Stato. Salvini ha commentato questa situazione, esprimendo un dubbio che si è però rivelato un attacco. Il Ministro degli Interni del governo Conte ha infatti precisato che questo nuovo aumento dello spread potrebbe essere frutto di un’azione di speculatori ”alla Soros”.

Salvini ha così ipotizzato la possibilità che l’imprenditore naturalizzato statunitense possa aver messo in pratica per la seconda volta ciò che aveva già effettuato il 16 Settembre del 1992, speculando sul mercato finanziario, grazie ad un’azione intrapresa al fine di abbattere la fiducia degli investitori nei confronti dello Stato e facendo aumentare il rischio di default, con lo scopo, sempre secondo Salvini, di acquistare le aziende italiane economicamente sane a prezzi davvero convenienti. Solo l’evoluzione dei mercati ed il costante monitoraggio del livello dello spread può dirci se la denuncia di Salvini nei confronti di George Soros ha sortito gli effetti sperati dal Governo Conte.

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