Non è facile muoversi nel mondo degli investimenti, l’offerta di prodotti e strumenti finanziari è infinita, perciò se hai del denaro da impiegare puoi sentirti disorientato. Esiste comunque una regola base imprescindibile, seguita dagli esperti che intendono far fruttare i propri risparmi, cioè quella della diversificazione.
Evitare di concentrare tutto in un unico punto, infatti, ti permette da un lato di spalmare i rischi e quindi ridurli, dall’altro lato puoi catturare varie opportunità di crescita. I fondi comuni di investimento presentano una struttura che consente di rispettare appieno questo principio. Senza il bisogno di studiare varie operazioni in cui destinare le tue risorse, e pur avendo cifre minime a disposizione, puoi già diversificare con un unico versamento in un solo fondo.
Cosa sono i fondi comuni di investimento
Sono tre i protagonisti principali di un fondo comune di investimento:
- la società che ne promuove la creazione e poi lo gestisce
- i risparmiatori aderenti
- la banca in cui viene depositato il denaro raccolto e che custodisce i titoli.
Ogni fondo di investimento ha un proprio regolamento, approvato dalla Banca d’Italia dopo opportuni controlli, che ne definisce le caratteristiche. I fondi infatti sono differenti gli uni dagli altri, presentando modalità di gestione peculiari, ecco perché si suddividono in diverse categorie. La società di gestione, in sostanza, all’atto della costituzione indica nel regolamento come verranno adoperati i risparmi raccolti, individuando una linea più o meno aggressiva.
In tal modo i partecipanti al fondo sapranno fin da subito quale è la filosofia di investimento seguita nell’impiego delle somme affidate. Ciò permette di aderire ad un fondo effettivamente consono alle proprie esigenze, avuto riguardo anche al personale profilo di rischio. Un fondo di liquidità, ad esempio, offrirà una gestione cauta, pur a fronte di rendimenti minori, a differenza di un fondo speculativo più soggetto ad oscillazioni e quindi adatto ad investitori in grado di sopportarle.
Il funzionamento
Pur se tu fossi un esperto di alta finanza, da solo potresti distribuire il tuo capitale in maniera limitata, cioè soltanto su pochi titoli per volta, perché difficilmente avresti risorse economiche sufficienti per diversificare in misura molto ampia. L’investimento si trasformerebbe così, di fatto, quasi in una mera scommessa.
Invece è ormai noto che all’aumentare del numero di valori mobiliari su cui si investe diminuisce il pericolo di perdita, poiché eventuali passività di alcuni vengono ammortizzate dai guadagni di altri. I fondi di investimento servono per l’appunto a perseguire siffatto prudente obiettivo, unendo le forze dei partecipanti. In pratica, mettendo i tuoi risparmi in comune con quelli di altri investitori privati, puoi ritrovarti ad essere intestatario di quote di un fondo che inserisce nel proprio portafoglio una pluralità di titoli di varia natura.
Il rendimento alla fine sarà determinato dalla sommatoria dei profitti di tutti quelli contenuti nel paniere e, data l’elevata consistenza, per logica (e per statistica) le performances positive dovrebbero superare quelle negative. Per questo motivo tale tipo di prodotto è considerato come uno dei più stabili e sicuri, anche se nessun fondo in realtà può garantire dei guadagni vista l’aleatorietà dei mercati.
Come investire
Se intendi aderire ad un fondo comune di investimento devi acquistarne le quote, in una volta sola o anche a più riprese. Il loro prezzo è variabile, in funzione dei risultati del portafoglio titoli di quel fondo in un determinato momento. Questo valore ovviamente è altalenante, e lo sarà per tutto il periodo in cui tu sarai partecipe del fondo.
Ma in effetti a te dovrà interessare solo il prezzo del giorno in cui venderai le quote, perché se sarà più alto di quando le avevi acquistate allora avrai guadagnato, in caso contrario subirai una perdita. Individuato e scelto il fondo, accettandone la linea di investimento proposta, una volta proceduto all’acquisto delle quote non devi fare altro. Penserà poi la società di gestione, dietro compenso percepito con le commissioni di gestione, a movimentare il portafoglio titoli e ad occuparsi di tutte le operazioni necessarie. Verrai naturalmente periodicamente informato sui risultati.