La Flat Tax, in italiano tassa piatta, è uno dei provvedimenti annunciati e contenuti nel contralto di governo. Tale idea era originariamente stata proposta dalla coalizione di centro destra e prevedeva un’aliquota unica di imposta per imprese e famiglie.
L’accordo di governo, grazie alla spinta della Lega, ha riproposto questa riforma ma con delle differenze rispetto alla forma originale. Vediamo in che modo secondo gli annunci del governo dovrebbe essere strutturato tale provvedimento.
Il passaggio da Flat Tax a Dual Tax
Le ipotesi allo studio del governo prevedono una partenza della Flat Tax scaglionata e con due aliquote. Se queste ultime indiscrezioni saranno confermate è giusto parlare di Dual Tax invece che di Flat Tax. Le prime categorie beneficiarie della Flat Tax sarebbero i professionisti e le imprese quindi tutti i titolari di partita Iva. Per tali imprese è previsto il pagamento di tasse con un’imposta fissa del 15%, estendendo di fatto l’ex regime fiscale de minimi per tutti quanti.
In tal senso nel parlamento è già stata presentata una proposta di legge, che prevede oltre a questa aliquota di base l’estensione di applicazione per le partite Iva che hanno sino a 100.000 euro di volume d’affari . In pratica questa riforma consentirà di superare il vecchio regime forfettario che prevede oggi delle tempistiche diverse a seconda della categorie professionale a cui si appartiene, con un limite di reddito fissato a 50.000 euro. Nella proposta però per adesso tale regime è opzionale e quindi se il lavoratore vorrà continuare a mantenere il regime tradizionale potrà farlo.
Abbiamo parlato di Dual Flat Tax in quanto per le famiglie nel contratto sono previste due aliquote fiscali. Difatti degli attuali cinque scaglioni dovrebbero rimanerne due, un’imposta del 15% ed una del 20% , prevedendo una soglia che implica il passaggio tra le due aliquote pari a 80 mila euro. L’introduzione per le famiglie sarà progressiva sino ad arrivare a regime ad avere queste due aliquote. Certamente essa rappresenterà comunque una notevole semplificazione del regime fiscale attualmente in vigore, ma la sua realizzazione si dovrà valutare in parallelo con le altre riforme presenti nel contratto di governo quali il reddito di cittadinanza e la modifica alla legge Fornero.
Le tempistiche di applicazione
La discussione sulla nuova legge di bilancio inizierà in parlamento nel corso di questo mese e come detto il risultato finale dipenderà dai conti definitivi della manovra. Certamente per le imprese, che in realtà già pagano una Flat Tax che è stata ritoccata nel corso degli anni, la partenza può essere immediata e certamente lo sarà dal 2019. Per le famiglie occorrerà più tempo e già si parla ora del 2020.
Lo scoglio principale, come detto in precedenza, è l’incrocio con le altre riforme quali il reddito di cittadinanza e la modifica della legge Fornero. Ricordiamo che si dovranno sempre rispettare i parametri europei e quelli del bilancio pubblico. Il dibattito parlamentare vero e proprio dovrebbe chiarire circa le reali tempistiche dell’applicazione di questa riforma. Potenzialmente questa importante riforma può produrre un grande shock fiscale necessario al nostro Paese per aumentare la propria crescita.
Gli effetti della Flat Tax
La Flat Tax originariamente pensata dall’economista premio nobel Milton Friedman è uno strumento potente in grado di poter portare al nostro Paese uno shock per favorire lo sviluppo e la crescita. Sicuramente all’inizio questa riforma dovrebbe portare delle perdite in termini di tasse per il nostro Paese, ma nel giro di pochi anni si potrebbe rifinanziare totalmente e portare enormi benefici.
Il problema principale per la sua riuscita è quello di affiancarla a delle corpose riforme che rendano il sistema fiscale molto più snello e semplice, eliminando anche tutta una serie di incentivi che alterano di fatto il mercato. I Paesi che l’hanno applicata ne hanno avuto tutti dei benefici importanti, in termini di crescita e di sviluppo. Per quando riguarda l’Italia il timore principale riguarda il come poter coniugare tale riforma, che già è diversa rispetto all’originale, con le altre riforme costose annunciate dall’esecutivo.
La riforma Fornero da modificare e soprattutto il reddito di cittadinanza devono portare a importanti valutazioni dal lato dei conti dello stato poiché magari i benefici di una riforma potrebbero poi portare ad una cattiva riuscita delle altre riforme. Questo è il motivo dei continui richiami dell’Unione Europea e l’attenzione dei mercati sul nostro Paese,e rappresenteranno uno dei passaggi principali sui quali testare la reale tenuta del nostro governo. La Flat Tax può esser come una Ferrari, che per ottenere i risultati sperati deve essere però ben guidata e gestita.