I finanziamenti fondo perduto sono incentivi erogati da enti pubblici regionali, statali ed europei a favore di giovani che desideravo ampliare la propria attività imprenditoriale oppure avviarne una nuova. L’obiettivo è sostenere l’autoimpiego, l’autoimprenditoria, la micro-impresa, il lavoro autonomo e le soluzioni di franchising.
Di conseguenza i finanziamenti a fondo perduto prevedono che i beneficiari non hanno l’obbligo di restituire il prestito attraverso un piano di rate. Tuttavia in alcuni bandi viene richiesta una parziale restituzione dell’importo erogato come finanziamento, anche se si tratta di modalità poco diffuse. Vengono previste specifiche categorie di beneficiari, che devono presentare domanda per poter accedere alle agevolazioni.
Possono essere giovani under 30, donne imprenditrici oppure giovani under 35. Inoltre i bandi possono essere emessi dalle Regioni, dallo stesso Stato italiano oppure dall’Unione Europea. Bisogna tenere a mente che le somme messe a disposizione dei soggetti beneficiari attraverso il finanziamento a fondo perduto possono essere spese per differenti scopi. Infatti possono servire a coprire le spese di gestione, la fornitura di servizi e l’acquisto delle materie prime oppure per effettuare investimenti per migliorare la struttura e l’operatività delle imprese. In entrambi i casi si parla sia delle attività esistenti che di quelle di nuova costituzione.
Come ottenere i finanziamenti a fondo perduto
Molto spesso i finanziamenti a fondo perduto sono finalizzati a incentivare l’imprenditoria giovanile e femminile, quindi l’obiettivo è avviare una start up oppure aprire una Partita IVA. In altri casi i bandi sono indirizzati a zone depresse economicamente o con un alto tasso di disoccupazione, ad esempio il Mezzogiorno d’Italia. Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto è necessario verificare i requisiti dei bandi pubblicati da enti regionali, europei e statali.
Al tempo stesso occorre considerare quali siano le determinate categorie di neo-imprenditori a cui sono dedicati. Ogni bando comprende i moduli di domanda da inviare entro dopo essere stati compilati entro la data di scadenza. Bisogna allegare la documentazione richiesta e un perfetto business plan per dimostrate l’efficacia del progetto di imprenditoria che si vuole realizzare. Inoltre si deve tenere a mente che è possibile cumulare tra loro diversi prestiti a fondo perduto, erogati da differenti enti. Tuttavia è necessario verificare quale sia la soluzione di prestito a fondo perduto più adatto alle proprie esigenze e al tipo di iniziativa che si vuole realizzare.

Finanziamenti a Fondo Perduto
Si possono avere maggiori informazioni su ogni singolo bando grazie a Invitalia: si tratta dell’Agenzia nazionale che in Italia si occupa degli investimenti e dei bandi per lo sviluppo delle imprese e delle start up. Le domande vengono esaminate a seconda dell’ordine cronologico di ricezione. Se si passa la valutazione preliminare, si accede a un colloquio per avere maggiori informazioni sul progetto d’impresa che il candidato vuole intraprendere e gli obiettivi che vuole raggiungere. Nel caso che il business plan risulti essere soddisfacente, si passa alla firma del contratto e si eroga il finanziamento a fondo perduto.
Cosa tenere a mente
Per poter accedere alle agevolazioni a fondo perduto in genere le imprese devono assicurare agli enti erogatori del finanziamento un periodo minimo di esercizio. Di conseguenza, dopo la concessione del prestito, è necessario che l’attività operino per almeno 5 anni a partire dall’effettivo inizio di esercizio. Per lo stesso periodo risultano essere vincolati all’esercizio dell’attività beneficiaria dell’incentivo i beni oggetto delle agevolazioni. Inoltre, se si ha a che fare con un bando finalizzato al supporto di aree depresse, l’imprese deve mantenere nei territori agevolati la propria sede operativa. Si tratta di vincoli che sono previsti per tutti i tipi di bando per l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto, qualunque siano gli enti erogatori e i soggetti beneficiari.