Il regime di “fatturazione elettronica” prevede la sostituzione della classica fattura cartacea con un flusso elettronico di dati (la cosiddetta “fattura elettronica”, appunto). Ciò, oltre alle evidenti implicazioni economiche (risparmio) ed ecologiche (meno carta significa meno alberi), comporta vantaggi dal punto di vista delle garanzie di autenticità e di integrità, grazie alla conservazione sostitutiva, l’apposizione della firma digitale e alla marcatura temporale che certificano le caratteristiche della fattura archiviata.
Per poter aderire al regime di fatturazione elettronica, che sarà obbligatoria fra i soggetti privati a partire dal primo gennaio 2019, è necessario dotarsi di appositi strumenti informatici che consentano la produzione, l’invio, la ricezione e l’archiviazione dei flussi informatici che sostituiscono le vecchie fatture.
Uno di questi strumenti, gratuitamente disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate (cui si può accedere anche tramite la propria identità digitale SPID) è la piattaforma “Fatture e corrispettivi” che consentirà di produrre, inviare, ricevere e archiviare le fatture elettroniche emesse (o ricevute) sia nei confronti della Pubblica Amministrazione che dei soggetti privati.
Fatturazione elettronica
Il regime di fatturazione elettronica, obbligatorio dal 31 marzo per tutte le Amministrazioni dello Stato, lo diverrà anche tra privati a partire dal primo gennaio 2019 (dal primo gennaio 2017 è facoltativo).
Esso consiste, molto semplicemente, nella sostituzione della normale fattura stampata su carta con una “fattura elettronica” (anche detta “e-fattura”) costituita un flusso di dati in formato XML (eXtensible Markup Language, lo stesso adottato nell’ambito dell’Area Unica dei Pagamenti in Euro – SEPA – per uniformare gli strumenti di pagamento europei) codificato secondo precisi standard definiti dallo Stato italiano.
La fatturazione elettronica è un elemento di forte razionalizzazione e modernizzazione del sistema italiano in quanto consente (o impone) l’adozione di standard comuni e fissi nella redazione e conservazione delle fatture; inoltre, sfruttando gli strumenti tecnologici oggi disponibili (in particolare la firma digitale e la marcatura temporale) garantisce l’identità, la sicurezza, l’integrità e la conservazione nel tempo delle fatture.
Da ultimo, le tecniche di conservazione sostitutiva permettono una gestione snella ed efficiente degli archivi così come, si auspica, una comunicazione più efficace con il Fisco e l’Agenzia delle Entrate. La contropartita di questa evoluzione e di questi innegabili progressi risiede nella necessità, prima degli uffici pubblici e oggi per i privati, di modificare radicalmente i propri processi amministrativi, dotandosi di strumenti informatici atti a supportare il nuovo regime, con costi di implementazione e necessità di investimenti.
Anche per limitare (almeno parzialmente) tali effetti negativi, che possono rivelarsi significativi specialmente per le aziende di dimensioni minori, l’Agenzia delle Entrate ha sviluppato la piattaforma software denominata “Fatture e Corrispettivi” che sarà disponibile gratuitamente sul sito internet dell’Agenzia.
Piattaforma “Fatture e Corrispettivi”
La nuova piattaforma, che sarà resa presentata e illustrata il prossimo 27 settembre, consentirà ai soggetti che si registreranno di utilizzare il portale sviluppato dall’Agenzia delle Entrate e finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di fatturazione elettronico che, come si diceva, entrerà in vigore anche tra i soggetti privati a partire dal prossimo anno.
Per poter accedere, è necessario registrarsi ai servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate oppure avere ottenuto la propria identità digitale SPID. Le funzionalità della piattaforma sono molteplici e sono pensate per consentire ai privati, in particolare ai professionisti e alle aziende di dimensioni medie e piccole, un efficace utilizzo ed una comunicazione efficiente con l’Agenzia stessa.
Tramite il portale sarà possibile produrre le fatture elettroniche in formato XML e con gli standard richiesti, trasmetterle (inviarle o riceverle) ed archiviarle; saranno inoltre presenti funzionalità che consentiranno l’invio e la ricezione di flussi verso e dall’Agenzia delle Entrate (fatture, corrispettivi). La piattaforma, inoltre, potrà essere utilizzata su dispositivi diversi che saranno identificati tramite appositi certificati informatici (forniti dalla procedura stessa) e che garantiranno la sicurezza dei dati e dei flussi di comunicazione.