Categoria: Politica

Mose Venezia: Come Funziona, Stato dei Lavori, perchè non ha funzionato negli ultimi giorni

Il Mose (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) quando fu pensato negli anni ’80 venne descritto come l’opera più innovativa e visionaria al mondo: impedire al mare di inondare Venezia con l’utilizzo di 78 paratoie flettenti, allocate nei tre ingressi di porto.

I lavori dell’opera sono partiti nel 2003 e sono stati completati al 93%, per un costo complessivo stimato intorno ai 5.5 miliardi di euro, mancherebbe mezzo miliardo per ultimarli, se non fossero bloccati dalle indagini giudiziarie successive ad alcuni scandali corruttivi.

Italia Viva, tutte le novità sul nuovo Partito di Matteo Renzi

Matteo Renzi è uscito dal Partito Democratico e lo ha fatto in un momento apparentemente inaspettato, creando un nuovo gruppo parlamentare che a breve diverrà un movimento, e a tempi maturi il suo nuovo partito.
Renzi ha fatto la sua mossa: poche sere fa ha telefonato al Presidente del Consiglio Conte e ha comunicato il suo appoggio al governo da parte del suo nuovo gruppo.

Cosi’, dopo un lungo periodo di fuoco amico, così Renzi stesso ha definito le relazioni all’interno del Partito Democratico, ecco la scissione in un momento smarcante e inaspettato. Matteo Renzi dichiara che sino ad ora la corrente renziana all’interno dei Dem non era stata accettata; lui e i suoi uomini non si sono sentiti parte del partito perché considerati come un corpo estraneo; la sensazione permaneva nonostante il Partito Democratico sia una realtà composta da svariate correnti, tutte più o meno integrate.

La Cina Svaluta la Moneta, cosa comporta e conseguenze della svalutazione dello Yuan

L’economia cinese sta rallentando. Il governo cinese svaluta lo yuan ritenendola una soluzione a breve termine per la Cina, ma potrebbe avere effetti a lungo termine in Paesi se non interi continenti come l’Africa per il quale la Cina è il principale partner commerciale. Ma è chiaro che misure del genere sono pensate e realizzate principalmente per contrastare gli effetti che sul mercato hanno le politiche economiche degli Stati Uniti. Per capire meglio cosa succede e cosa comporta questo tipo di scelta, analizziamo più fattori sia endogeni che esogeni del fenomeno.

Svalutare la valuta di un Paese in modo così soggettivo è un’arma a doppio taglio. La svalutazione della valuta renderà le esportazioni cinesi più economiche e più competitive, rendendo le merci statunitensi più costose e meno competitive; le esportazioni di beni e servizi rappresentano il 20% del prodotto interno lordo della Cina, ma solo il 12% del PIL degli Stati Uniti. Quindi il danno che arrecherà alle esportazioni statunitensi è limitato. Quando un Paese svaluta la sua valuta, dovrà inevitabilmente affrontare il rischio di fuga di capitali. Questo è esattamente quello che è successo alla Cina nel 2015.

Guerra Commerciale USA-Cina: Cos’è, Cosa Comporta e Conseguenze

Negli ultimi anni la guerra commerciale tra Usa-Cina ha provocato una serie di conseguenze su scala globale, trasformando il mercato e rendendo sempre più aspro il rapporto tra le due potenze mondiali. All’inizio dell’Amministrazione Trump, il presidente americano ha reso nota la volontà di riportare gli Stati Uniti sul podio delle potenze economiche mondiali. Un desiderio lecito, visto che l’America ha visto il suo primato ridursi dal 40% al 10% in soli 60 anni. Una decrescita, quella del paese, che è stata maggiormente enfatizzata dall’incremento produttivo di paesi come India, Giappone e, ovviamente, la Cina.

Decreto Sicurezza e Immigrazione: il Testo e le Novità Introdotte

Nonostante il governo giallo-verde si sia insediato da non più di un anno, e ogni due per tre si parli di una possibile frattura tra la lega e il movimento cinque stelle, sembra proprio che voglia garantire la regolare durata della legislatura. Dopo il tanto atteso reddito di cittadinanza promesso e promosso da Luigi Di Maio, è arrivata la mossa di Matteo Salvini. É stato infatti definitivamente approvato, sia al Senato che alla Camera, il decreto sicurezza firmato dal Ministro dell’Interno che introduce importanti novità, soprattutto in materia di immigrazione e terrorismo ma non solo.

Immigrazione: le critiche mosse al decreto sicurezza e cosa prevede

Sembra proprio che il decreto sicurezza non sia stato accolto con moltissimo entusiasmo dalle varie forze politiche, soprattutto quelle di sinistra e da alcuni esponenti pentastellati che non si sono dimostrati affini al pensiero del Ministro dell’Interno in materia di immigrazione. Diverse le disposizioni messe in discussione e non molto apprezzate da una parte del mondo politico.

Siamo Europei, il Manifesto di Carlo Calenda: Cos’è, Adesione e Iscrizione

Il manifesto Siamo Europei, creato dall’ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda mira a riunire il centro sinistra in occasione delle prossime elezioni europee. In particolare l’idea di Calenda sarebbe quella di creare un unico schieramento da contrapporre a Visegrad ovvero l’alleanza tra Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia che ha una posizione sovranista, euroscettica e anti immigrazione.

Quali sono i principi del Manifesto di Carlo Calenda?

L’ex ministro, all’interno del suo manifesto, ha parlato dell’Italia come uno dei principali fondatori dell’Unione Europea, che nell’arco di ben 60 anni ha lavorato affinché quest’ultima si evolvesse. Calenda sostiene che il nostro Paese debba continuare a essere uno dei protagonisti dell’Unione per far si che si arrivi al grande obiettivo ovvero la nascita degli Stati Uniti d’Europa.Il politico ha poi continuato spiegando come il futuro dell’Italia, dal punto di vista economico e politico, dipenda fortemente dal raggiungimento di questo traguardo.

MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze: Funzioni e Ruoli

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è un importante apparato amministrativo della Repubblica Italiana, che si occupa di sovraintendere, in nome dello Stato, la politica economica e finanziaria, il bilancio e la politica tributaria del Paese.

Conosciuto con l’acronimo MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze esercita le sue funzioni secondo quanto stabilito dal Decreto legislativo n. 300 del 1999, che gli ha attribuito competenze in materia di politica economica, finanziaria, di bilancio, programmazione degli investimenti pubblici, gestione della spesa pubblica, politiche fiscali e tributarie, demanio e patrimonio dello Stato, catasto, dogane, programmazione di attività volte allo sviluppo economico del Paese o di una area geografica.

George Soros: Chi è, Cosa ha Fatto e Perché Matteo Salvini se la prende con Lui

George Soros è un imprenditore nato a Budapest, in Ungheria, ma naturalizzato statunitense. Dopo anni in cui fatica a trovare il lavoro, a seguito del conseguimento della laurea in Filosofia a Londra, Soros riesce ad ottenere un’occupazione in una banca commerciale nella capitale britannica. Da questo momento inizia la sua ascesa al mondo finanziario, grazie anche al fatto che riuscì a diffondere sempre più l’ideale di Popper basato sul modello di mercato e società aperta. Nel 1969 George Soros diede vita alla Soros Fund Management, ossia un fondo di investimento che negli anni ha assunto sempre maggiore rilevanza all’interno dei mercati finanziari fino a consentirgli di possedere un patrimonio stimabile oggi in circa 25 miliardi di dollari.

La sua influenza sul mondo finanziario

Uno dei momenti di maggiore influenza sul mercato finanziario mondiale da parte di George Soros è il 1992. Nel settembre di quell’anno infatti l’imprenditore ungherese diede inizio ad un attacco speculativo nei confronti della Lira italiana, che costrinse alla Banca d’Italia a reagire mediante una politica di svalutazione della moneta che comportò una perdita di oltre il 30% del valore della moneta. La conseguenza più grave di quest’azione finanziaria da parte di Soros fu l’uscita obbligata dell’Italia dal Sistema Monetario Europeo.

Argentina: la Banca Centrale alza i tassi al 60%

L’Argentina costituisce ormai da molti anni l’anello debole del mercato internazionale, il che significa che ogni qualvolta il mondo finanziario subisce uno scossone o una crisi, il paese latino finisce per risentirne il doppio rispetto agli altri stati. Il 29 agosto il peso argentino è arrivato a valere 0,027 dollari statunitensi, con un rialzo improvviso che si attesta intorno al 10% in soli due giorni. Tutto questo nonostante i disperati sforzi compiuti dal Banco Central di Buenos Aires finalizzati a sostenere la valuta nazionale.

L’origine della crisi

Poche settimane fa era stato annunciato uno storico accordo tra il governo del neoliberista Mauricio Macri, primo presidente non peronista dell’Argentina e leader del partito conservatore Proposta Repubblicana, e il Fondo monetario, che a giugno aveva cominciato ad erogare all’Argentina quindici miliardi di dollari come parte di un prestito più grande che sarebbe arrivato ad un totale di cinquanta.

Decreto Dignità di Di Maio, Cos’è e Cosa Prevede

Luigi Di Maio è pronto ad adottare al più presto il Decreto Dignità che, come dichiarato dallo stesso  ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, servirà “solo ed esclusivamente per ristabilire i diritti sociali dei cittadini”. Ma entriamo nei dettagli e scopriamo assieme i principali pilastri di questo decreto, ovvero meno burocrazia, disincentivare le delocalizzazioni, lotta alla precarietà e abolizione delle pubblicità sul gioco d’azzardo.

Addio a spesometro e redditometro

Partiamo dal primo punto che riguarda la burocrazia. A tal proposito, grazie al Decreto Dignità, si intende favorire l’attività di impresa eliminando spesometro, studi di settore e redditometro. “L’era della martirizzazione degli imprenditori – ha dichiarato Di Maio – è finita, ora avranno lo Stato dalla loro parte”.

Brexit: Cos’è e Conseguenze ad Oggi

Il termine brexit è formato dalle due parole Britan ed exit ed indica il processo che dovrebbe portare all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. La genesi della brexit risale al febbraio 2016 quando, l’allora primo ministro conservatore David Cameron, nel tentativo di presentarsi con maggiore peso al tavolo delle trattative per una rinegoziazione del trattato con l’unione Europea, decise di indire un referendum sulla permanenza nell’Unione.

Remain o Leave?

Lo stesso Cameron si era dichiarato a favore della permanenza, entrando a far parte della corrente cosiddetta del “remain”, ma non aveva tenuto conto della presa che le argomentazioni dello schieramento “leave” potevano avere sulla popolazione che abita nella provincia, nelle zone rurali o nelle periferie. La campagna elettorale è stata piuttosto accesa ed ha visto l’uso di toni a tratti quasi violenti, soprattutto da parte di alcuni esponenti del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (UKIP) di Nigel Farage, ed è stata segnata da un doloroso episodio di sangue: l’assassinio di una delle più convinte sostenitrici delle ragioni del “remain”, la deputata laburista Jo Cox. Contrariamente alle previsioni il referendum svoltosi il 23 giugno 2016 nel Regno Unito e a Gibilterra ha visto prevalere i favorevoli all’uscita dall’UE con il 51,9% dei voti, contro il 48,1% degli elettori che ha votato per la permanenza.