Se sei un lavoratore – dipendente oppure autonomo – e sei iscritto all’Assicurazione Generale Obbligatoria, potresti avere diritto alla pensione anticipata. Prima di parlartene, però, vorrei aprire una brevissima parentesi su che cosa sia l’Assicurazione Generale Obbligatoria o AGO, come è anche chiamata: si tratta di un istituto giuridico che ti tutela quando sei in condizione di fragilità e non puoi lavorare. Ad esempio, se subisci una lesione che ti rende invalido anche solo parzialmente, oppure quando non sei più giovanissimo o ancora se perdi il lavoro: in tutti questi casi l’AGO ti tutela. In Italia è l’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, a fare la parte del leone nella gestione di questa Assicurazione, ma per i liberi professionisti esistono delle forme sostitutive dell’AGO che sono comunque obbligatorie ai fini pensionistici.
Se vuoi usufruire della possibilità di andare in pensione anticipatamente, è bene che tu conosca quali sono i requisiti stabiliti dalla legge. Incominciamo la nostra analisi parlando del sistema misto, ovvero quello riservato a tutti i lavoratori che abbiano cominciato a versare i contributi prima del 31 dicembre 1995. Se rientri in questa casistica, sino al 31 dicembre di quest’anno puoi andare in pensione anticipatamente con il versamento di 42 anni e 10 mesi di contributi, nel caso tu sia un uomo, oppure 41 anni e 10 mesi nel caso in cui tu sia una donna: questi limiti sono validi soltanto in un caso, ovvero se dimostri di aver lavorato continuativamente per almeno 12 mesi prima di aver compiuto 19 anni. Per il 2019, invece, il requisito non è ancora stato fissato in via definitiva: bisognerà che i legislatori lo adeguino alla speranza di vita, calcolata sui dati ISTAT di quell’anno.