Differenze tra Brillanti e Diamanti: Ecco Quai Sono

Brillanti o diamanti? Questi termini vengono a volte considerati sinonimi, dando di fatto luogo ad un errore che genera molta confusione nei meno esperti. Se anche tu ti sei sempre interrogato sulla differenza, bene: ecco la risposta che cercavi. La distinzione è tanto semplice quanto immediata: utilizziamo la parola diamante per riferirci alla preziosa materia prima, mentre con brillante stiamo indicando il tipo di taglio. Ma andiamo più nel dettaglio e vediamo di scoprire qualcosa in più.

Le 4C di un diamante

Per 4C intendiamo le caratteristiche principali che presenta un diamante. Queste sono utilizzate per classificare e valutare la qualità del diamante stesso. Nello specifico, sono:

  • Carat (Peso in Carati): il peso – e conseguentemente la grandezza – di un diamante viene espresso in carati.
  • Clarity (Purezza): per purezza intendiamo il grado fino al quale il diamante è privo di imperfezioni. Tali imperfezioni, classificate tramite una scala di valutazione, possono diminuire la brillantezza e compromettere la struttura del diamante.
  • Colour (Colore): i diamanti possono presentarsi in colori diversi. Le tinte gialle o marroni sono sicuramente quelle più diffuse. Seguono poi i diamanti definiti incolori, molto più rari e – di conseguenza – più preziosi. Ci sono infine diamanti ancora più rari, che potrebbero presentarsi con tinte verdi, rosse, blu o ambra.
  • Cut (Taglio): il taglio, determinato dall’abilità dell’uomo, permette al diamante di riflettere la quantità massima di luce possibile.

Taglio a brillante

È proprio l’ultima delle quattro caratteristiche, il taglio, a cui noi ci riferiamo quando parliamo di brillanti. Il taglio è una delle caratteristiche più importanti per determinare la qualità di un diamante: le proporzioni, la simmetria, la lucidità, sono tutti elementi che concorrono a definire la capacità del diamante a riflettere la luce. Un taglio a brillante presenta 57 faccette, 58 se la punta ha ulteriori sfaccettature. Per questo motivo, il taglio a brillante permette al diamante di ottenere una luminosità superiore, rendendolo molto ricercato e prezioso. Non è un caso infatti che i diamanti con taglio a brillante vengano spesso usati negli anelli di fidanzamento.

Perché comprare un diamante con taglio a brillante?

Esistono numerosi tipi di taglio: tondo, princess, a goccia, a smeraldo, sono solo alcuni di quelli che possiamo nominare, di tutte le tipologie, però, quella a brillante è sicuramente la più diffusa. Non ci sono indicazioni particolari: la scelta è puramente soggettiva e dipende solamente dai tuoi gusti. Sicuramente, un diamante con taglio a brillante è tanto prezioso quanto costoso, prezzo sicuramente giustificato dalle qualità superiori di un prodotto elegante e ricercato.

Differenze tra Brillanti e Diamanti

Differenze tra Brillanti e Diamanti

Non solo diamanti

Il taglio a brillante può essere ritrovato – oltre che nei diamanti – anche in diversi tipi di gemma, in rubini, zaffiri o addirittura in alcuni pezzi di vetro. Attenzione ai furbetti: se sei sfortunato, potresti incappare in un rivenditore che tenterà di venderti uno zircone con un taglio a brillante. Infatti, ricordati che uno zircone è un minerale che – creato in laboratorio dall’uomo – ha un valore di molto inferiore rispetto al diamante, creato invece dalla natura. Anche per questo motivo, la prossima volta che ti recherai in gioielleria, assicurati di chiedere chiaramente un diamante con taglio a brillante, e non un brillante come fanno spesso molti clienti, i quali si potrebbero ritrovare con qualche brutta sorpresa!

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