Il Debito Pubblico Italiano ha raggiunto il suo massimo storico proprio a luglio 2018, toccando per la prima volta i 2.341,7 miliardi di euro aumentando esponenzialmente di quasi 18 miliardi nel giro di un mese. Prima di procedere con l’illustrazione dell’andamento storico, ci teniamo a ricordare cosa sia effettivamente il Debito Pubblico di uno stato ed in che modo esso influisca con il dato indicativo finale della salute e il benessere economico di un certo paese.
Il Debito Pubblico in economia è l’indice indicativo di un debito dello Stato nei confronti di altri enti internazionali ed esteri. In altre parole la cifra indicata dal debito è il corrispettivo di tutti i fondi ottenuti dallo Stato Italiano al fine di colmare il deficit riscontrato nel bilancio statale di fine anno. I dati ISTAT relativi all’andamento storico del Debito Pubblico Italiano rivelano come nel corso di 40 anni l’indice sia cresciuto di oltre il 98% sino ad arrivare alla cifra attuale di ben oltre 2.2 miliardi. Com’è stato possibile tutto ciò?
ANDAMENTO STORICO E RAGIONI DELL’AUMENTO
All’inizio degli anni 60 a seguito della promulgazione e creazione di istituzioni mirate al garantire un certo stato di benessere egualitario in tutta la comunità il nostro paese ha intrapreso un percorso di acquisti e riforme che hanno provocato la nascita di una spesa pubblica non indifferente. Dapprima contenuto questo indice di indebitamento ha raggiunto picchi esorbitanti nel corso delle varie amministrazioni governative, senza mai toccare tuttavia un livello preoccupante come quello degli ultimi mesi.
Le ragioni di tale indebitamento vanno ricercate in uno sforzo sempre maggiore del paese di tenere il passo con gli altri modelli statali europei, di adeguarsi ai ritmi imposti dall’evoluzione generale dell’economia pur mantenendo una propria identità finanziaria nazionale. L’inflazione che, come ricordiamo, corrisponde all’aumento dei prezzi seguito da una conseguente svalutazione del potere d’acquisto della moneta, ha anch’essa raggiunto dei picchi notevoli assestandosi nel giro di questi anni all’1,2%, dato non troppo positivo dato che nel biennio precedente aveva raggiunto il -0,1%.
DEBITO PUBBLICO ITALIANO DAL 2010 AL 2017
All’inizio del 2010 sotto il governo Berlusconi il Debito Pubblico Italiano raggiunse i 1,851 miliardi di euro, raggiungendo per la prima volta un livello preoccupante ed una percentuale del 85% in più rispetto all’indice registrato all’inizio degli anni settanta sotto il governo Rumor. Tuttavia l’indice di inflazione registrato proprio alla fine del governo aveva un indice pari all’1,6%, relativamente contenuto soprattutto se paragonato all’indice iniziale del 5,1%.
L’aumento così rapido registrato subito dopo ha presentato al mondo una nuova situazione economica dell’Italia, più complessa e a rischio di quanto non pensassimo e che nel giro di pochi anni si prevede potrebbe raggiungere i 2 mila miliardi, i quali ricordiamo rappresentano il tetto massimo raggiungibile. Dal 2013 al 2017 l’ammontare del debito ha raggiunto il valore da noi presentato in precedenza, con uno sbalzo impressionante se pensiamo che in soli 4 anni è cresciuto di ben oltre 400 milioni, senza contare l’aumento dell’indice di inflazione che sembrava a noi tutti essersi finalmente stabilizzato.