Il Coronavirus ha portato svariate attività commerciali, comprese quelle operanti nel settore turistico, a una chiusura anticipata e prolungata, che ha mandato in crisi le varie imprese. Proprio per tale motivo il Governo ha deciso di emanare un decreto il cui obiettivo è quello di limitare le spese di gestione delle strutture produttive.
Gli affitti delle attività commerciali e il credito d’imposta
Nel nuovo provvedimento ideato dal Governo spicca, in qualità di voce principale, quella relativa al credito d’imposta sugli affitti mensili per negozi e strutture ricettive, con lo scopo di agevolare la ripartenza delle suddette attività e fare in modo che le spese non abbiano un impatto negativo sulle suddette aziende. Il Governo ha pensato a uno sgravo del 60% sui costi dell’affitto mensile che devono sostenere i titolari delle suddette attività commerciali.
A chi è riservato lo sgravo d’imposta sugli affitti mensili
Qualora tu abbia un negozio oppure un’impresa o sei un albergatore, devi conoscere quali sono i diversi criteri che ti consentono di accedere a questo sgravo e come utilizzarlo. Per quanto concerne i criteri, il Governo ha voluto precisare che qualora il solo affitto che viene preso in considerazione è quello dei locali commerciali.
Che la tua impresa svolga un’attività artigianale oppure si occupi della vendita al dettaglio di prodotti appartenenti a diversi settori merceologici, è importante che il pagamento dell’affitto sia riferito a tale locale. Nel decreto viene precisato anche che lo sgravo può essere sfruttato da parte tua pure nel momento in cui eserciti un’attività da singolo professionista: per esempio se sei un avvocato che ha deciso di stipulare un contratto di locazione e quell’edificio diviene il tuo ufficio, puoi usufruire dello sgravo fiscale.

Un altro dettaglio importante che devi tenere a mente consiste nel volume di affari annuale che riguarda la tua attività: lo sgravo viene concesso solo ed esclusivamente qualora tu abbia registrato un volume di affari inferiore ai cinque milioni di euro, i quali devono fare riferimento allo scorso anno. Inoltre il Covid19 deve aver avuto un impatto negativo sulla tua attività: nel decreto viene spiegato che la tua attività deve aver registrato un calo del 50% minimo per quanto concerne gli incassi ottenuti rispetto al mese precedente. Se a gennaio hai registrato un totale di 20 mila euro, il mese successivo tale importo deve essere pari o inferiore ai 10 mila euro.
Per quanto concerne invece le strutture alberghiere, il volume d’affari non viene preso in considerazione.
Come richiedere l’agevolazione e come sfruttarla
Per quanto riguarda la richiesta dello sgravo il Governo non ha ancora reso note le tempistiche di richiesta e dove scaricare e inviare il suddetto modulo, perciò bisogna attendere ancora qualche giorno prima di ricevere tutte le informazioni utili per ottenere questa riduzione dei costi. Il credito di imposta può essere direttamente intestato al proprietario del locale dove tu svolgi la tua attività. Questo sgravo non è cumulabile con altre agevolazioni come quelle previste dal decreto Cura Italia.