Il decreto n.70 del 3 Maggio 2018 e successivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 Giugno ha stabilito come funziona ed a chi è rivolto il conto corrente bancario scontato indirizzato ai correntisti che hanno dei redditi bassi o sono appartenenti a delle categorie di reddito socialmente svantaggiate. Vediamo come funziona e quali sono le caratteristiche di tale Conto Base.
Il Conto Base è un particolare tipo di conto che è indirizzato a particolari categorie di consumatori che si trovano in condizioni di reddito svantaggiate, rispondendo così alla finalità di favorirne l’inclusione sociale nella società. Il Conto prevede grazie al pagamento di un canone annuo prestabilito un numero prestabilito di operazioni da effettuare, senza ulteriori addebiti di costi. Le operazioni garantite sono quelle tipiche che risultano sufficienti a coprire le esigenze di tali categorie di consumatori.
Beneficiari e requisiti da possedere per accedervi
Per accedere al Conto base si devono rispettare determinati requisiti di tipo economico. I consumatori devono avere un reddito ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) che è inferiore agli 11.600,00 euro debitamente certificati. Coloro che richiedono l’apertura di tale conto devono presentare una certificazione dove si dichiara che non posseggono un altro tipo di conto e successivamente devono comunicare al proprio istituto di credito entro il 31 maggio di ogni anno il proprio ISEE annuale.
Possono accedere al conto anche i pensionati, i quali devono avere un trattamento pensionistico certificato dall’ente erogatore di importo annuo fino ai 18.000 euro lordi. Come per i consumatori tradizionali anche i pensionati devono entro il 31 maggio di ogni anno comunicare l’importo del proprio trattamento pensionistico.
Operazioni e servizi forniti con il conto low cost
Come accennato il numero di operazione comprese nel conto base e nel pagamento del canome è predeterminato. Ricapitolando per i consumatori i prelievi massimi di contante consentiti allo sportello sono 6, mentre sono illimitati i prelievi che si possono fare allo sportello bancomat della propria banca. Per quanto riguarda i prelievi effettuabili su una banca diversa dalla propria il numero massimo è di 12 operazioni consentite, mentre gli addebiti diretti tramite il sistema interbancario SEPA sono illimitati. I bonifici che possono pervenire sul conto sono al massimo 36 annui, compresi quelli riguardanti gli stipendi e le pensioni.
Dal lato dei bonifici di tipo ricorrente il numero massimo delle operazioni possibili è fissato in 6 bonifici, mentre per tutti gli altri tipi il numero massimo possibile è fissato a 6. I versamenti in contati od assegni possibili nel conto base sono 12 mentre sono illimitati i pagamenti che avvengono tramite il bancomat e sono gratuite tutte le operazioni che riguardano l’emissione, il rinnovo o la sostituzione della scheda bancomat stessa. Per quanto riguarda invece i pensionati che hanno un importo annuo lordo sino ai 18.000 euro i prelievi contanti allo sportello consentiti sono 12, mentre sono illimitati quelli presso la banca presso la quale si è titolari del conto. Per una banca diversa i prelievi bancomat consentiti sono 6, mentre sono sempre illimitati gli addebiti diretti tramite il SEPA ed i bonifici in arrivo comprensivi di quelli riguardante la pensione.
Per tutti gli altri bonifici di tipo ricorrente ed i versamenti in contanti ed assegni il numero massimo fissato è di 6 operazioni. Come per i gli altri consumatori anche per i pensionati sono illimitate le operazioni di pagamento con il bancomat e sono senza costi ed illimitate le operazioni di emissione, sostituzione e rinnovo della propria carta bancomat. Qualora si vogliano avere maggiori operazioni disponibili rispetto al conto base si dovranno sostenere delle spese aggiuntive.
Tuttavia come contenuto nel testo della legge che istituisce il conto, il costo del canone annuo deve essere comunque ragionevole e coerente con i criteri di inclusione sociali per il quale esso è stato istituito. In termini pratici questo vuol dire che la banca non può applicare delle spese ai clienti che siano superiori alla media delle spese applicate nel semestre precedente per effettuare le operazioni sul proprio conto. Ovviamente tale criterio viene applicato anche per determinare il costo delle operazioni aggiuntive.
Nonostante gli istituti di credito tendano ancora a favorire i propri prodotti a scapito del conto base, tale possibilità può garantire ottimi vantaggi per le categorie di consumatori e pensionati che hanno i requisti per usufruirne. E’ sempre buona norma chiedere alla propria banca, se si hanno i requisiti contenuti nella legge, di poter usufruire del conto corrente scontato in luogo dei più costosi conti corrente di tipo tradizionale.