Il Governo ha concluso la trattativa con le principali sigle sindacali italiane che prevede la regolamentazione e la successiva assunzione di oltre 50 mila unità, nel modo che descriveremo nei paragrafi seguenti, cui seguiranno le reazioni dei firmatari dell’accordo.
Concorso ordinario dei docenti
Si prevede l’istituzione di un concorso ordinario per 25 mila docenti, finalizzata all’assunzione effettiva. Oltre questo saranno ulteriormente valorizzate le figure dei direttori dei servizi generali, che avranno accesso ad un concorso specifico per la loro funzione. Verrà istituito a parte un tavolo per la trattativa relativa ad i diplomati magistrali, che non sono ancora stati presi in considerazione.
Concorso straordinario dei docenti
Verrà istituito anche un concorso straordinario destinato ai docenti precari con 36 mesi di servizio. La previsione di adesione al concorso è di 70 mila unità aventi diritto, ma la cifra che potrà essere abilitata all’insegnamento ed assunta con supplenza da settembre 2020 a giugno 2021 sarà di 24 mila docenti.
Il concorso prevederà una domanda chiusa finale, a termine del test ed il punteggio da raggiungere per superarlo sarà pari a 7/10. Anche il reclutamento ed il conseguimento dell’abilitazione saranno modificati.
Reazioni del Ministro e delle sigle sindacali
Il Ministro Lorenzo Fioramonti si è detto soddisfatto dell’accordo raggiunto, rimarcando come questa soluzione sia il risultato pratico che contrasta con le idee mai realizzate che sono state espresse nei precedenti Governi. Le sigle sindacali Cisl, Cgl e Uil si dicono particolarmente contente della pianificazione che è stata decisa, esprimendo come questa mediazione sia frutto del bisogno di regolarizzare, almeno in parte, la situazione relativa agli insegnanti precari in Italia.
L’unica che non esprime piena soddisfazione è Elvia Serafini, segretaria della Snals: sostiene che la soluzione sia stata trovata solo per una parte dei docenti precari, senza aiutare anche quella sezione che rimane fuori dal progetto di legge. Si puó dedurre che, generalizzando i giudizi, che l’accordo raggiunto sia positivo nella sua totalità, perchè provvede alla sistemazione di 50 mila unità docenti, mediante diverse tipologie di concorsi.
Difficoltà dell’anno scolastico 2019/2020
Queste decisioni relative alle moltiplicazioni delle assunzioni, giungono a termine di una trattativa iniziata ad aprile dal precedente Governo e che non ha avuto compimento nell’atto pratico. L’anno scolastico attuale, cioè 2019/2020, è iniziato nonostante la difficoltà degli istituti scolastici a rintracciare i docenti e le turnazioni sono state adattate alle problematiche riscontrate, causando notevoli disguidi e ritardi.
Il disegno di legge che sarà messo a punto a seguito dell’accordo, avrà priorità nell’approvazione, proprio per evitare che la situazione di quest’anno si ripeta l’anno prossimo o negli anni che vengono.
Si attende il disegno di legge
Si attende quindi che l’accordo che é stato raggiunto diventi effettivo, attraverso le pratiche politiche e burocratiche che devono essere superate, per il benessere della categoria docente e per una migliore scolarizzazione degli alunni interessati, che non dovranno vivere le difficoltà riscontrate quest’anno.