Tra i vari provvedimenti assunti dal governo per permettere a famiglie e imprese di superare la fase più difficile degli effetti economici derivanti dalla pandemia da coronavirus, c’è anche la possibilità di chiedere la sospensione del mutuo, mediante accesso al Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa già introdotto con la l. n. 244/2007.
Cerchiamo dunque di comprendere quali sono le modalità con cui poter richiedere la sospensione del mutuo casa e quali sono i requisiti utili per poterla ottenere.
Modulo sospensione mutuo casa
Il modulo della sospensione del mutuo casa è a disposizione sul sito internet del Ministero dell’Economia (qui).
Si tratta di un modulo molto semplice, che si basa principalmente su una dichiarazione sostitutiva e che, dunque, non richiede alcuna certificazione. Peraltro, la maggior parte delle banche si sono organizzate per permettere lo scambio di tale modulistica direttamente a distanza. Dunque, nella grande maggioranza dei casi non sarà nemmeno necessario recarsi presso il proprio istituto di credito per ottenere la sospensione delle rate.
Il modulo è così organizzato:
- una prima parte dedicata all’identificazione del richieste e degli intestatari del mutuo;
- una seconda parte con la dichiarazione di possesso dei requisiti (ne parleremo nel prossimo paragrafo);
- una terza parte legata alla formulazione della richiesta e alla sottoscrizione.
Requisiti per accedere alla sospensione del mutuo
Chiarito quanto sopra, e ribadita la semplicità di compilazione della domanda di sospensione del mutuo, non ci rimane che cercare di comprendere quali siano i principali requisiti da rispettare.
Ebbene, i casi che consentono l’accesso alla sospensione del mutuo sono 6:
- Cessazione del rapporto di lavoro dipendente e stato di disoccupazione. Bisognerà allegare al modulo la copia della lettera di licenziamento e, in caso di contratto a tempo determinato, anche la copia del contratto, oltre a eventuali comunicazioni di interruzione del rapporto.
- Sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni lavorativi consecutivi, con attualità dello stato di sospensione. Si dovrà allegare copia del provvedimento amministrativo di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito, copia della richiesta del datore di lavoro di ammissione al trattamento di sostegno al reddito, copia della dichiarazione del datore di lavoro che attesti la sospensione dal lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore, e con l’indicazione del numero di giorni lavorativi consecutivi di sospensione.
- Riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni lavorativi consecutivi, pari ad una riduzione almeno pari al 20% dell’orario complessivo con attualità della riduzione di orario. A tal fine bisognerà allegare copia del provvedimento amministrativo di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito, copia della richiesta del datore di lavoro di ammissione al trattamento di sostegno al reddito, copia della dichiarazione del datore di lavoro, resa ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, che attesti la riduzione dell’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore, con l’indicazione sia del numero di giorni lavorativi consecutivi di sospensione sia della percentuale di riduzione dell’orario di lavoro
- per il lavoratore autonomo e per il libero professionista, la riduzione media giornaliera del proprio fatturato rispetto al periodo di riferimento, registrato in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, superiore al 33% del fatturato medio giornaliero dell’ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus;
- Morte del mutuatario o cointestatario del mutuo;
- Riconoscimento di handicap grave, con invalidità civile non inferiore all’80 per cento per il caso di insorgenza di condizioni di non autosufficienza. Si allega in questo caso il certificato rilasciato dall’apposita commissione istituita presso l’ASL competente per territorio che qualifica il soggetto quale portatore di handicap grave o invalido civile (da 80% a 100%).
Come presentare il modulo
Il modulo deve essere presentato al proprio istituto di credito con le modalità previste da quest’ultimo. Considerato che ogni banca ha previsto le sue regole specifiche, consigliamo gli interessati a contattare la propria filiale.