La scelta di investire in BTP alla fine paga? Sono in molti gli investitori e i risparmiatori che si pongono il suddetto quesito. In questo articolo, cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento, mettendone in luce i vari aspetti. Partiamo subito con la definizione dei BTP.
Cosa sono i BTP? Per BTP si intendono i Buoni del Tesoro Poliennale. Sostanzialmente, trattasi di certificati di debito, emessi dallo Stato Italiano, la cui scadenza è sempre superiore all’anno solare. A negoziarli è il Mercato generale dei Titoli di Stato per tutte quelle somme di importo maggiore a 2,5 milioni di euro. Tocca invece al Mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato (MOT) occuparsi della loro negoziazione per quei lotti di somme inferiori.
BOT da sempre sinonimo di sicurezza
La prima parola che in genere si tende ad associare in un investimento in BTP è sicurezza. Nell’immaginario collettivo, infatti, tutti quei risparmiatori che si sono accontentati di profitti bassi, ma sicuri hanno sempre optato per questa forma di investimento. Il problema, però, è che anno dopo anno i rendimenti dei BTP hanno finito inevitabilmente per assottigliarsi. Il loro calo è stato a tal punto brusco che oramai questa forma di investimento viene fatta allo scopo esclusivo di salvaguardare i propri risparmi, evitando di accantonare i soldi sul conto bancario.
La logica di funzionamento dei BTP è la suddetta: ogni semestre, i BTP pagano cedole posticipate. Queste non sono altro che l’interesse, il cui calcolo viene effettuato sul valore nominale del titolo. Il rendimento del BTP è però composto non solo dalla cedola, che come abbiamo visto costituisce solo l’interesse, ma dal guadagno o dalla perdita alla scadenza.
Quando conviene investire in BTP?
Essendo il classico porto tranquillo dove investire i risparmi di una vita, senza naturalmente aspettarsi lauti guadagni, i BTP sono la forma di investimento migliore per chi intende investire nel lungo periodo. Sotto questo punto di vista, la migliore opportunità al momento è data dai BTP 2037 che ogni 6 mesi consentono di incassare una rendita fissa. Sotto questo punto di vista, sono altamente consigliabili anche i BTP 2046 e i BTP 2047, specie se hai un cospicuo capitale e decidi di non usufruirne per un lasso di tempo a lungo termine. Il rendimento alla fine sarà maggiore.
Puntare, infatti, su un disinvestimento anticipato non si rivelerebbe una mossa redditizia. Anzi, tutt’altro, specie a fronte di possibili rialzi dei tassi di mercato che comporterebbero un abbassamento del valore dei BTP e, di conseguenza, in conto capitale si registrerebbe la più classica delle perdite. Il vantaggio di optare per i BTP? Non c’è bisogno di fare analisi di mercato o previsioni sull’andamento di uno scenario, contraddistinto oggi più che mai da oscillazioni e da instabilità. Il top per chi non ha particolari conoscenze in materia e per chi non ha tempo di approfondire la tematica. Insomma, l’antitesi del trading online e del forex, dove invece la percentuale di rischio è molto più alta e direttamente proporzionale alla possibilità di registrare lauti profitti.
Previsioni BTP: il parere degli analisti di Morgan Stanley
Stando al parere degli analisti di Morgan Stanley, in materia di previsioni BTP, il prossimo triennio per il Belpaese sarà tutto in salita. Il rapporto deficit-PIL pari al 2,4% risulta tre volte superiore a quello del precedente Governo. Il saldo negativo dovrebbe essere maggiore rispetto alle aspettative iniziali. Inoltre, l’Italia è in uno scenario di incertezza totale. Gli analisti della banca statunitense sottolineano che a fronte di assenza di variazioni del deficit per il prossimo triennio, abbassare il debito pubblico sarà ardua impresa. Gli investimenti pubblici vengono giudicati positivamente, ma la diminuzione del carico fiscale, soluzione necessaria per migliorare la nostra economia, al momento è un miraggio. L’importante sarà non sforare nei conti pubblici e verificare se le misure di copertura, a partire da quella che è stata ribattezzata come pace fiscale, si riveleranno mosse indovinate.

Come Investire in BTP
Conclusioni
Investire in BTP può essere per te conveniente, solo se non hai l’ambizione di aspettarti lauti profitti, ma soltanto certezza. Se ti accontenti, quindi, al quesito <<Conviene investire in BTP?>> rispondiamo in maniera affermativa. Viceversa, se vuoi maggiori profitti, è meglio optare per altre soluzioni, a partire dai conto depositi che offrono rendimenti superiori.
Tirando le somme, dopo il periodo iniziale di boom, i BTP non sono stati considerati dagli italiani come la forma di investimento primaria, eccezion fatta per i pensionati, disposti ad accontentarsi di pochi profitti, ma sicuri. Il motivo di questa scarsa appetibilità è imputabile esclusivamente ai rendimenti davvero ridotti all’osso. Se vuoi profitti maggiori, limitarsi ai BTP sarebbe di sicuro poco ambizioso. Diverso, come abbiamo visto, il discorso delle lunghe scadenze. Ma questo è possibile solo se hai alle spalle un solido capitale e, da una parte, intendi aspettarti una rendita.