Come Investire 2000 Euro: Le Migliori Soluzioni per Chi Dispone di Questa Somma

Un importo di 2.000 euro può essere considerato una buona base di partenza per un risparmiatore, desideroso di investire. Le alternative sul come farlo sono davvero molteplici. Da un lato, vi sono soluzioni conservative che assicurano tassi di interesse irrisori che, però, sono meglio di nulla. Dall’altro, invece, soluzioni più speculative che assicurano rendimenti potenzialmente superiori, ferme restando le dovute soglie di rischio.

Stabilire una strategia di investimento è fondamentale per veder fruttare il capitale. In primo luogo, è opportuno definire al meglio gli obiettivi che si desidera raggiungere. Che ritorno sull’investimento ci si aspetta? Se si è particolarmente audaci, l’obiettivo di veder moltiplicare il capitale investito, per quanto ambizioso, non è di certo un’utopia. Se invece si ama di meno il rischio, ci si può tranquillamente accontentare di percentuali di resa minime. Da come si impostano gli obiettivi da raggiungere, dipende la strategia di investimento che si persegue.

Molto importante, oggigiorno, è la strategia di diversificazione. Anche se si tratta di una somma non di certo proibitiva, come 2.000 euro, è opportuno non investire tutto su un’unica opzione. I 2.000 euro andrebbero divisi in quote minori, in modo da compensare possibili errori con decisioni almeno in linea teorica corretta. Anche le tempistiche sono importanti. Quanto deve durare il piano di investimento? Per cifre non elevate, come 2.000 euro, la soglia dei 12 mesi rappresenta un giro di boa importante.

Perché conviene investire

Di vantaggi nell’effettuare investimenti ce ne sono a iosa: in primo luogo, se i risultati ottenuti entro il lasso di tempo di riferimento si sono dimostrati ottimi, a beneficiarne è il benessere e il tenore di vita. Ci si può concedere qualche lusso in più, qualche extra o investire in soluzioni che offrono rendimenti ancora migliori. Per molti, investire, può essere una valida opzione per integrare lo stipendio o la pensione. In questo caso, si è soliti veder crescere il proprio patrimonio passo dopo passo, raggiungendo obiettivi di breve e medio periodo.

come investire 2000 euro
Come investire 2000 euro

Soluzioni di investimento comuni

Investire 2.000 euro in banca è un’opportunità per poter contare su percentuali di interesse che, però, sono decisamente inferiori rispetto al passato. I conti deposito vincolati consentono di immobilizzare i risparmi che vengono trattenuti dalla banca per un intervallo di tempo, al fronte del rilascio di interessi. Piccole percentuali rilasciate in cambio del non poter prelevare la somma prima della naturale scadenza del periodo sottoscritto. In genere, il periodo minimo va da 3 mesi sino a decenni. A fronte di un intervallo di tempo superiore, gli interessi sono superiori. Tuttavia, in raffronto ad anni addietro, i conti deposito non sono poi così convenienti.

Anche i titoli di Stato costituiscono un’opzione in relazione a come investire 2.000 euro. Sono sempre gli istituti bancari a mettere a disposizione per l’acquisto quest’opzione. L’orizzonte temporale per poter guadagnare percentuali di interesse degne di nota è il medio o lungo periodo. Attenzione, poi, la meritano di sicuro anche i fondi gestiti. Certo, vi sono commissioni di gestione da affrontare e tutta una serie di requisiti d’ingresso. Tuttavia, le possibilità di ottenere profitti interessanti, partendo da importi contenuti come 2.000 euro, non mancano di certo.

Anche le Poste Italiane si dimostrano un’alternativa valida per investire 2.000 euro. Sono infatti anni che propongono un modello di business incentrato sulla diversificazione. Ragion per cui, andando oltre ai classici conti correnti, è possibile custodire i propri fondi tramite Buoni Fruttiferi Postali oppure obbligazioni: in rapporto alla prima tipologia di investimento, un investimento di 2.000 euro garantisce lo 0,30% annuo lordo. La proroga può essere tutt’al più ventennale. Per ciò che concerne la seconda opzione, conviene recarsi presso la filiale di Poste Italiane più vicina e chiedere informazioni circa le potenziali percentuali di resa, tenendo conto dell’orizzonte temporale.

Investimenti e trading online

Tutte le soluzioni fin qui prospettate, a fronte di un investimento di 2.000 euro, consentono di guadagnare piccole percentuali di resa, ma non rappresentano alcuna svolta per il risparmiatore. Anni addietro di sicuro il capitale sarebbe fruttato di più. Per guadagnare introiti superiori, il canale online non va affatto trascurato.

Nell’era dell’e-commerce, l’apertura di uno shop online costituisce un’opportunità unica di fare soldi. I costi iniziali da supportare, infatti, non sono di certo proibitivi: bastano un abbonamento per un servizio di hosting, meglio se con i data center in Italia, e una certa competenza nel saper fare trading sugli oggetti in vendita, vale a dire sullo scovare gli articoli che si vendono facilmente nel mondo del web. Prodotti di nicchia facilmente rivendibili vanno considerati così come i blog tematici per via delle promozioni e delle affiliazioni. Infine, impossibile non tenere conto dei grandi marketplace virtuali che fungono da cassa di risonanza per ciò che si desidera mettere in commercio: Amazon ed e-Bay sono esempi a tema.

Tra le novità che vanno per la maggiore negli ultimi anni in materia di investimenti, si distingue il crowdfunding: si stanzia un importo di denaro per finanziare progetti di terze parti in cambio di una percentuale di resa. Il sistema di crowdfunding si è evoluto a tal punto che vi sono svariate alternative da mettere nel mirino.

Nello specifico, il crowdfunding immobiliare, vale a dire lo stanziamento di fondi per la costruzione di immobili e di abitazione, in cambio di percentuali che variano in rapporto alla natura del progetto. Poi, è la volta del crowdfunding a prestito, noto anche come lending crowdfunding. Chi lo richiede, si serve della somma stanziata per aprire start-up innovative. In cambio, poi, propone l’erogazione di tassi di interessi attivi. L’equity crowdfunding è poi molto in voga, visto che consente all’investitore di stanziare 2.000 euro o altri importi in partecipazioni societarie appena costituite.

Poi c’è il trading online, materia molto spinosa e per pochi. Occorrono doti finanziarie fuori dal comune per sapersi districare fra criptovalute, indici di Borsa, materie prime, titoli azionari ed ETF. Le piattaforme demo, oggigiorno, consentono di partire da zero e di accumulare esperienza, anche dagli errori, perché si simula come sarebbe andato quel determinato investimento, se fosse stato reale. Il tutto, ovviamente, anche partendo da depositi bassi, come 2.000 euro, e all’insegna della più assoluta autonomia.

Piattaforme su cui investire

eToro e Moneyfarm, nel caso specifico, sono due piattaforme di successo su cui può aver senso investire. eToro, broker israeliano, protagonista sul mercato del trading, propone una piattaforma multi-asset altamente intuitiva che ha rivoluzionato l’intero comparto FinTech. Fare social trading, trading sui CFD, investire in azioni e criptovalute, grazie a eToro, non sarà mai stato così semplice. In termini di sicurezza, di facilità d’uso, di scelta di prodotti e borse, di semplicità di fare trading da mobile, eToro non è seconda a nessuno. Anche Moneyfarm, sebbene costi relativamente sopra alla media, si dimostra un’opzione interessante per investire cifre contenute come 2.000 euro. L’interfaccia è ottima così come il servizio di assistenza i clienti. I rendimenti sono meno ballerini che altrove, a fronte di rendimenti comunque interessanti. Per numerosi addetti ai lavori, Moneyfam può essere la piattaforma migliore per investire, se non si è esperti.

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