L’Italia sta affrontando un periodo delicato sul piano economico. Uno spread altalenante e una legge di bilancio bocciata fanno temere ai più che possa tornare l’incubo del prelievo forzoso sui conti correnti ed è inevitabile una grande preoccupazione in merito. C’è pero la possibilità che tu possa evitare il prelievo in maniera completamente legale.
Prelievo forzoso sui conti correnti, esiste il rischio di una patrimoniale?
Che tu sia, o meno, un appassionato di politica avrai certamente sentito parlare, attraverso i telegiornali, del periodo buio, sotto il piano economico, che sta affrontando l’Italia. La tassa patrimoniale e, di conseguenza, il prelievo forzoso sui conti correnti degli italiani è uno degli argomenti che maggiormente stanno a cuore ai risparmiatori. Il Presidente del Consiglio Conte ha chiarito che nel 2019 non ci sarà alcuna tassa patrimoniale parlando, invece, di tagli alla spesa che verranno effettuati nel momento della difficoltà.
Se ci fosse, però, una patrimoniale hai idea di cosa significherebbe? Un provvedimento di questo tipo andrebbe a colpire il patrimonio di ogni contribuente, quindi anche il tuo, in maniera indipendente dai redditi percepiti. I risparmi di tutti gli italiani che, per il secondo trimestre del 2018, sono stati calcolati in 4.300 miliardi sarebbero la fonte principale di finanziamento per lo stato italiano. Dovresti, dunque, abituarti all’idea che i tuoi depositi che un tempo potevi considerare sicuri al 100%, possono sempre essere confiscati.
Come difendersi in maniera legale dal prelievo forzoso sui conti correnti
Ti starai sicuramente chiedendo se esiste e quale possa essere un metodo legale per salvaguardare i tuoi depositi da un prelievo forzoso. La risposta è positiva. Ci sono dei comportamenti che, se attuati, possono permetterti di metterti al sicuro da un’eventualità di questo tipo nonostante ancora sia solo un’ipotesi sulla quale nessuno può dare una conferma. Sicuramente diventa fondamentale che tu sappia scegliere una banca davvero sicura nonostante è chiaro che non sia semplice da valutare. In uno scenario tutt’altro che tranquillo, comunque, quali sono i comportamenti da seguire per limitare al massimo i danni di una patrimoniale improvvisa? Si possono distinguere in 9 punti di cui puoi prendere nota.
- La prima mossa che puoi attuare è quella di attuare una diversificazione dei tuoi risparmi. Come puoi farlo? Ti basterà aprire più depositi in banche differenti e, soprattutto, in Paesi diversi. In questo modo il crash eventuale di un istituto bancario o dell’economia di un Paese non inciderebbe su tutti i tuoi risparmi.
- Prima di aprire un conto corrente ed affidare i tuoi depositi ad una banca, valutane correttamente lo stato di salute. Per farlo puoi informarti anche online attraverso i vari forum o chiedere il parere del personale specializzato.
- Devi cercare quanto più possibile di mantenere i controlli dei tuoi asset in modo da ridurre al massimo i rischi di amministratori.
- Se possiedi un certo quantitativo d’oro puoi salvaguardarti da un eventuale prelievo forzoso.
- Per il momento lascia perdere l’idea di investire in prodotti con un elevato rischio come ad esempio gli Etf (Exchange traded fund) o qualunque prodotto strutturato.
- Tieni sempre sotto stretto controllo quella che è la stabilità economica della banca o dell’istituzione a cui vuoi affidare i tuoi risparmi.
- Allo stesso modo, monitorizza la politica di ogni Governo sia riguardo agli istituti bancari che i relativi depositi.
- Può sembrarti banale ma è fondamentale: prima di aprire il tuo nuovo conto corrente leggine attentamente i termini e le condizioni.
Uno sguardo al passato: Cipro e la crisi del 1992
Avrai saputo che solo pochi mesi fa, a marzo, i correntisti di Cipro hanno subìto il prelievo forzoso di fondi dal proprio conto corrente. La prima volta in assoluto che un evento di questo tipo ha interessato Cipro e la prima volta che il Governo ha messo le mani in tasca ai correntisti per risollevare le sorti delle banche. E in Italia non sarebbe la prima volta. Ricordi quanto accaduto nel 1992? Più di 25 anni fa il governo Amato, a causa di una forte crisi dovuta alla svalutazione della lira, è ricorso al prelievo forzoso sui conti correnti degli italiani con una percentuale del 6 per mille. Ancora oggi, l’ex Presidente del Consiglio Amato ha definito il prelievo forzoso un “male necessario”.