Come Diventare Broker Assicurativo: Percorso di Studi e Quanto Si Può Guadagnare

In questa guida andiamo ad analizzare la figura del broker assicurativo. Quali sono i suoi compiti, quanto è il suo stipendio, perché è una figura riconosciuta? Questi sono soltanto alcuni dei quesiti a cui andremo a rispondere in questo articolo. Si tratta infatti di una figura professionale molto richiesta in Italia. I giovani che escono dalle Università di Economia sono sempre più affascinati dall’intraprendere una professione che oggi, a differenza di quello che accadeva negli anni ’60 e ’70, sta iniziando ad abbracciare anche i privati e non più la sola sfera imprenditoriale.

Chi è il broker assicurativo?

Prima di andare a conoscere le varie sfumature della figura del broker assicurativo, è importante partire dal suo significato, per inquadrare meglio le mansioni che può svolgere. Come si può intuire dal nome, l’offerta di un broker assicurativo è incentrata nell’ambito assicurativo. Il lavoro del broker consiste nell’analizzare le esigenze dei clienti sul versante assicurativo, monitorare lo scenario di mercato per individuare le opportunità più convenienti per i clienti, identificare i potenziali rischi che possono ostacolare la buona riuscita della soluzione proposta, gestire i contratti con le assicurazioni e fornire adeguata assistenza in caso di liquidazione danni.

Come si diventa broker assicurativo

Abbiamo avuto modo di spiegare come lavora un broker assicurativo oggi, ma concretamente, come si diventa broker assicurativo? Si tratta di una professione molto complessa che richiede molte competenze. Su tutte è importante disporre di forte spirito iniziativa, poiché almeno nella fase iniziale del lavoro, se non si dispone di un portafoglio clienti di partenza, il lavoro è prettamente commerciale.  Sapersi relazionare con gli altri rappresenta dunque un requisito “occulto”, se così possiamo definirlo.

Il broker assicurativo è prima di tutto un consulente, una figura qualificata, ben diversa dagli assicuratori o promotori di 30 anni fa, il cui obiettivo era principalmente vendere. Non che sia sbagliato concettualmente, ma il broker assicurativo “moderno” è in grado di costruire ottime e solide relazioni, grazie all’ascolto e alla comprensione delle esigenze di ciascun cliente. Naturalmente, un’altra caratteristica che non può mancare è disporre di una buona capacità organizzativa, per saper ottimizzare il tempo di lavoro. Infatti, per quanto possa sembrare ovvio, è necessario conoscere i vari prodotti assicurativi e mantenersi costantemente al passo con gli aggiornamenti legislativi e non, per essere in grado di adattarsi ai cambiamenti e ai trend di mercato.

come diventare broker assicurativo
Come diventare broker assicurativo

Per quanto riguarda invece i requisiti professionali che occorre avere possiamo riassumerli in quattro categorie:

  • requisti di onorabilità;
  • requisti di responsabilità professionale;
  • assenza di vincoli ad alcuna compagnia assicurativa;
  • garantire per i danni cagionati ai clienti.

L’ultimo step riguarda il superamento di un esame. Per poter esercitare la professione in campo assicurativo è richiesto che il broker debba superare un esame di ammissione, al fine poter essere iscritto al RUI, acronimo che sta per Registro Unico degli Intermediari Assicurativi, il cui ente di vigilanza è rappresentato dall’IVASS. L’esame è articolato sostanzialmente in una prova scritta e in una prova orale, volte a certificare l’idoneità del candidato.  In seguito al superamento, il broker dovrà sottoscrivere una polizza obbligatoria di RC professionale (pena la non operatività) per fronteggiare eventuali danni cagionati ai clienti e/o collaboratori.

Quanto si guadagna

Andiamo ora a vedere quanto guadagna un broker assicurativo. Un broker assicurativo è assimilabile agli altri intermediari finanziari e immobiliari, per cui non dispone di uno stipendio stabile e fisso, ma percepisce un compenso provvigionale legato al numero di contratti che riesce a concludere. Naturalmente non esiste una base comune a tutti gli intermediari, ma è legittimo attendersi che per ogni polizza venduta la provvigione si aggiri intorno al 20% del totale.

Naturalmente, maggiore è il numero di clienti che il broker assicurativo riesce ad acquisire, maggiori possono essere i guadagni. Per quanto, almeno in fase iniziale, si tratti di un lavoro duro e poco remunerativo, con il tempo e con l’esperienza si può arrivare a conseguire margini di guadagno molto soddisfacenti e, potenzialmente, senza limiti.

Altri consigli per chi si avvicina a questa professione

Per diventare un broker assicurativo servono molti requisiti tecnici e competenze relazionali, ma quello che più può fare la differenza nell’avere successo in questo professione è un ingrediente spesso sottovalutato: la passione. La concorrenza in ambito di consulenza assicurativa è agguerrita e spietata, avere una passione e lasciare che essa possa essere avvertita anche dai clienti è un aspetto fondamentale per incrementare il proprio business. Naturalmente è importante non abbandonare mai del tutto lo studio e la lettura, per continuare a formarsi anche una volta ottenuta la licenza.

Per cominciare a fare i primi passi nella professione di broker assicurativo è consigliato recuperare alcuni libri che consentono di aggiungere qualche elemento per svolgere la professione nel modo migliore possibile. In questo modo si può iniziare a ragionare come i veterani del settore e magari apprendere trucchi e tecniche che altrimenti nessuno sarebbe in grado di imparare da autodidatta. Non a caso, una delle maniere migliori per apprendere è osservare dai migliori, qualsiasi esso sia il campo.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.